Crash Derby: il gioco da tavolo di Prusa e Albi pensato per la stampa 3D
Il legame tra giochi da tavolo e stampa 3D è ormai consolidato: giocatori e maker stampano inserti personalizzati, organizer per le risorse, componenti sostitutivi e miniature originali. Su questo terreno comune si inserisce Crash Derby, un nuovo titolo nato dalla collaborazione tra Prusa Research e il publisher ceco Albi, progettato fin dall’inizio per dialogare con la community della stampa 3D.
Un progetto congiunto tra Prusa Research e Albi
L’idea di Crash Derby nasce quando Prusa Research e Albi condividono uno stand alla fiera Spiel di Essen, più di tre anni fa. Da quell’incontro prende forma un obiettivo preciso: creare un gioco che sfrutti la stampa 3D in modo integrato, ma senza renderla un requisito per giocare.
Il risultato è un titolo di corse e combattimenti in arena, sviluppato congiuntamente dai team di Albi e Prusa, con il supporto creativo di autori come Olda Rejl, Ondřej Cigánek e Ivan Dostál, già attivi nel panorama dei giochi da tavolo.
Un gioco di corse e scontri in arena
In Crash Derby da 2 a 4 giocatori controllano ciascuno una vettura in un’arena modulare. L’obiettivo non è semplicemente tagliare il traguardo, ma percorrere la propria traiettoria sulla mappa, raccogliere quattro bandiere in posizioni diverse e ostacolare gli avversari con urti, esplosioni e ostacoli.
La disposizione delle bandiere e degli elementi di terreno rende le collisioni praticamente inevitabili: spingere fuori pista gli avversari, farli finire nella lava o in mezzo alle mine diventa parte centrale dell’esperienza.
Il gioco è pensato come titolo “family+”: le regole restano accessibili, ma l’uso di abilità, potenziamenti e gestione del rischio offre spazio di profondità tattica. Il tempo di gioco indicato è attorno ai 45–60 minuti, con età consigliata dai 10 anni in su.
Il cuore del sistema: il “volante” a tre ingranaggi
La caratteristica meccanica più distintiva di Crash Derby è il sistema di programmazione delle azioni: ogni giocatore ha davanti a sé un “volante” composto da tre ingranaggi, integrato nella propria plancia.
Su questi ingranaggi si collocano in anticipo le azioni disponibili, come movimenti, sterzate, attacchi e uso di abilità speciali. Alla fine di ogni round gli ingranaggi ruotano, modificando la combinazione di azioni accessibili nel turno successivo.
Questo meccanismo obbliga i giocatori a pensare con uno o più turni di anticipo e introduce una dose controllata di caos: una minima imprecisione nella programmazione può trasformarsi in una manovra disastrosa oppure in un’occasione perfetta per speronare un avversario.
Il “volante” a ingranaggi è presente sia nella versione fisica inserita nella scatola, sia come modello 3D scaricabile per chi vuole personalizzarlo tramite stampa.
Contenuto della scatola e lingue disponibili
Crash Derby arriva sul mercato come gioco completo, pronto al tavolo anche per chi non possiede una stampante 3D. Nella scatola sono inclusi quattro auto stampate in 3D già pronte all’uso, quattro plance giocatore con l’alloggiamento per il sistema a ingranaggi, i set di ingranaggi e supporti per i segnalini azione, sei segnalini bandiera, diversi segnalini obiettivo, ostacoli e tratti speciali, oltre alle tessere mappa modulari che permettono di configurare l’arena in modi differenti.
Il regolamento è proposto in più lingue, tra cui ceco, slovacco, inglese e tedesco, così da rendere il gioco immediatamente fruibile in diversi mercati europei. Una partita richiede circa un’ora e il titolo è pensato per gruppi familiari e tavoli di giocatori abituali che apprezzano un mix tra gestione tattica e scontri spettacolari.
Giocabile senza stampante, ma espandibile con la stampa 3D
Uno dei punti chiave del progetto è la promessa molto chiara: non serve una stampante 3D per giocare. La scatola include già tutto il necessario per intavolare Crash Derby.
La collaborazione con Prusa Research entra in gioco come valore aggiunto: chi possiede una stampante può personalizzare e ampliare il gioco grazie ai file disponibili sulla piattaforma Printables, legata all’ecosistema Prusa.
Già al lancio sono previsti modelli alternativi di auto, versioni personalizzate del “volante” a ingranaggi ed elementi scenici o ostacoli aggiuntivi. Nel tempo la library di contenuti potrà ampliarsi con nuovi file scaricabili, aprendo la strada a una forte componente di co-creazione da parte della community: chi modella potrà proporre veicoli, modifiche estetiche, varianti di terreno e persino moduli di regole pensati per specifici pezzi stampati.
Dalle fiere al lancio: PAX Unplugged e preorder
Crash Derby viene presentato in anteprima al pubblico internazionale nella cornice di PAX Unplugged 2025 a Philadelphia, una delle fiere di riferimento per il gioco da tavolo. Prusa e Albi condividono lo stand puntando su dimostrazioni continue e sul contatto diretto con la community di giocatori e maker.
In parallelo, viene aperto il preorder attraverso il negozio online di Prusa, con un prezzo di lancio dedicato e la possibilità di abbinare buoni regalo. Diversi rivenditori europei indicano una finestra di uscita tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con una tiratura multilingue per servire più mercati sin dal debutto.
Crash Derby nel contesto del gioco da tavolo e della stampa 3D
Crash Derby si inserisce in una tendenza in cui la stampa 3D passa da semplice accessorio per inserti e ricambi a elemento considerato già in fase di progettazione del gioco.
Esistono già esempi in cui il 3D printing viene sfruttato per miniature, componenti sostitutivi e personalizzazioni. Crash Derby fa un passo ulteriore: il titolo nasce fin dall’inizio con l’idea che la community possa intervenire sul materiale fisico, senza compromettere l’equilibrio della scatola base.
Per chi stampa in 3D, il gioco rappresenta un caso concreto di integrazione tra game design e contenuti stampabili, una possibile vetrina per i propri modelli condivisi online e un esempio di come la stampa 3D possa prolungare il ciclo di vita di un boardgame attraverso espansioni guidate dalla community.
