Da STL a CAD in FreeCAD: guida pratica al reverse engineering (con strumenti e limiti reali)
Quando si importa un file STL in FreeCAD, si lavora con una mesh triangolata: ottima per la stampa, poco adatta a modifiche parametriche. Il primo passo è trasformare la mesh in una “shape” B-Rep per sbloccare operazioni booleane, controlli geometrici e, quando possibile, creare un solido. In FreeCAD questo avviene con il comando Part → Create shape from mesh (poi Convert to solid e Refine shape per ripulire). È importante verificare e riparare la mesh prima della conversione, altrimenti la creazione del solido fallisce o produce errori topologici.
Workflow consigliato: pulizia, conversione, ricostruzione parametrica
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Importa l’STL e controlla la qualità (fori, edge aperti, autointersezioni).
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Create shape from mesh → Convert to solid → Refine shape.
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Usa il solido come “sagoma di riferimento” per ricostruire features parametriche nel Part Design (estrusioni, rivoluzioni, fori con vincoli), evitando di “editare” direttamente la triangolazione. Questa prassi è quella più robusta per arrivare a un CAD modificabile.
Strumenti nativi di FreeCAD utili (e cosa aspettarsi)
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Part / Mesh / Part Design: costituiscono la base per conversione, verifiche e modellazione parametrica.
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Reverse Engineering Workbench: storicamente concepito per convertire mesh/nuvole in feature parametriche, ma ad oggi è soprattutto un “sandbox” con funzionalità limitate; non va inteso come una soluzione completa “one-click” per da-mesh-a-B-Rep.
Quando la mesh è “difficile”: appoggi esterni prima di rientrare in FreeCAD
Per parti complesse o scansioni rumorose conviene passare da software di elaborazione mesh/nuvole di punti, poi rientrare in FreeCAD per la modellazione:
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MeshLab (ISTI-CNR): ricostruzione di superficie (Poisson “screened”), ri-meshing, smoothing e chiusura buchi per ottenere una mesh manifold e omogenea.
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CloudCompare: fitting di primitive (piani, cilindri), distanza nuvola↔mesh per valutare scostamenti e allineare il rilievo alla ricostruzione CAD.
Questi passaggi migliorano la qualità della mesh e riducono i fallimenti nella conversione B-Rep in FreeCAD.
B-Rep vs STL: perché conta la differenza
Formati B-Rep (basati su NURBS/superfici continue) rappresentano i solidi in modo matematicamente preciso e abilitano funzioni CAD avanzate; l’STL è solo un’approssimazione triangolata. Se serve precisione dimensionale o catena CAD/CAM, conviene ricostruire parametrico (o almeno convertire a shape/solido e verificare gli errori).
Limiti e alternative professionali
Anche con una mesh ripulita, superfici organiche e raccordi complessi non si “magicamente” trasformano in superfici NURBS editabili. In ambito industriale si usano suite dedicate al reverse engineering (es. Geomagic Design X/Wrap), oggi nel portafoglio Hexagon, che integrano fitting di superfici di classe A e strumenti di auto-feature. Per chi resta in open-source, l’approccio ibrido pulizia esterna → ricostruzione manuale in FreeCAD resta il più solido.
Checklist operativa rapida
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Verifica manifold e ripara la mesh (MeshLab/CloudCompare).
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Importa in FreeCAD → ShapeFromMesh → Solid → Refine → Check geometry.
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Ricrea in Part Design le feature chiave (fori quotati, piani di simmetria, spessori).
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Usa misure/primitive fitting da CloudCompare per allineare geometria (cilindri, piani), poi ricalca in FreeCAD.
