Ritorno di Fathom con Fathom Edgeworks: una proposta per affrontare le complessità della supply chain globale
Il marchio Fathom, che in passato si era distinta fra le realtà più dinamiche nel settore della stampa 3D e della produzione digitale, è tornato in campo con un nuovo servizio chiamato Fathom Edgeworks. L’obiettivo è offrire alle aziende italiane e internazionali una soluzione in grado di far produrre componenti in modo più intelligente e rapido, anche quando la catena di approvvigionamento soffre di ritardi, tariffe variabili e incertezze geopolitiche. Oggi Fathom opera nuovamente come società privata sotto il controllo di CORE Industrial Partners, fondo di private equity che nel 2019 aveva acquisito una quota di maggioranza in Fathom e l’aveva unita a Midwest Composite Technologies (MCT), dando vita a uno dei più grandi operatori di produzione digitale del Nord America. Per comprendere appieno il lancio di Edgeworks, è utile ripercorrere i passaggi che hanno segnato il percorso di Fathom fino ad oggi e le ragioni che rendono il suo ritorno rilevante nel contesto attuale.
Cos’è Fathom Edgeworks e a chi si rivolge
Presentato ufficialmente nel maggio 2025, Fathom Edgeworks si propone come un servizio finalizzato a semplificare la produzione di componenti, combinando capacità di ingegneria in loco negli Stati Uniti e produzione internazionale. L’idea di fondo è consentire a chi opera nei settori in cui l’outsourcing è consolidato—per esempio robotica, dispositivi medicali, semiconduttori—di approvvigionarsi di parti sia nel territorio nazionale sia in paesi esteri, con la garanzia che gli standard di qualità e di conformità normativa vengano rispettati. In un’epoca in cui le sanzioni commerciali, le variazioni delle tariffe doganali e la volatilità dei trasporti stanno mettendo in difficoltà numerosi comparti industriali, la proposta di Fathom Edgeworks vuole rispondere alle esigenze di aziende che non possono permettersi ritardi o scostamenti di costo elevati.
Il modello proposto consiste nel mettere a frutto l’ampia rete di fornitori internazionali di Fathom, affiancandola a un team di ingegneri basati negli Stati Uniti, incaricati di supervisionare ogni fase della produzione. In pratica, quando un’azienda richiede un componente, Edgeworks valuta le opzioni migliori fra tutti i partner di produzione presenti nella rete globale di Fathom; calcola con precisione i costi doganali e le spese di trasporto; infine, affida il progetto al fornitore più adatto, restando a disposizione del cliente per risolvere qualsiasi criticità legata alle normative di esportazione, alle certificazioni di prodotto o ai tempi di consegna. Questo approccio si basa su tre elementi chiave:
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Analisi dei costi totali: Fathom afferma di poter garantire il prezzo finale più competitivo sul mercato, grazie a continui aggiustamenti dei processi produttivi e alla possibilità di scegliere fra più stabilimenti in diversi paesi.
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Supporto puntuale: oltre all’ingegneria di dettaglio in Stati Uniti, Edgeworks mette a disposizione esperti in classificazione merceologica e regolamenti doganali, in modo da ridurre al minimo gli oneri per diritti di importazione o esportazione.
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Assistenza end-to-end: dalla prototipazione rapida fino alla produzione su larga scala, Fathom Edgeworks si propone come partner per l’intero ciclo di vita del prodotto industriale, in modo da stabilire un rapporto continuativo piuttosto che occasionali forniture “una tantum”.
«Fin dall’esordio, Fathom si è distinta per la capacità di adattarsi alle esigenze di ciascun cliente», ha spiegato Rush LaSelle, Amministratore Delegato di Fathom. «Con Fathom Edgeworks formalizziamo questa attitudine in una soluzione per la supply chain che punta a far crescere la resilienza e l’agilità dei nostri interlocutori, anche quando il contesto internazionale presenta variabili imprevedibili».
