genTPU di Ecogenesis Biopolymers: un TPU per FDM basato su materie prime vegetali
Ecogenesis Biopolymers ha presentato genTPU, un filamento in poliuretano termoplastico (TPU) pensato per la stampa FDM/FFF. Il materiale viene proposto nel diametro 1,75 mm e in due durezze, Shore 95A e Shore 60D, coprendo così sia l’area dei TPU “classicamente” flessibili sia quella dei gradi più rigidi, spesso usati quando servono elasticità controllata e maggiore stabilità dimensionale.
Il ruolo di Soleic TPU e la filiera dichiarata “plant-based”
La base polimerica indicata da Ecogenesis per genTPU è Soleic TPU di Algenesis Labs. Nelle comunicazioni pubbliche, Soleic viene descritto come un TPU da fonti rinnovabili di origine vegetale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da polioli e componenti di derivazione fossile tipici di molte formulazioni poliuretaniche. Ecogenesis colloca genTPU come alternativa ai TPU tradizionali a base petrolchimica, dichiarando che prestazioni meccaniche e flessibilità restano in linea con le aspettative d’uso di un TPU “convenzionale”.
Certificazioni e indicazioni su biocontenuto
Ecogenesis e Algenesis richiamano il programma USDA BioPreferred come riferimento per la certificazione del contenuto biobased (biocontenuto) di alcune formulazioni della famiglia Soleic. È un punto importante perché, nel linguaggio di mercato, “biobased” e “biodegradabile” vengono spesso confusi: il primo riguarda l’origine della materia prima, il secondo il comportamento a fine vita. Qui, l’azienda mette in evidenza entrambe le dimensioni.
Biodegradabilità: numeri dichiarati e metodo di prova citato
Sul fronte fine vita, Ecogenesis descrive Soleic TPU come biodegradabile e, per la comparazione ambientale, comunica una riduzione dell’impronta di CO₂ del 77,8–83,8% rispetto a alternative basate su petrolio. Per la biodegradazione vengono citati test di laboratorio ispirati a un ASTM D5338 (standard per la biodegradazione aerobica in condizioni di compostaggio controllato), in una versione “modificata” secondo quanto riportato. Nel dettaglio, viene indicata una misura di CO₂-respirometria a 45 °C per 180 giorni, con un valore di 27% di biodegradazione nelle condizioni di prova dichiarate.
“Biodegradabile in natura e in mare”: come leggere l’affermazione
Ecogenesis afferma che i propri TPU sarebbero progettati per degradarsi completamente in ambiente naturale, incluso l’oceano, senza lasciare micro-frammenti plastici; allo stesso tempo, dichiara che il materiale mantiene l’integrità meccanica durante l’uso e attiva il degrado a fine ciclo di vita. Per chi valuta queste informazioni in ottica tecnica, la chiave è distinguere tra: (1) risultati in specifiche condizioni di test controllate (come compostaggio/biodegradazione aerobica) e (2) comportamento in ambienti reali (marino, suolo, acqua dolce), che possono richiedere protocolli e dataset differenti per essere confrontabili. Qui riportiamo la posizione come dichiarazione aziendale.
Formati, colori e disponibilità commerciale
Al lancio, genTPU viene annunciato in quattro colori: naturale/trasparente, nero, grigio e bianco. La produzione è indicata come interamente negli Stati Uniti e la disponibilità iniziale è comunicata per il mercato USA. Per l’Europa, Ecogenesis prevede l’avvio vendite entro l’estate 2026 e afferma che una partnership di distribuzione dovrebbe essere annunciata nel primo trimestre 2026.
Indicazioni pratiche: cosa cambia tra 95A e 60D per chi stampa in FDM
Senza entrare in “ricette” universali (che dipendono molto da estrusore, percorso filamento e sistema di trascinamento), la scelta tra 95A e 60D tende a riflettersi su tre aspetti:
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Gestione dell’alimentazione: i gradi più morbidi richiedono in genere percorsi filamento più guidati e controllo della compressione; i gradi più rigidi risultano spesso più prevedibili.
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Comportamento del pezzo: 95A è tipico per componenti elastici (paracolpi, guarnizioni, cover, grip), mentre 60D si presta a elementi che devono flettere ma anche mantenere forma e resistenza superficiale.
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Finitura e velocità: i TPU più rigidi possono consentire velocità più alte e minori artefatti legati a stretching/oozing, a parità di setup.
