Introduzione alle nuove direttive per la stampa 3D su Etsy
A partire da maggio 2025, Etsy ha aggiornato il proprio regolamento dedicato ai prodotti realizzati con strumenti digitali quali stampanti 3D, taglia-laser o macchine da taglio tipo Cricut. Secondo la versione rivista delle “Creativity Standards”, ogni oggetto fabbricato con questi metodi deve derivare da un progetto originale ideato dal venditore.
Dettagli sui criteri di originalità
Fino al 29 maggio 2025, era consentito caricare su Etsy file modello scaricati da piattaforme terze – come Thangs o Printables – purché l’autorizzazione dell’autore fosse in regola. Da quella data, invece, è sparito il passaggio che ammetteva modelli “templati” o già pronti, sostituito da una formulazione che vieta esplicitamente l’uso di design non realizzati in prima persona. Inoltre, le immagini delle inserzioni devono mostrare il prodotto finito: non sono più accettate fotografie di modelli vuoti o anteprime con scritte generiche (“Your Text Here”).
Effetti sui venditori e sulle licenze
Con questo cambio di policy, i creatori che basavano il proprio business sulla rivendita di modelli commerciali rischiano di perdere visibilità. Molti di loro pagavano regolarmente le licenze ai designer originari per poter stampare e vendere oggetti in 3D. Le reazioni in una discussione su Reddit sottolineano il disappunto di chi, pur operando nei limiti della legge, teme sanzioni o ban delle proprie inserzioni.
Sfide di applicazione e sorveglianza
Far rispettare queste nuove regole non è semplice. La verifica di un disegno originale richiede controlli approfonditi su migliaia di inserzioni, un’attività che si affida sia a segnalazioni tra utenti sia a sistemi automatici. C’è il rischio di falsi positivi, con artigiani colpiti per errore anziché per intenzioni illecite.
Prospettive per la proprietà intellettuale
L’iniziativa di Etsy si colloca all’interno di un contesto più ampio di tutela dei diritti d’autore nell’ambito della stampa additiva. In passato, casi come la rimozione dei remix di “3DBenchy” dal sito Printables gestito da Prusa Research avevano già acceso il dibattito sulle limitazioni imposte dalle licenze Creative Commons BY-ND 4.0. Dopo l’acquisizione del modello da parte di NTI Group e le successive rivendicazioni legali, gli autori originali – Daniel Norée e Paulo Kiefe – hanno deciso di concedere il loro design in pubblico dominio con licenza CC0, sbloccando definitivamente ogni vincolo di modifica e distribuzione.
Esempi di interventi legali ed economici
Nel 2022, la casa automobilistica Honda emise una diffida a Prusa Research per rimuovere tutti i file 3D relativi ai propri veicoli dal portale Printables, dopo aver segnalato numerose violazioni di marchio e segreti industriali. Il provvedimento portò alla cancellazione di tutti i modelli antecedenti al 30 marzo di quell’anno. Simili azioni evidenziano come le imprese tradizionali osservino con attenzione le comunità di maker, pronte a intervenire con strumenti legali quando reputano che i propri asset intellettuali siano stati sfruttati senza permesso.
Confronto con altre piattaforme
Su piattaforme concorrenti come Shapeways ed eBay, la politica sulle licenze varia: alcuni marketplace chiedono soltanto un’autocertificazione del venditore, altri impongono un controllo preventivo sui file. In generale, la tendenza è verso una maggiore protezione del creatore originale e verso la trasparenza nei processi di autorizzazione. Chi vende modelli in 3D deve dunque adattarsi a regole più stringenti, curando ogni aspetto legale prima di mettere in produzione e in vendita un nuovo design.
Considerazioni finali
Il nuovo approccio di Etsy mira a valorizzare il lavoro dei progettisti e a ridurre la presenza sul sito di oggetti quasi identici, uniformati a un unico file di base. Tuttavia, le difficoltà operative e le preoccupazioni della comunità indicano che ci vorrà del tempo prima di comprendere se questo modello garantirà un equilibrio duraturo fra creatività, tutela dei diritti e libertà di mercato.
