Desert Ark: rifugi stampati in 3D per la rigenerazione del deserto del Tengger

Nel deserto del Tengger, in Mongolia Interna, la società di design designRESERVE ha ideato Desert Ark, un rifugio modulare stampato in 3D pensato per ospitare i ranger volontari impegnati nei progetti di riforestazione e recupero ambientale.
Composto da nove unità prefabbricate in calcestruzzo stampato in 3D, il complesso include cucina, doccia e area comune, disposte attorno a una base circolare di 150 metri quadrati.

Le strutture, resistenti a temperature estreme da -30°C a 45°C, utilizzano materiali sabbiosi e tecniche robotiche che ne permettono l’integrazione visiva con il paesaggio. Realizzate a Wuxi e montate in soli due giorni con l’aiuto di pastori locali, le unità sono trasportabili, autosufficienti grazie a pannelli solari e sistemi idrici, e simbolo di un’architettura sostenibile.

Il progetto, primo del suo genere in Cina, rappresenta non solo un passo avanti nel restauro ecologico, ma anche un prototipo per future abitazioni in ambienti extraterrestri.

Barriere 3D Contro la Sabbia: La Stampa 3D a Cemento Protegge la Rivegetazione nel Deserto della Mongolia Interna.

La Stampa 3D Contro la Desertificazione: RifugiStampati in 3D Supportano il Restauro Ecologico in Mongolia Interna

Una Soluzione Tecnologica alla Crisi Ambientale

La desertificazione è una delle sfide ambientali più pressanti, specialmente in regioni aride e semiaride come la Mongolia Interna (una regione autonoma della Cina settentrionale), dove l’espansione dei deserti minaccia la biodiversità e la sussistenza delle comunità locali. Un progetto innovativo ha introdotto la stampa 3D di strutture protettive per supportare il restauro ecologico e la riforestazione delle aree desertiche. Questi rifugi stampati in 3D offrono un metodo più efficiente, economico e sostenibile per proteggere le piantine giovani e favorire il ripristino dell’ecosistema.


La Sfida della Rivegetazione nel Deserto

I progetti di ripristino ecologico in ambienti desertici affrontano ostacoli significativi, tra cui:

  • Vento e Erosione: I forti venti del deserto spostano le dune e distruggono le piantine appena messe a dimora. L’erosione del suolo rimuove lo strato superficiale fertile, rendendo difficile la radicazione delle piante.
  • Stress Idrico e Temperatura: Le temperature estreme e la scarsità d’acqua richiedono soluzioni che possano creare microclimi favorevoli alla sopravvivenza delle piantine.
  • Costi e Logistica: I metodi tradizionali per la stabilizzazione delle piantine (come barriere di paglia o recinzioni in metallo) possono essere costosi, difficili da trasportare e da installare su vasta scala in aree remote.

La stampa 3D a cemento (o con materiali compositi locali) è stata proposta come una risposta valida a queste sfide logistiche e ambientali.


I Rifugi Stampati in 3D e il Loro Design Funzionale

I rifugi protettivi stampati in 3D sono stati progettati per affrontare le condizioni estreme del deserto. Sebbene i nomi delle aziende specifiche coinvolte in questo particolare progetto in Mongolia Interna non siano stati esplicitati, l’iniziativa si basa sulle capacità delle tecnologie di costruzione 3D printing (C3DP).

Caratteristiche e Vantaggi dei Rifugi:

  • Design Aerodinamico: Le strutture sono spesso a forma di scudo o con pareti curve per deviare il vento e ridurre l’impatto della sabbia in movimento, creando una zona d’ombra e calma attorno alla piantina.
  • Stabilità e Durabilità: Utilizzando la stampa 3D, i rifugi sono realizzati in calcestruzzo o in materiali geopolimerici locali, che offrono una maggiore stabilità strutturale rispetto alle barriere leggere tradizionali. La natura del materiale garantisce una lunga durata anche sotto l’esposizione al sole e alle fluttuazioni termiche.
  • Creazione di un Microclima: Le pareti stampate forniscono ombra, riducendo l’evaporazione dell’acqua dal terreno circostante e moderando la temperatura, essenziali per la sopravvivenza delle piantine nella fase critica di crescita iniziale.
  • Efficienza Logistica e Costi: La possibilità di stampare le strutture in loco o di produrre moduli leggeri e impilabili riduce drasticamente i costi di trasporto. L’automazione della stampa 3D riduce il fabbisogno di manodopera in un ambiente ostile e i costi unitari di produzione su larga scala.

Impatto sul Progetto di Restauro Ecologico

Il successo di questo progetto dimostra il potenziale dell’AM per il ripristino ambientale:

  • Tasso di Sopravvivenza delle Piantine: I rifugi stampati in 3D aumentano significativamente il tasso di sopravvivenza delle piantine, il che è l’indicatore chiave del successo in qualsiasi progetto di riforestazione del deserto.
  • Scalabilità: La natura digitale della stampa 3D significa che il design ottimizzato può essere replicato migliaia di volte con coerenza e rapidità, supportando la necessità di piantare su scala di vasti ettari.

L’uso di materiali a base di cemento o di altri composti locali, se opportunamente formulati, può anche essere più ecologico dei polimeri tradizionali, allineandosi con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine della Cina per combattere l’espansione dei deserti come il Gobi e il Tengger. Il progetto in Mongolia Interna funge da modello per future applicazioni di stampa 3D per l’ingegneria ambientale e le infrastrutture a sostegno dell’ecologia.


Desert Ark. Immagine tramite designRESERVE.
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Di Fantasy

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