La storia di Fathom e la trasformazione dopo la SPAC
Per capire la portata del ritorno di Fathom, è fondamentale ripercorrere le tappe che hanno caratterizzato il percorso dell’azienda dalla sua nascita a oggi. Fondata come produttore di servizi di stampa 3D e produzione digitale, Fathom aveva ampliato negli anni il proprio portafoglio includendo lavorazioni CNC, stampaggio a iniezione e altre tecniche di fabbricazione altamente specializzate. Nel 2019, CORE Industrial Partners aveva acquisito la quota di maggioranza in Fathom e l’aveva fusa con Midwest Composite Technologies (MCT), consolidando un gruppo capace di offrire servizi che spaziavano dalla prototipazione veloce ai lotti di produzione in grandi quantità.
Nel 2021, Fathom aveva scelto la strada della quotazione in borsa attraverso una SPAC (Special Purpose Acquisition Company), debuttando al New York Stock Exchange con una capitalizzazione che si aggirava attorno a 1,5 miliardi di dollari. In quel periodo, molte imprese tech avevano visto nella SPAC un’alternativa rapida alle procedure di un’IPO tradizionale; tuttavia, sul lungo termine, il percorso di Fathom al NYSE non ha rispettato le aspettative di crescita e sostenibilità finanziaria. Nei due anni successivi, le performance economiche non sono state all’altezza dei progetti iniziali, e l’azienda ha registrato difficoltà nel mantenere margini stabili, anche a causa delle tensioni internazionali che hanno complicato i flussi di approvvigionamento.
Alla fine del 2023, CORE Industrial Partners ha deciso di ritirare Fathom dalla Borsa, riportandola a statuto di società privata. A partire dal 2024, è iniziata una fase di ristrutturazione interna: alcune linee di business sono state accorpate, altre hanno ricevuto nuovi budget per attività di ricerca e sviluppo. In questo contesto, i servizi di gestione della filiera venivano già erogati in forma limitata: Edgeworks, nella sostanza, non è una proposta ex novo, ma la riorganizzazione e il potenziamento di capacità che la stessa Fathom forniva ai propri clienti da tempo, oggi formalizzate in un’offerta unica e ben delineata.
Come funziona la rete produttiva di Fathom Edgeworks
La nuova impostazione prevede che un’azienda cliente disponga di un unico punto di contatto con Fathom Edgeworks, con un team di ingegneri basati negli Stati Uniti che si occupa di definire le specifiche tecniche, redigere distinte base e generare file CAD/CAM ottimizzati per ciascun stabilimento di produzione. Questo consente di ridurre il tempo necessario per passare da campione prototipale a pezzo in serie. Nel dettaglio, il processo si articola in fasi distinte:
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Valutazione iniziale: un’analisi tecnica e commerciale del progetto, che include uno studio dei materiali, delle tolleranze richieste e delle normative di settore cui fare riferimento (per esempio certificazioni ISO, approvazioni FDA nel caso di dispositivi medici o specifiche militari).
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Selezione del fornitore: Fathom Edgeworks individua fra la rete globale di impianti il partner ideale, verificando la capacità produttiva, i tempi di consegna e i costi totali (compresi dazi doganali e spese di trasporto). La rete comprende stabilimenti in Nord America, Europa, Asia e altre aree strategiche, in modo da offrire opzioni diversificate.
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Ottimizzazione dei costi: grazie alla competenza degli specialisti in classificazione merceologica, Edgeworks valuta le possibili strategie di spedizione e di imballaggio che consentono di ridurre al minimo i diritti doganali. In alcuni casi, viene scelto di spedire componenti semi-lavorati in un Paese con dazi favorevoli, per poi completare alcune lavorazioni negli Stati Uniti o in Europa.
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Controllo qualità e conformità: gli ingegneri Fathom basati negli USA effettuano un monitoraggio continuo dei fornitori selezionati, adottando procedure di ispezione a campione, raccolta di rapporti dimensionali e prove meccaniche. In questo modo, si riducono i rischi di non conformità e si velocizzano i tempi di rilascio dei prodotti finiti.
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Logistica integrata: una volta completata la produzione, il team interno di Edgeworks si occupa di gestire la documentazione doganale e di pianificare il trasporto fino al magazzino del cliente o al centro di distribuzione indicato, assicurando consegne puntuali e riducendo al massimo le interruzioni dovute a ritardi nei trasporti internazionali.
