Fablab, l’esperienza di due imprenditori friulani raccontata al Future Forum
Uno stampatore e un orologiaio impegnati nell’innovazione: ne hanno discusso in mattinata in un incontro all’interno dell’evento udinese dedicato al futuro
Future Forum, domani l’inaugurazione con due appuntamenti
Massimiliano Soresini, amministratore di SoNi, fa formazione e produce stampanti (e stampati) 3D e Marco Tarondo, che grazie alle sue competenze in programmazione e in elettronica abbinate a una fertilissima creatività, con le nuove tecnologie (da Arduino alle stampanti 3D) ha trasformato la tradizionale attività di orologiaio della sua famiglia in una professione totalmente innovativa, operano a Tavagnacco..
I due imprenditori si sono conosciuti al primo “FabLab temporaneo” organizzato, nell’edizione 2013 del Future Forum, dalla Cciaa assieme a Confartigianato e Comune di Udine. Da allora collaborano, nel perfetto spirito della “sharing economy” che si andrà sempre più affermando nel futuro, per avviare il primo FabLab permanente udinese, che vedrà la luce a novembre e vedrà numerosi partner, imprenditoriali e istituzionali, mettere insieme forze e competenze per questa nuova avventura, inedita e assolutamente innovativa per la realtà friulana.
Con l’ambizione di ottenere un riconoscimento dai maggiori Fab Lab nazionali e internazionali, ma soprattutto di fare formazione sulle nuove tecnologie di produzione, sulla progettazione e le rivoluzionarie possibilità della stampa 3D. Il FabLab si aprirà sempre a Tavagnacco, nel cuore del Distretto delle Tecnologie Digitali, grazie a cui proprio oggi, con il direttore Simone Puksic, i due imprenditori si sono presentati nell’ambito del Future Forum 2014, con il primo di un mini-ciclo di appuntamenti, moderati da Giada Marangone nella sede di Friuli Future Forum (via Calzolai, angolo via Savorgnana a Udine), in cui si andranno a scandagliare tutte le applicazioni pratiche delle nuove tecnologie con maggior respiro di futuro (venerdì 24 il secondo incontro verterà su digital divide e connettività, mentre l’ultimo, il 29 ottobre, si concentrerà sui droni automatici, sempre alle 10.30).
“Oggi con molto meno di mille euro ci si può portare a casa una stampante in 3D – ha evidenziato Soresini –. Ma non è tanto comprare la stampante, è saper progettare. Servono competenze che oggi sono richiestissime sul mercato, ma che sono ancora poco trovabili: questa è una vera nuova frontiera professionale per i nostri giovani, per la loro occupabilità ma anche per la loro auto-imprenditorialità”.
La stampa in 3D può influenzare artigianato e imprese, come si dimostrerà anche al prossimo FabLab. La tecnologia rivoluziona il modo di lavorare, hanno spiegato: ora non c’è solo l’open software, c’è l’open hardware e Arduino è l’esempio, italiano, e sta permettendo a chiunque, con pochissime risorse, di realizzare le proprie idee, in qualsiasi campo, dalla domotica alla “semplice” oggettistica, alla moda. Ne sa più di qualcosa l’orologiaio Tarondo, che ormai costruisce e stampa da solo tutto ciò che gli serve: parti di orologi, ma anche gli stessi macchinari che gli servono per produrre. O anche, più “prosaicamente”, “la maniglia del frigorifero che mi si rompe – ha scherzato –. Una rivoluzione incredibile che può rendere ciascuno in grado di fare la sua impresa o i suoi prodotti razionalizzando i costi. L’open source permetterà nuova occupazione, nuova impresa e professionalità che creano e condividono, ed è sulla formazione che bisogna investire”.
da Udinetoday.it