L’Università di Scienze Applicate di Neu-Ulm (HNU) ha avviato la preparazione della quinta edizione della German 3D Printing Challenge (3DDC), una competizione che punta a valorizzare idee originali e soluzioni concrete nel campo della stampa 3D. L’iniziativa si rivolge a persone interessate alla produzione additiva, proponendosi come uno spazio di confronto tra progettualità tecnica, spirito imprenditoriale e visione applicativa. Attraverso questa competizione, l’ateneo tedesco intende stimolare la trasformazione di semplici intuizioni in prototipi realizzabili e potenzialmente trasferibili al mercato.

Un concorso che mette in luce le applicazioni pratiche della stampa 3D

La sfida è rivolta a individui e team fino a tre componenti, senza alcuna limitazione legata a età, ambito di studi o formazione professionale. Il concorso è aperto a tutti coloro che intendano proporre un’idea di prodotto o servizio che sfrutti le caratteristiche della stampa 3D per apportare un vantaggio concreto – sia esso in termini di funzionalità, economicità o semplificazione dei processi. L’intento è quello di mostrare come le tecnologie additive possano essere utilizzate non solo nel contesto industriale, ma anche in ambiti educativi, sociali o nel lavoro quotidiano.

Tempistiche e percorso di selezione

Il termine ultimo per inviare le candidature è fissato al 31 maggio 2025, mentre la fase finale si terrà il 16 ottobre presso la sede dell’università di Neu-Ulm. La selezione avverrà attraverso un percorso strutturato in più fasi, durante le quali i partecipanti dovranno dimostrare la solidità tecnica della propria proposta e la sua sostenibilità dal punto di vista economico e imprenditoriale. Tra i criteri di valutazione rientrano la coerenza dell’idea, il potenziale di applicazione reale, l’impatto sul cliente finale e la chiarezza della presentazione.

I finalisti avranno accesso a un percorso di coaching imprenditoriale, pensato per supportare la preparazione alla fase conclusiva della gara. Questo supporto, curato da esperti del settore, ha lo scopo di migliorare le competenze comunicative e presentative dei concorrenti, facilitando un confronto più strutturato con la giuria multidisciplinare che valuterà i progetti.

Il patrocinio del Ministero bavarese per la Scienza e le Arti

L’edizione del 2025 si arricchisce del patrocinio ufficiale del Ministero della Scienza e delle Arti della Baviera, un riconoscimento che testimonia la rilevanza dell’iniziativa nel panorama dell’innovazione tecnologica. Il Ministro Markus Blume, intervenuto con un messaggio istituzionale, ha sottolineato come i metodi additivi possano contribuire ad accelerare il passaggio dall’idea alla sua applicazione pratica, semplificando la prototipazione e offrendo nuovi strumenti per il design di prodotto. Ha inoltre ringraziato l’ateneo per l’impegno nella promozione di iniziative formative che uniscono tecnologia e creatività progettuale.

Il valore aggiunto dell’idea e il ruolo della motivazione personale

Il professor Oliver Kunze, ideatore della 3DDC, ha sottolineato l’importanza di proporre progetti che siano non solo tecnicamente validi, ma anche capaci di rispondere a un’esigenza concreta, tangibile dal punto di vista del futuro utilizzatore. Secondo Kunze, il vero elemento distintivo che può portare al successo non è necessariamente la complessità tecnica dell’idea, ma la sua capacità di offrire un beneficio reale, che può riguardare sia l’efficienza produttiva sia aspetti sociali o ambientali. Un’idea semplice, se ben presentata e sostenuta con convinzione, può risultare più efficace di un progetto sofisticato ma privo di chiara utilità.

Progetti premiati nelle edizioni precedenti: ampia varietà di applicazioni

Nel corso delle edizioni precedenti, la giuria ha premiato proposte molto diverse tra loro, a dimostrazione di quanto sia ampio il campo di applicazione della stampa 3D. Tra i progetti selezionati si possono citare: una trappola per insetti scolitidi, un dispositivo per la coltivazione di alghe, modelli anatomici a scopo didattico, la realizzazione di oggetti in cioccolato tramite stampa 3D, un sidecar per motociclette, una protesi ortopedica per bambini con possibilità di adattamento alla crescita, un oggetto d’arte personalizzabile e anche un dispositivo legato al settore cosmetico. Questa varietà dimostra come la stampa 3D possa essere uno strumento trasversale, applicabile a contesti produttivi, educativi e persino artistici.

Una rete di collaborazioni tra università, imprese e territorio

La 3D Printing Challenge non è solo un concorso: rappresenta un’occasione di confronto tra mondo accademico, imprese tecnologiche e iniziative locali. Il progetto è sostenuto da partner industriali, istituzioni scientifiche e realtà territoriali che condividono l’interesse per la diffusione delle competenze digitali e per la valorizzazione del talento progettuale. L’iniziativa contribuisce a costruire un ponte tra formazione, innovazione e imprenditorialità, offrendo ai partecipanti l’opportunità di entrare in contatto con professionisti e potenziali investitori.

Di Fantasy

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