L’ENEA, Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, ha sviluppato una biostampante 3D chiamata BioVERVE. Questo strumento, realizzato con il supporto dell’azienda toscana Kentstrapper Srl e finanziato attraverso un progetto POC, si pone l’obiettivo di facilitare lo studio e lo sviluppo di nuove terapie contro i tumori. La BioVERVE, nonostante il suo costo contenuto, offre prestazioni comparabili a quelle delle biostampanti professionali, permettendo di creare con precisione e rapidità strutture cellulari tridimensionali.
Modelli 3D per una Ricerca Più Efficace
Francesca Antonelli, ricercatrice dell’ENEA, sottolinea come i modelli tridimensionali biostampati possano simulare con maggiore fedeltà sia tessuti sani che patologici rispetto alle tradizionali culture cellulari in vitro. Questi modelli rappresentano quindi un prezioso strumento complementare per studiare l’effetto delle radiazioni e delle terapie chemioterapiche sui tumori. Il lavoro di Antonelli, affiancato da Mariateresa Mancuso, responsabile della Divisione ENEA per le tecnologie di salvaguardia della salute, e dai colleghi Paolo D’Atanasio, Antonio Rinaldi e Alessandro Zambotti, ha portato alla realizzazione di questa innovativa biostampante.
Una Svolta Accessibile nella Lotta contro il Cancro
Nonostante l’incremento nell’uso di modelli tridimensionali nella ricerca oncologica negli ultimi dieci anni, il loro impatto è stato limitato a causa dell’alto costo delle biostampanti professionali, che varia tra i 50 e i 200 mila dollari. L’ENEA ha quindi deciso di convertire una stampante 3D di base in una biostampante 3D economica capace di riprodurre efficacemente modelli tridimensionali di medulloblastoma, uno dei principali tumori cerebrali infantili.
Oltre gli Ostacoli verso la Clinica
La difficoltà di trasferire con successo in ambito clinico le terapie promettenti testate in fase preclinica è spesso dovuta alla mancanza di modelli cellulari capaci di riprodurre la complessità del contesto clinico. La biostampante 3D BioVERVE, grazie alle sue alte prestazioni e al costo ridotto, permette ai ricercatori di sviluppare e testare nuovi trattamenti per migliorare la sopravvivenza dei pazienti oncologici. Antonelli conclude evidenziando il potenziale di questa tecnologia: la conversione di stampanti 3D standard in strumenti di biostampa può drasticamente abbattere i costi per i laboratori, ampliando l’accesso alla tecnologia e incentivando nuove ricerche nel campo biomedico.