CONTINUUM POWDERS INSERISCE CHRISTINE FURSTOSS NEL BOARD: FOCUS SU METALLI SOSTENIBILI E SCALABILITÀ INDUSTRIALE

Continuum Powders, azienda specializzata in polveri metalliche sostenibili per la manifattura avanzata, ha nominato Christine Furstoss, già Vicepresidente e Chief Technology Officer di GE Aerospace, nel proprio Board of Advisors. La manager porta oltre trent’anni di esperienza in materiali, processi produttivi e industrializzazione su larga scala, con un percorso che va dalla ricerca sui materiali alla guida di programmi globali di produzione additiva.


Chi è Christine Furstoss e perché è una figura chiave per l’additive

Nel corso della sua carriera in General Electric, Christine Furstoss ha contribuito direttamente alla nascita e alla crescita di GE Additive, aiutando a trasformare l’additive da progetto pilota a piattaforma industriale utilizzata in aerospazio, energia e sanità. In precedenza ha guidato, come Vice President & Technical Director for Materials and Manufacturing di GE Research, un team globale di circa 500 ricercatori impegnati nello sviluppo di nuove leghe, processi di produzione avanzata e soluzioni per componenti critici.

La sua esperienza copre l’intera catena del valore della produzione additiva: dalla definizione dei requisiti del materiale alle fasi di qualifica, fino alla produzione in serie in settori regolamentati e ad alta responsabilità come aviazione e power generation. Questo profilo è particolarmente rilevante per un fornitore di polveri metalliche come Continuum Powders, che punta a portare materiali riciclati in applicazioni critiche mantenendo standard elevati di performance e tracciabilità.


Il ruolo nel Board di Continuum Powders

Nel nuovo incarico, Furstoss supporterà Continuum Powders sulle decisioni strategiche legate a sviluppo materiali, ingegneria dei processi e scalabilità industriale del modello basato sul riciclo di metalli. La combinazione di competenze in ricerca sui materiali, gestione di grandi team e trasformazione industriale le permette di affiancare il management nella definizione di roadmap tecnologiche realistiche, compatibili con i vincoli di supply chain e con i requisiti dei settori aerospaziale, energetico e medicale.

Secondo l’azienda, la sua presenza nel Board è pensata per accelerare l’adozione di polveri riciclate “near-net-zero” in mercati dove la qualifica dei materiali è tradizionalmente lunga e complessa. Il suo contributo è atteso soprattutto nelle fasi in cui Continuum dovrà collegare i risultati di laboratorio con le aspettative di grandi OEM e fornitori Tier 1, in termini di qualità, coerenza tra lotti e gestione dei rischi tecnici.


Una carriera impegnata anche su competenze e inclusione

Oltre ai ruoli tecnici e di leadership in GE, Christine Furstoss è stata attiva in diversi organismi dedicati alla modernizzazione del lavoro manifatturiero e alla promozione delle competenze STEM, con particolare attenzione alla partecipazione femminile. Ha preso parte a comitati e consigli consultivi su innovazione, imprenditorialità e sviluppo delle competenze nel manifatturiero avanzato.

Questo tipo di impegno rende il suo contributo interessante non solo sul piano tecnologico, ma anche rispetto alla crescita del capitale umano necessario per scalare la produzione additiva a livello globale, tema che tocca direttamente anche aziende come Continuum Powders che operano in nicchie di alta specializzazione.


Un Board con DNA additivo: da EOS a Haynes International

L’ingresso di Furstoss si aggiunge a due figure già presenti nel Board di Continuum Powders: Adrian Keppler, in passato CEO di EOS GmbH, e Mark Comerford, ex Presidente e CEO di Haynes International, azienda specializzata in superleghe ad alte prestazioni.

Questa combinazione porta intorno allo stesso tavolo tre prospettive complementari:

  • la visione AM system integrator e di piattaforma di stampa 3D (Keppler, EOS),

  • la profonda conoscenza delle superleghe e dei materiali da alta temperatura (Comerford, Haynes International)

  • e l’esperienza cross-settore sui materiali e sulle grandi organizzazioni industriali (Furstoss, GE Aerospace/GE Additive).

Per Continuum Powders, che opera nel punto di incontro tra metallurgia delle polveri, riciclo avanzato e applicazioni additive critiche, questo Board funge di fatto da “cabina di regia” per posizionare l’azienda come partner tecnico e strategico, e non solo come semplice fornitore di materiale.


Continuum Powders: riciclo dei metalli e produzione di polveri quasi “carbon free”

Continuum Powders nasce da un progetto di riciclo avanzato che ha portato allo sviluppo della piattaforma Greyhound M2P, una tecnologia “melt-to-powder” che trasforma scarti metallici e sottoprodotti industriali in polveri sferiche di qualità adatta alla produzione additiva e a standard ASTM.

Negli ultimi anni l’azienda ha completato l’apertura della propria sede centrale globale a Houston, Texas, che ospita un impianto indicato come uno dei più estesi in Nord America dedicati alla produzione di polveri metalliche sostenibili. La struttura è pensata per integrare riciclo, atomizzazione e controllo qualità in un unico sito, riducendo movimentazioni di materiale e complessità logistiche.

Uno studio di impatto climatico ha indicato che il processo di Continuum può ridurre l’impronta di CO₂ fino a circa il 99,7% rispetto alle catene tradizionali basate su metallo vergine, grazie al recupero degli scarti e all’uso di energia e processi ottimizzati.


Portfolio, leghe e collaborazioni nell’ecosistema additive

Parallelamente alla crescita della capacità produttiva, Continuum Powders sta ampliando la propria offerta di materiali. L’azienda ha introdotto polveri come OptiPowder Ni718 e superleghe M247/M247LC per applicazioni binder jet e fusione a letto di polvere, con un focus su densità elevata, stabilità microstrutturale e prestazioni in condizioni di alta temperatura.

Sul fronte delle collaborazioni, Continuum ha stretto accordi con player come HP Additive Manufacturing Solutions per lo sviluppo di leghe ottimizzate per il binder jet sulla piattaforma HP Metal Jet S100, e ha avviato progetti con aziende dell’energia e dell’aerospazio legati al riciclo di grandi volumi di scarti metallici in polvere certificata.

In questo contesto, l’arrivo di Christine Furstoss nel Board può aiutare a tradurre i risultati tecnici e ambientali in argomentazioni convincenti per OEM e grandi utilizzatori finali, soprattutto laddove servono riferimenti solidi su qualifica, affidabilità dei fornitori e integrazione dei materiali riciclati in catene di fornitura globali già consolidate.


Sostenibilità, catene di fornitura e futuro del metallo riciclato

La nomina di Furstoss si inserisce in un quadro di crescente attenzione alle catene di fornitura di metalli critici, ai costi energetici e alla necessità di ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi. La visione condivisa tra Continuum Powders e il nuovo Board di consulenti è quella di una produzione additiva che usi sempre più polveri derivate da riciclo, ma con requisiti di performance e affidabilità comparabili – o superiori – a quelli delle polveri ottenute da metallo vergine.

Nel medio periodo, questo approccio potrebbe ridurre la dipendenza da miniere e processi primari, alleggerire l’esposizione a fluttuazioni di prezzo delle materie prime e creare nuove opportunità di business basate su modelli “powder-as-a-service”, in cui la gestione del ciclo vita del metallo (dall’uso alla rigenerazione in polvere) diventa parte dell’offerta complessiva al cliente.

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Di Fantasy

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