Il team di RMIT University presenta un framework di progettazione leghe per AM e dichiara una lega proprietaria con costo di stampa inferiore del 29% rispetto a Ti‑6Al‑4V, con miglioramenti su struttura dei grani e duttilità.

Oggi RMIT ha diffuso risultati su un nuovo approccio alla progettazione di leghe per additive, supportato da uno studio su Nature Communications, e ha comunicato di aver sviluppato una lega di titanio non divulgata la cui stampa sarebbe quasi un terzo meno costosa rispetto a Ti‑6Al‑4V. L’istituto sta esplorando opportunità di commercializzazione e ha depositato una domanda di brevetto sulla metodologia.  

Contesto
Nonostante la crescita dell’AM metallico, molte applicazioni continuano a usare leghe “legacy” concepite per processi tradizionali. La transizione da colonnare a equiassica (CET) nella crescita dei grani è uno snodo che incide su anisotropia e proprietà meccaniche. Un framework che predica il comportamento microstrutturale facilit  

Novità

  • Framework di design delle leghe per AM, presentato nello studio e applicato internamente.

  • Lega Ti proprietaria: dichiarata –29% di costo di stampa che RMIT attribuisce a migliore processabilità e minori rilavorazioni; l’istituto non ne divulga la composizione per motivi commerciali.

  • Prospettiva di brevetto e fellowship per proseguire verso l’industrializzazione.  

Dettagli tecnici

  • Riferimenti al passaggio colonnare→equiassico come leva per uniformare proprietà.

  • Applicazione su DED‑LB per prove interne; l’approccio è generalizzabile anche a LPBF e altri processi.

  • Benefici dichiarati: stampa più uniforme, maggiore duttilità del pezzo finale. (Parametri quantitativi non divulgati per la lega proprietaria; per i dettagli tecnici si veda l’articolo scientifico citato negli approfondimenti di RMIT.)  

Implicazioni e impatto

  • Aerospace e medicale: la riduzione di costo/pezzo e la maggiore prevedibilità microstrutturale possono rendere competitivi componenti oggi borderline.

  • Material sourcing: la non divulgazione della composizione limita la replicabilità immediata, ma il framework resta riutilizzabile per altre leghe.

  • Standard e qualifiche: qualunque adozione industriale richiederà campagne di prova meccanica su lotti e macchine diverse.  

 

Confronto/alternative

Le strategie correnti per abbattere i costi includono parametrizzazione avanzata su Ti‑6Al‑4V (strategie di scansione, heat treatment ottimizzato) o passaggio a leghe alternative (Ti‑5553/55511) con compromessi su saldabilità e disponibilità polveri. L’approccio RMIT propone di partire dalla lega, non soltanto dal processo. (Analisi editoriale)

 
Il messaggio chiave non è tanto la “lega segreta”, quanto il metodo per disegnare leghe con comportamenti di solidificazione prevedibili in AM. Se i risultati saranno replicati da partner industriali, il 29% di saving potrebbe trasformarsi in business case su segmenti selezionati.

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Di Fantasy

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