Hatsushima: in Giappone nasce la prima stazione ferroviaria costruita con la stampa 3D

In Giappone è stato portato a termine un progetto inedito nel panorama delle infrastrutture ferroviarie: nella città di Arida, a sud di Osaka, è stata costruita una stazione ferroviaria con tecnologia di stampa 3D. Si tratta della nuova Hatsushima Station, realizzata attraverso una collaborazione tra la compagnia ferroviaria JR West, la sua divisione dedicata all’innovazione JR West Innovations, e l’azienda Serendix, specializzata nella costruzione additiva su larga scala.

Un intervento che sostituisce una struttura del dopoguerra

La stazione originale, costruita in legno nel 1948, era ormai giunta alla fine del proprio ciclo di vita. Il nuovo edificio stampato in 3D sostituirà quindi una struttura che ha servito il territorio per oltre settant’anni. L’apertura al pubblico è prevista per luglio 2025, una volta completate le ultime fasi di allestimento interno, che comprendono l’installazione dei dispositivi per l’emissione dei biglietti e i sistemi per la lettura delle carte di accesso.

La nuova stazione è concepita come modello di infrastruttura compatta, efficiente e sostenibile, pensata per aree rurali dove la domanda di servizio è contenuta ma la presenza di una stazione continua a rivestire un ruolo importante per la mobilità locale.

Una risposta concreta alle sfide della rete ferroviaria giapponese

Il progetto nasce anche come risposta a due questioni strutturali che riguardano l’intero sistema ferroviario giapponese: da un lato l’invecchiamento di molte infrastrutture, dall’altro la crescente difficoltà nel reperire manodopera qualificata per la manutenzione e ricostruzione degli edifici. Le tecniche tradizionali di costruzione, soprattutto per edifici in legno, richiedono tempi lunghi e un elevato impiego di risorse umane.

La stampa 3D si propone invece come alternativa più rapida e meno dipendente dalla forza lavoro, consentendo la produzione fuori sede dei componenti e un montaggio diretto in loco in tempi ridotti.

Caratteristiche tecniche dell’edificio stampato in 3D

La nuova stazione ha una superficie di circa dieci metri quadrati, sviluppata su un unico livello. La struttura è realizzata in cemento stampato additivamente, un materiale che garantisce maggiore resistenza strutturale e durabilità rispetto al legno, in particolare in ambienti esposti a umidità o agenti corrosivi.

Il design non si limita a criteri funzionali: le decorazioni delle pareti riprendono elementi culturali e naturalistici locali, ispirandosi in particolare a due simboli del territorio di Arida, il mandarino mikan e il pesce tachiuo. Questi motivi ornamentali, integrati nella struttura, rafforzano il legame dell’edificio con il contesto in cui si inserisce.

Tempi ridotti e organizzazione logistica efficiente

Una delle caratteristiche più interessanti dell’intervento riguarda l’organizzazione del cantiere. I componenti stampati sono stati realizzati off-site e successivamente assemblati direttamente sul luogo della stazione durante le ore notturne, ovvero tra il passaggio dell’ultimo treno serale e il primo del mattino successivo.

L’intera fase di assemblaggio è stata progettata per concludersi in meno di sei ore, riducendo al minimo l’impatto sul servizio ferroviario. Questo approccio logistico rappresenta un vantaggio rilevante in contesti operativi attivi, dove l’interruzione delle linee può causare disagi significativi.

Dalla casa alla stazione: l’esperienza di Serendix nella stampa 3D

Serendix, con sede a Nishinomiya, ha maturato esperienza nella realizzazione di unità abitative stampate in 3D, introducendo nel 2022 il progetto “serendix10”, una micro-casa di dieci metri quadrati completata in meno di 24 ore. A seguire è stato sviluppato “serendix50”, una casa di cinquanta metri quadrati destinata a due persone, costruita in meno di due giorni e con un costo contenuto.

Nel corso del 2024, l’azienda ha ampliato il proprio parco macchine arrivando a otto stampanti 3D per l’edilizia, con l’obiettivo di raggiungere le dodici unità entro la fine del 2025. Questi sistemi, distribuiti su diversi siti in Giappone (tra cui Kumamoto, Chiba e Okinawa), utilizzano tecnologie a ponte cartesiano per la produzione di grandi volumi e bracci robotici per lavorazioni ad alta precisione.

Valutazioni future e possibile replicabilità del modello

Il progetto della stazione di Hatsushima rappresenta un primo passo concreto nell’applicazione della stampa 3D al settore ferroviario. JR West e Serendix intendono avviare una fase di monitoraggio per valutare i costi di manutenzione, l’efficienza operativa e le potenzialità di replicazione del modello in altre località. Se i risultati saranno positivi, è possibile che altre stazioni secondarie vengano costruite utilizzando lo stesso approccio.

Il progetto si inserisce inoltre all’interno degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), in particolare quelli relativi all’innovazione, alla costruzione di infrastrutture resilienti e alla promozione di partenariati tra attori pubblici e privati. L’intervento dimostra come tecnologie emergenti possano essere impiegate in modo concreto per modernizzare servizi esistenti, ottimizzare risorse e rispondere alle esigenze di territori meno urbanizzati.

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Di Fantasy

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