Digital G-O-D: La Convergenza tra Arte Urbana e Tecnologie Digitali Arriva ad Amsterdam

Una nuova proposta artistica prende forma nel cuore di Amsterdam

Dal 20 al 29 giugno 2025, la capitale olandese ospiterà presso il Vrij Paleis una mostra che esplora l’incontro tra creatività urbana e innovazione tecnologica. Digital G-O-D rappresenta la seconda edizione di un progetto espositivo che ha debuttato nel 2020 presso l’UltraSuperNew Gallery di Singapore, mantenendo il suo approccio collaborativo con le comunità locali.

Il collettivo METAMO e la sua visione artistica

METAMO Industries si presenta come un collettivo di professionisti operanti ai vertici delle industrie creative, con competenze che spaziano dagli effetti visivi di alto livello all’arte digitale, dai media immersivi alla produzione audio. L’obiettivo del gruppo è quello di costituire una piattaforma comunitaria globale per la promozione di progetti artistici e creativi, facendo il suo debutto ad Amsterdam proprio con questa mostra.

Il curatore dell’esposizione, Taketo Kobayashi, conosciuto artisticamente come ‘humanoise’ e membro fondatore di METAMO Industries, esprime una filosofia che pone l’arte come spazio di unione nelle differenze. La sua riflessione parte dall’osservazione di un mondo che appare sempre più polarizzato: tra giusto e sbagliato, bianco e nero, artisti che abbracciano l’intelligenza artificiale e quelli che si sentono minacciati da essa. Secondo Kobayashi, l’unificazione rappresenta storicamente la strategia evolutiva della vita, mentre la divisione ha sempre servito gli scopi dei conquistatori.

Tecnologie all’avanguardia al servizio dell’espressione artistica

L’esposizione presenta un panorama diversificato di approcci creativi che utilizzano le tecnologie di stampa come strumento di espressione. Gli artisti coinvolti impiegano tecnologie digitali avanzate quali la computer grafica 3D, la stampa UV bidimensionale, la stampa tridimensionale, il plotting digitale e la fotogrammetria come pennelli virtuali per le loro creazioni.

Questa convergenza tecnologica crea un ambiente dinamico dove il pubblico può confrontarsi con i progressi tecnologici emergenti, mantenendo al contempo uno sguardo critico sul valore della creazione e dell’autonomia artistica in un mondo sempre più omogeneo e automatizzato.

Le opere in mostra: tra tradizione e innovazione

La mostra presenta 30 opere tridimensionali realizzate attraverso stampa 3D, tutte concepite e progettate dagli artisti partecipanti. Diverse di queste creazioni collaborative hanno preso vita grazie all’expertise di ‘humanoise’, che ha trasformato i design originali degli artisti in modelli tridimensionali dettagliati.

Ad accompagnare queste realizzazioni tridimensionali, l’esposizione include 27 opere bidimensionali che spingono oltre i confini delle tecnologie di stampa contemporanea attraverso una lente artistica raffinata. Questi lavori impiegano una gamma di tecniche avanzate – incluse stampa UV, sublimazione e plotter digitali – su materiali diversificati e visivamente impattanti come acrilico, tela e carta olografica, offrendo un’esplorazione audace di superficie, texture e dimensione.

Un cast internazionale di creativi urbani

Il roster degli artisti partecipanti comprende 20 nomi che rappresentano diverse correnti dell’arte urbana contemporanea: ANTZ proveniente da Singapore, gli olandesi Collin van der Sluijs, Frankey, Mossy Giant e Zedz, il giapponese-singaporiano Humanoise, insieme a molti altri creativi internazionali come ACCI BABA, Brad Downey, Chinny Bond, Didier ‘Jaba’ Mathieu, DOES, Jan Vormann, The London Police, Reza Hasni, Savants, Sidney Waerts, SuperCyberTown, XSENSE, Yoshinori Sakamaki conosciuto come Sense, The Zepps e ZERO.

Partnership strategiche e supporto industriale

L’evento nasce dalla collaborazione tra METAMO Industries e partner strategici come Chinny Bond per la parte curatoriale e Mama Magnet per lo storytelling. Il supporto tecnologico è garantito da Mimaki Europe, azienda innovatrice nel settore delle soluzioni di stampa, che contribuisce a rendere possibile questa esplorazione delle potenzialità creative delle tecnologie di stampa avanzate.

