Goodfellow rafforza le proprie competenze nel settore dei materiali con due acquisizioni strategiche

Il gruppo britannico Goodfellow, attivo nella fornitura di materiali avanzati per applicazioni scientifiche e industriali, ha annunciato l’acquisizione di due realtà specializzate nel campo dell’analisi e certificazione dei materiali: Bureau of Analysed Samples (BAS), con sede nel Regno Unito, e Suisse Technology Partners (STP), con sede in Svizzera. Entrambe le operazioni si collocano in un piano di espansione più ampio, che prevede il consolidamento delle competenze interne e l’allargamento dell’offerta per settori in cui precisione, affidabilità e innovazione nei materiali rappresentano fattori chiave.

Acquisizione di BAS: focus sui materiali di riferimento certificati

Fondata decenni fa, Bureau of Analysed Samples è una realtà consolidata nella produzione di materiali di riferimento certificati (Certified Reference Materials – CRM). I CRM costituiscono uno strumento indispensabile per garantire la riproducibilità e l’affidabilità nei test di laboratorio, in particolare in fase di sviluppo di nuovi prodotti tecnologici. BAS opera in conformità con due norme internazionali di riferimento: ISO 17034, relativa alla competenza degli organismi che producono materiali di riferimento, e ISO/IEC 17025, riguardante l’accreditamento dei laboratori di prova.

I materiali forniti da BAS trovano impiego in un’ampia gamma di settori: elettronica, energie rinnovabili, tecnologie mediche, automotive, difesa. L’integrazione di BAS in Goodfellow consente al gruppo di potenziare la propria offerta nel campo della caratterizzazione e qualificazione dei materiali, andando a coprire fasi fondamentali dei processi di R&S e controllo qualità.

L’apporto di STP: competenza nella tecnologia delle superfici e laboratorio integrato

La seconda acquisizione annunciata da Goodfellow riguarda Suisse Technology Partners, una realtà attiva in Svizzera con una solida reputazione nel campo della tecnologia dei materiali e delle superfici. L’azienda svizzera dispone di laboratori certificati e orientati all’applicazione industriale della ricerca, che lavorano in stretta collaborazione con istituti accademici e aziende manifatturiere. Questa sinergia tra analisi di laboratorio e contesti applicativi permette a STP di offrire servizi ad alto contenuto tecnico per la caratterizzazione funzionale dei materiali, con particolare attenzione a proprietà come resistenza all’usura, comportamento alla corrosione, adesione e trattamenti superficiali.

Attraverso questa acquisizione, Goodfellow integra nel proprio portafoglio non solo nuove capacità tecniche, ma anche un approccio più esteso alla filiera dei materiali, che va dalla fornitura alla validazione delle prestazioni in condizioni reali.

Una strategia di espansione fondata su crescita organica e acquisizioni mirate

Simon Kenney, CEO di Goodfellow, ha illustrato la visione strategica che guida queste operazioni: un piano che punta ad affiancare la crescita organica con l’acquisizione di realtà complementari. Le due operazioni – BAS e STP – rappresentano un passaggio significativo verso un modello di offerta più completo, che mira a coprire tutte le fasi della ricerca, dello sviluppo e della prototipazione di nuovi materiali.

Questo approccio permette di posizionare Goodfellow non solo come fornitore di materiali speciali, ma come interlocutore tecnico in grado di offrire supporto nell’analisi, nella certificazione e nell’applicazione dei materiali avanzati. Inoltre, l’azienda ha dichiarato di essere già impegnata in trattative per ulteriori acquisizioni, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le competenze interne e la propria presenza internazionale.

Verso una piattaforma integrata per la ricerca e la produzione avanzata

Con le acquisizioni di BAS e STP, Goodfellow consolida il proprio ruolo nella fornitura di soluzioni per la ricerca applicata e per la prototipazione industriale. La disponibilità di materiali certificati, insieme a servizi analitici avanzati, è sempre più centrale soprattutto nei contesti di produzione additiva, dove la qualità e la tracciabilità dei materiali influenzano direttamente la riuscita del processo.

Il gruppo britannico aveva già avviato questo percorso nel 2023, con l’ingresso nel proprio perimetro della statunitense Potomac Photonics, specializzata nella microstrutturazione dei materiali. L’obiettivo dichiarato è quello di superare i 50 milioni di sterline di fatturato annuo nei prossimi due anni, consolidando una piattaforma industriale che unisca sviluppo, produzione e validazione in un’unica filiera tecnologica.

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Di Fantasy

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