Questo è uno scanner di notevole flessibilità
La stampa 3D cambia volto. Ora nascono gli scannner che riproducono o modificano gli oggetti
Un uomo è seduto su una sedia. Dietro di lui, in piedi, c’è una persona che gli passa sulla testa quello che sembra un asciugacapelli. Non siamo dal barbiere ma a una fiera della tecnologia e quello che tiene in mano l’uomo non è un phon ma uno scanner 3D. Simile a una fotocamera, grazie a laser e sensori acquisisce le dimensioni e la profondità del soggetto ritratto per poi inviarle al computer. Quest’ultimo converte la nuvola di punti ricevuta in un modello tridimensionale così da avere un modellino che può essere condiviso in rete o stampato con una stampante 3D.
Il passo avanti rispetto al passato è notevole: se prima la tecnologia era in grado di trasporre in digitale un soggetto, pensiamo alle foto o ai video, ora la riproducibilità tecnica ha un passaggio in più: dal reale al digitale e poi di nuovo al reale. Il tutto a un prezzo abbordabile anche per l’uso casalingo. Il dispositivo del nostro esempio era il Go!Scan 3D, una pistola che offre una precisione di 100 micron. Costa sui 25mila dollari ma questo settore così giovane ha subito un’accelerazione grazie alla diffusione dei maker, gli artigiani digitali, e oggi in commercio si trovano modelli non altrettanto precisi ma molto più economici.
Un ottimo esempio è il Sense di 3D Systems, una scatolina di 17,8×12,9×3,3 centimetri con una fessura in cui infilare la mano. Sembra una pistola futuristica e il funzionamento è semplice: dopo averla collegata via cavo al computer, basta puntare l’obiettivo verso il soggetto e girargli intorno. Il software in dotazione consente di correggere eventuali errori e il risultato finale è di buona qualità se si considera che costa poco più di 400 euro. Se da una parte la forma a pistola ha il vantaggio di poter riprendere soggetti enormi, nel caso del Sense fino a tre metri per tre, dall’altra comporta una mano fermissima e l’errore umano è sempre in agguato. Per questo sono nati diversi scanner da tavolo come il MakerBot Digitizer, la superstar del momento. Grazie a due laser e a un sensore d’immagine da 1,3 Mpixel consente di replicare gli oggetti piazzati sul suo piatto girevole in soli 12 minuti. Il prezzo è di 800 euro circa e la maggior limitazione è nelle dimensioni: non va oltre i 20 centimetri di altezza. Una delle idee più innovative del momento però viene dall’Italia con Fabtotum, una piccola fabbrica da tavolo racchiusa in un cubetto di 36 centimetri di lato. Concepita dai ventottenni Marco Rizzuto e Giovanni Greco, è in grado di scansionare, stampare e fresare materiali leggeri e nonostante riunisca ben tre macchine in una ha un prezzo molto sotto la media: è infatti già disponibile in preordine a 825 euro.
Da ultimo ci sono gli ibridi pensati per la scansione in mobilità. Il più interessante è iSense, la versione per iPad del Sense. Ancora più piccolo del predecessore, si aggancia sul retro del tablet e dovrebbe arrivare sul mercato nella seconda metà dell’anno a 499 dollari. Il vantaggio è di non avere cavi e di poter essere usato praticamente ovunque, anche in viaggio. Così al posto delle solite foto avremo dei modellini delle nostre vacanze.
di Alessio Lana dailsole24ore.com