Rinascimento nucleare in Francia: competenze nucleari e stampa 3D
Francia ha consolidato una delle infrastrutture nucleari più efficienti al mondo, con oltre il 70% dell’elettricità generata da centrali nucleari. Questo patrimonio rende il paese un ambiente ideale per testare tecnologie avanzate come la stampa 3D. L’additive manufacturing (AM) emerge come una soluzione fondamentale per modernizzare l’infrastruttura, ridurre i costi e migliorare la sicurezza.
Chi guida l’innovazione?
Due entità principali stanno guidando questa trasformazione:
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Framatome, storico attore francese nel nucleare.
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NAAREA (Nuclear Abundant Affordable Resourceful Energy for All), startup focalizzata su tecnologie avanzate.
Entrambe sperimentano l’uso dell’AM per realizzare componenti complessi e funzionali per l’industria nucleare.
Applicazioni reali: filtri anti-debris e componenti di sicurezza
Framatome ha sfruttato la stampa metallica L-PBF per produrre filtri anti-debris installati sul reattore Ringhals Unit 4. Questa applicazione dimostra la capacità dell’AM di produrre parti funzionali per impianti nucleari commerciali.
NAAREA e il microreattore XAMR
NAAREA, in collaborazione con Phoenix Manufacture, sta sviluppando il microreattore XAMR, una soluzione modulare compatta che integra la stampa 3D per la produzione di componentistica avanzata. Questo approccio potrebbe rivoluzionare la progettazione e la produzione dei dispositivi nucleari su piccola scala.
Implicazioni per l’industria nucleare
L’adozione dell’AM nel settore nucleare francese apre nuovi orizzonti:
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Permette di creare geometrie complesse impossibili da realizzare con metodi tradizionali.
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Riduce i tempi di prototipazione e produzione.
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Offre maggiore sicurezza grazie a componenti certificabili con precisione.
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Favorisce l’innovazione nel micro-reattore e nei sistemi modulari.