Nuove opportunità in settori a elevata complessità
Le industrie più interessate a questo tipo di servizio sono quelle in cui le specifiche tecniche sono particolarmente stringenti, i volumi di produzione possono variare rapidamente e i ritardi nella supply chain hanno un impatto economico rilevante. Tra i settori di punta rientrano:
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Robotica industriale: i produttori di robot e di sistemi di automazione devono integrare cabine di controllo, giunti meccanici, sensori e componenti elettronici di precisione. In questo ambito, Fathom ha già lavorato con aziende che realizzano bracci robotici, assemblando lenti per sensori di visione artificiale e strutture metalliche leggere in alluminio.
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Dispositivi medicali: ospedali e fabbriche di strumentazione sanitaria richiedono conformità a rigide normative FDA (statunitensi) o CE (europee). Edgeworks aiuta a pianificare la produzione di parti in materiali biocompatibili, come acciai inossidabili e leghe speciali per impianti ortopedici, verificando che ogni lotto sia tracciato e documentato secondo le norme vigenti.
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Semiconduttori: le aziende che producono circuiti integrati necessitano di componenti meccanici per apparecchiature di testing e di assemblaggio, con tolleranze nell’ordine dei micron. Fathom Edgeworks affianca i produttori di wafer e di attrezzature per la pulizia ad alta precisione, selezionando impianti in grado di garantire superfici lisce e lavorazioni di taglio laser precise.
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Automotive avanzato e mobilità elettrica: nella realizzazione di sistemi di accumulo energetico e motori elettrici, è fondamentale disporre di involucri di metalli leggeri (alluminio, magnesio, leghe speciali) conformi alle normative di sicurezza e resistenza meccanica. Edgeworks supporta la produzione di lotti pilota per veicoli elettrici, testando in anticipo i processi e pianificando la scalabilità produttiva.
Vantaggi concreti per le aziende clienti
Affidarsi a Fathom Edgeworks porta con sé diversi benefici tangibili:
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Riduzione dei tempi di sviluppo: grazie alla rapida prototipazione e alla verifica preventiva dei processi, si evitano lunghe iterazioni tra ufficio tecnico e officina. Un prototipo stampato in 3D negli Stati Uniti può essere spedito in un altro Paese per testare resistenza e funzionalità, mentre parallelamente si avvia la produzione in serie presso un altro stabilimento.
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Controllo dei costi: la gestione dei dazi e delle tariffe viene curata da esperti in classificazione doganale, che classificano le merci con codici armonizzati ad hoc per ridurre l’incidenza dei diritti d’importazione.
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Maggiore flessibilità: in caso di variazioni urgenti o picchi di domanda, l’azienda cliente può facilmente ridistribuire gli ordini su fornitori differenti, senza dover rinegoziare continuamente contratti di fornitura.
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Continuità di servizio: in situazioni di instabilità geopolitica o di ignavia dei trasporti internazionali (ad esempio, scioperi portuali o blocchi di rotte commerciali), Edgeworks è in grado di riindirizzare ordini verso impianti situati in regioni alternative, limitando i disservizi e le possibili interruzioni della produzione.
L’importanza della marca Fathom nel contesto attuale
Il ritorno di Fathom con Edgeworks conferma come le aziende di produzione digitale stiano ridefinendo il proprio ruolo rispetto a un mercato interno sempre più esigente e orientato all’innovazione. Negli anni precedenti, Fathom si era contraddistinta per la capacità di lavorare con un ampio ventaglio di tecnologie—dalla stereolitografia alla sinterizzazione laser—e per la rapidità con cui trasformava un file CAD in un pezzo finito. Con Edgeworks, l’azienda riprende le proprie radici, ampliando però l’orizzonte da “fabbrica digitale” a “gestore della catena di fornitura”.
Rispetto a un approccio tradizionale, basato sull’esportazione di file a un singolo fornitore estero, Fathom Edgeworks mette a disposizione una rete consolidata di stabilimenti, un team di ingegneri specializzati e una struttura dedicata agli aspetti logistici e doganali. Ciò si traduce in maggiore affidabilità e in un unico referente per l’intero percorso produttivo, un elemento non trascurabile quando i margini di errore si riducono a pochi millesimi di millimetro e i tempi di consegna incidono direttamente sul fatturato.
