Trasformare un tapis roulant in una stampante 3D: un progetto sperimentale affronta il limite delle dimensioni di stampa

I maker Ivan Miranda e Jón Schone, fondatori del canale Proper Printing, hanno sviluppato un sistema in grado di convertire un comune tapis roulant in una stampante 3D funzionante. L’obiettivo? Superare uno dei limiti più evidenti della stampa 3D tradizionale: la dimensione fissa del piano di stampa.

Sfruttando il nastro mobile del tapis roulant come piano di costruzione continuo, Miranda e Schone hanno ideato un sistema che consente di stampare oggetti di lunghezza teoricamente illimitata in un’unica sessione, senza la necessità di suddividere i modelli in parti da assemblare.


Ingegnerizzazione della struttura e controllo del movimento

Il progetto ha preso forma partendo dalla struttura meccanica del tapis roulant, della quale sono stati mantenuti solo il telaio portante e il nastro in gomma. Sulla base sono stati installati binari lineari per guidare il movimento di un portale realizzato su misura, al quale è stata fissata la testina di stampa.

La testina è stata modificata con un estrusore maggiorato, in grado di gestire volumi elevati di materiale plastico, adatti a oggetti di grandi dimensioni. Il sistema di movimento è stato completamente ricostruito, con l’aggiunta di motori passo-passo per controllare sia il movimento della testina sia quello del nastro.

La sincronizzazione tra l’estrusione e l’avanzamento del nastro è risultata fondamentale: un avanzamento troppo rapido non consente alla plastica di aderire correttamente, mentre uno troppo lento compromette la geometria dei pezzi. Anche l’interazione tra il filamento estruso e il nastro ha richiesto un’attenta messa a punto, per garantire una buona adesione durante la stampa e un distacco pulito a fine lavorazione.


Primi test e applicazioni possibili

In una delle prove iniziali, il sistema ha stampato una trave a I lunga 2 metri in circa 36 ore. Secondo quanto riportato da Tom’s Hardware, i due maker stanno già pianificando di realizzare un kayak utilizzando lo stesso approccio, per testare la robustezza e la funzionalità su scala reale.

Questo esperimento dimostra come sia possibile riutilizzare attrezzature comuni, come un tapis roulant, per sviluppare soluzioni personalizzate nel campo della fabbricazione additiva domestica, offrendo alternative praticabili anche al di fuori dell’ambito industriale.


Un’interpretazione maker dei sistemi a nastro continuo

Il concetto di stampa 3D su nastro trasportatore non è nuovo, ma l’approccio fai-da-te adottato da Miranda e Schone si distingue per la sua semplicità e accessibilità. A differenza dei sistemi industriali, qui si parte da materiali riciclati e componenti modificati manualmente.

Tra i sistemi commerciali basati su tecnologia a piattaforma mobile continua, si possono citare:

  • Sprybuild, una startup israeliana, che ha sviluppato una stampante SLA (Stereolithography) con un sistema di costruzione continuo e un’interfaccia ottica rigida. Il sistema garantisce alta velocità di stampa e stabilità del flusso di resina, riuscendo a produrre modelli dentali fino a 150 mm/min, ben oltre le velocità comuni nelle stampanti a resina.
  • iFactory3D, startup tedesca che nel 2020 ha lanciato la iFactory One Plus, versione migliorata della sua stampante a nastro. Tra le modifiche apportate vi sono un nuovo sistema di raffreddamento, una testina con estrusione diretta, migliore gestione dei filamenti flessibili e una velocità di stampa triplicata rispetto alla versione originale.

Questi esempi mostrano come il concetto di stampa continua su nastro stia trovando applicazione sia nel mondo industriale sia tra i maker, con approcci e finalità differenti ma complementari.


Riutilizzo creativo e produzione su larga scala: un’opportunità per il futuro

Il progetto di Miranda e Schone rappresenta un caso concreto di adattamento creativo, in cui strumenti di uso quotidiano vengono trasformati in soluzioni operative per superare vincoli tecnici noti, come le dimensioni statiche del piano di stampa.

Il sistema, pur essendo sperimentale, evidenzia come un approccio ingegneristico non convenzionale possa portare a risultati funzionali. La combinazione di ingegno pratico, personalizzazione meccanica e ottimizzazione del processo costituisce un’opzione interessante per tutti coloro che desiderano stampare oggetti di grandi dimensioni con risorse limitate.


imm Gem AI
{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento