Un team di scienziati britannici sta sviluppando un naso vegano stampato in 3D utilizzando una miscela di “idrogel di nanocellulosa” e “acido ialuronico” per sostituire la cartilagine estratta dalle costole dei pazienti che hanno subito incidenti o cancro. La miscela è composta da prodotti naturali e un catalizzatore biologico viene aggiunto per indurirla dopo la stampa in 3D. Successivamente, le cellule cartilaginee del paziente vengono prelevate, moltiplicate e messe in una soluzione, che viene utilizzata per irrigidire la cartilagine artificiale. La tecnica può anche essere utilizzata per ricostruire le orecchie danneggiate. La tecnologia di stampa 3D e l’ingegneria dei tessuti aumentano la personalizzazione e creano una soluzione permanente riducendo le ore operative e la necessità di scolpire manualmente la struttura del naso. I prossimi passi sono la verifica che il materiale non provochi una reazione immunitaria e l’inizio delle prove sugli animali. Il professor Whitaker, presidente di chirurgia plastica presso la Swansea University Medical School, sostiene che la traduzione clinica di questo lavoro rivoluzionerà la chirurgia plastica.
Attualmente, i chirurghi devono estrarre dalle costole delle vittime la cartilagine necessaria per creare la sovrastruttura del nuovo naso del paziente. Questo processo può comportare problemi di salute a lungo termine e la cartilagine ottenuta può essere meno flessibile e più fragile di quella che compone il naso. Pertanto, il team della Swansea University ha sviluppato una cartilagine “artificiale” stampabile in 3D, composta da prodotti naturali come l’idrogel di nanocellulosa e l’acido ialuronico. Questa miscela è indurita con un catalizzatore biologico dopo la stampa in 3D, e successivamente, le cellule cartilaginee del paziente vengono prelevate, moltiplicate in laboratorio e messe in una soluzione. La cartilagine artificiale, che funge da impalcatura, viene immersa in questa soluzione cellulare, che nel tempo colonizza la struttura e la irrigidisce, prima che venga impiantata chirurgicamente. Il professor Iain Whitaker, presidente di chirurgia plastica presso la Swansea University Medical School, ha affermato che l’uso della tecnologia di stampa 3D e dell’ingegneria dei tessuti aumenta la personalizzazione e crea una soluzione permanente attraverso un processo molto meno complesso rispetto alle procedure tradizionali, riducendo le ore operative ed eliminando la necessità di scolpire manualmente la struttura del naso. Inoltre, la miscela utilizzata è di origine vegetale e strutturalmente robusta. Il prossimo passo è verificare che il materiale non provochi una reazione immunitaria e iniziare le prove sugli animali. Whitaker ha sottolineato che la traduzione clinica di questo lavoro rivoluzionerà la chirurgia plastica.