Stampa 3D: CSEM coordina un progetto europeo su larga scala
Tubi intelligenti da stampa 3D utilizzati per ottimizzare i sistemi di controllo della temperatura: un progetto europeo su larga scala coordinato da CSEM
I sei partner del consorzio, coordinati da CSEM, utilizzeranno processi di stampa 3D per sviluppare tubi.
Il CSEM sta coordinando un progetto europeo su larga scala, che mira a ottimizzare i sistemi di regolazione della temperatura utilizzando qxs Questi tubi strumentati dovrebbero aprire nuove opportunità per la ricerca fondamentale svolta al CERN e per l’industria spaziale europea, ma portare anche a un’intera gamma di applicazioni che vanno dagli impianti di riscaldamento e raffreddamento industriali ai sistemi sprinkler 4.0.
“Attraverso questo progetto, la Svizzera rafforzerà la sua esperienza nella stampa 3D, contribuendo così a mantenere l’innovazione ai massimi livelli”, ha affermato giovedì il CSEM, con sede a Neuchâtel. AHEAD (Advanced Heat Exchange Devices) mira a rivoluzionare i sistemi di regolazione termica, da cui dipendono molti dispositivi ad alte prestazioni come satelliti o veicoli spaziali.
L’obiettivo è migliorare i sistemi attuali – ingombranti, pesanti e collegati a molti cavi – con una soluzione più leggera, meno costosa e wireless, che raccolga dati in tempo reale, per prestazioni migliori.
I sei partner del consorzio, coordinati da CSEM, utilizzeranno processi di stampa 3D per sviluppare tubi la cui superficie interna integrerà sensori di temperatura ed elementi riscaldanti. L’interno del dispositivo includerà anche un raccoglitore di energia che consentirà misurazioni e trasferimento dati autonomi e wireless.
L’obiettivo del consorzio è portare questi dispositivi a una fase preindustriale. L’obiettivo è renderli compatibili con un’ampia gamma di applicazioni come sistemi sprinkler, impianti di riscaldamento e raffreddamento industriali, impianti e strumenti chirurgici, robotica, macchine utensili o anche il settore automobilistico. .
Vai alla Stazione Spaziale Internazionale?
Attualmente sono state identificate due applicazioni chiave. Questa tecnologia potrebbe essere integrata nei sistemi dei futuri rivelatori di particelle del CERN. Per il centro di Ginevra, i tubi strumentati permetteranno di liberarsi di molti cavi, di sfruttare al meglio lo spazio e di migliorare il controllo termico.
La tecnologia potrebbe anche essere integrata nel settore spaziale. Thales Alenia Space (TAS), partner chiave del progetto, studierà la possibilità di introdurre i tubi strumentati nei moduli pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), nonché nella futura stazione orbitale Lunar Gateway della NASA. TAS prevede inoltre di installarli sul sistema di termoregolazione – o circuiti di pompaggio del fluido bifase – dei suoi satelliti per telecomunicazioni.
Per TAS, i guadagni in termini di massa e compattezza, combinati con una migliore precisione di misurazione e risparmi di tempo durante l’assemblaggio, sono risorse preziose per migliorare il controllo termico, che è un elemento chiave di tutti i sistemi spaziali.