Programma degli eventi e informazioni pratiche

L’inaugurazione si svolgerà venerdì 20 giugno 2025 dalle 18:00 alle 21:00, mentre l’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 29 giugno dalle 11:00 alle 20:00, con chiusura nei giorni di lunedì. Un evento speciale, “Open Studio: From human to Humanoise”, è programmato per mercoledì 25 giugno dalle 18:00 alle 20:00, con la partecipazione di Taketo Kobayashi e Tulika Ahuja.

La sede espositiva è il Vrijpaleis 107, situato nel codice postale 1012 ZL di Amsterdam, nel cuore pulsante della città olandese.

L’arte come ponte tra mondi digitali e fisici

Digital G-O-D si configura come un’opportunità per gli artisti partecipanti di presentare le proprie opere principali, creando un dialogo tra diverse filosofie creative unite dall’utilizzo comune delle tecnologie di stampa digitale. L’esposizione rappresenta un momento di riflessione sull’evoluzione del concetto di creatività nell’era digitale, dove gli strumenti tecnologici diventano estensioni naturali della visione artistica.

La mostra invita il pubblico a superare le proprie zone di comfort, suggerendo che l’evoluzione umana dipende proprio da questi incontri con l’ignoto e il diverso. In un periodo storico caratterizzato da polarizzazioni crescenti, Digital G-O-D propone l’arte come territorio neutrale dove le differenze possono coesistere e arricchirsi reciprocamente.

Prologo all’evento
METAMO Industries inaugurerà la seconda edizione di Digital G-O D ad Amsterdam, all’interno del prestigioso spazio Vrij Paleis, dal 20 al 29 giugno 2025 (chiuso il lunedì). Questa rassegna mette in dialogo arte urbana e tecnologie di stampa avanzata, convocando venti creator internazionali per un’esperienza espositiva che unisce comunità locali e innovazione.


Partnership e sostenitori
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra METAMO e partner specializzati nel stampa digitale:

  • Mimaki Europe, fornitore di soluzioni UV, 3D Printing e sublimazione, garantirà la produzione di tutte le opere;

  • Chinny Bond curerà il percorso espositivo, delineando il filo narrativo tra i progetti;

  • Mama Magnet si occuperà dello storytelling, tessendo i legami tra artisti e pubblico.


Il collettivo METAMO
METAMO Industries raduna professionisti con background in effetti visivi, media immersivi, produzione audio e digital artistry. L’obiettivo è configurarsi come piattaforma globale, capace di sostenere progetti cross-disciplinari e favorire lo scambio di competenze tra arte, design e tecnologia.


Opere in 3D e tecniche impiegate
Gli artisti propongono trenta sculture realizzate tramite stampa 3D, elaborate dal cofondatore Humanoise (Taketo Kobayashi) a partire dai bozzetti originali. Tra i pezzi in evidenza:

  • Astro Nuts di ZERO, stampata a colori con la Mimaki 3DUJ-553;

  • microinstallazioni di Mossy Giant che alternano superfici opache e traslucide.

Accanto a queste, troviamo ventisette lavori bidimensionali eseguiti con tecniche quali UV printing, sublimazione e digital plotting, su supporti sorprendenti come acrilico, tela e carta olografica.


Artisti protagonisti
In mostra opere e installazioni di:
ANTZ (SG) · ACCI BABA · Brad Downey · Chinny Bond · Collin van der Sluijs (NL) · Didier ‘Jaba’ Mathieu · DOES · Frankey (NL) · Humanoise (JP/SG) · Jan Vormann · The London Police · Mossy Giant (NL) · Reza Hasni · Savants · Sidney Waerts · SuperCyberTown · XSENSE · Yoshinori Sakamaki a.k.a. Sense · Zedz (NL) · The Zepps · ZERO

Questa varietà di stili sottolinea come il racconto dell’arte si rinnovi attraverso la contaminazione tra mondi tradizionali e digitale.


Programma e momenti aperti al pubblico

  • Inaugurazione: venerdì 20 giugno, ore 18:00–21:00

  • Open Studio “From Human to Humanoise”: mercoledì 25 giugno, ore 18:00–20:00, con Taketo Kobayashi e Tulika Ahuja

  • Visite libere: ogni giorno dalle 11:00 alle 20:00 (esclusi i lunedì)


Visione curatoriale
Taketo Kobayashi, noto come Humanoise, invita il pubblico a riflettere sul valore degli “incontri fuori dalla comfort zone”. Le differenti estetiche ed ideologie in campo — da chi abbraccia l’intelligenza artificiale a chi la teme — diventano materia di dialogo e unione, secondo una prospettiva che vede nell’arte uno spazio di coesione più che di separazione.


 

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Di Fantasy

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