MELD lancia la serie DragonForge per il 3D metallico su larga scala

La società MELD Manufacturing Corporation, con sede a Christiansburg in Virginia (USA), ha presentato la sua nuova gamma di macchine chiamata DragonForge Series destinata alla stampa 3D di metalli su larga scala, particolarmente rivolta al settore aerospaziale.  


Tecnologia sottostante: AFSD (Additive Friction Stir Deposition)

DragonForge si basa sull’Additive Friction Stir Deposition (AFSD), un processo che non passa per la fusione del metallo. Invece, impiega attrito e pressione per “depositare” il materiale metallico in stato solido oppure plastico, mantenendo temperature sotto il punto di fusione. Questo approccio riduce problemi tipici dei processi a fusione, come porosità, cricche termiche o distorsioni dovute a tensioni residue. 


Caratteristiche della serie DragonForge

Le nuove macchine della serie includono vari miglioramenti, sia hardware che software, volti a soddisfare gli standard richiesti nei componenti aerospaziali. Queste caratteristiche comprendono:

  • Capacità di processare leghe metalliche ad alta resistenza, in particolare leghe di alluminio della serie 7xxx come l’AA7075, e anche titanio.  

  • Qualità simile a quella della forgiatura tradizionale, con parti ad alta densità e precisione comprovata. 

  • Nuove funzionalità software: tra queste, il digital twin delle macchine, che permette di simulare il processo di stampa, verificare strategie operative e prevedere ritardi o problemi prima di iniziare la stampa fisica. 

  • Migliore automazione, monitoraggio e interazione utente.  


Obiettivi e applicazioni

DragonForge è pensata per:

  • Stampare pezzi di grande formato nel settore aerospaziale, in cui le dimensioni, la resistenza e la qualità del materiale sono essenziali. 

  • Ridurre i tempi di produzione rispetto a quelli richiesti dai processi tradizionali (forgiatura, fusione, o altri metodi additivi con fusione) che possono richiedere settimane o mesi. Con DragonForge, si punta a consegne in tempi molto inferiori. 

  • Sostituire forgiture pesanti o processi complessi tradizionali, ed eventualmente intervenire per la riparazione di componenti strutturali in metallo.  


Limiti e sfide

Anche se le informazioni al momento disponibili non descrivono in dettaglio ogni specifica tecnica (come dimensioni esatte del volume di stampa per tutti i modelli DragonForge, costi, consumo energetico misurato, ecc.), alcuni aspetti critici che risultano evidenti:

  • Il rispetto delle tolleranze dimensionali e della superfice finale per applicazioni aerospaziali, che richiedono standard molto elevati, dovrà essere verificato caso per caso.

  • La disponibilità di materiali idonei: non tutte le leghe metalliche sono equivalenti in comportamento sotto AFSD, e alcune leghe usate tradizionalmente nei processi fusione potrebbero risultare più difficili da lavorare.

  • L’integrazione del sistema nella supply chain: spesso gli stabilimenti aerospaziali e i fornitori operano con processi consolidati, e l’adozione di nuove tecnologie richiede convalide, certificazioni, test distruttivi.


 

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento