Introduzione al processo Headmade Cold Metal Fusion
Headmade impiega la tecnologia proprietaria Cold Metal Fusion, che prevede l’uso di un feedstock in polvere metallica miscelato con un legante plastico, compatibile con stampanti SLS per polimeri come la Formlabs Fuse1+ . Dopo la stampa, i pezzi “verdi” vengono puliti con getto d’acqua, sottoposti a un bagno solvente per rimuovere il legante e infine sinterizzati in forno fino a ottenere una densità metallica completa.
Adattamento della Formlabs Fuse1+ per il metallo
La Fuse1+, macchina originariamente pensata per materiali polimerici, viene modificata con kit di conversione minima. Questo permette di mantenere il costo di acquisizione relativamente basso (circa 25 000 USD) e di riutilizzare le macchine dismesse dagli utenti, estendendo così la platea di chi può accedere alla stampa 3D metallica .
Dettagli sui componenti e applicazioni tipiche
I pezzi ottenuti presentano risoluzione e definizione elevate, con tolleranze adeguate a componenti meccanici di precisione. Tra le applicazioni ideali si segnalano parti per biciclette (telai, mozzi, tubi sterzo), involucri per filtri industriali, flange per ugelli e pezzi di dimensioni equiparabili a una tazzina da caffè, che altrimenti richiederebbero ampia lavorazione meccanica a partire dal pieno 3dprint.com.
Confronto costi e caratteristiche con altre tecniche
Rispetto al metal LPBF tradizionale, Cold Metal Fusion offre maggiori risparmi sui costi per batch di piccola e media serie, pur rinunciando a parte del controllo della microstruttura interna. Il confronto con il binder jetting vede la tecnologia Headmade meno indicata per pezzi microscopici, ma più competitiva nei volumi ordini che non superano alcune centinaia di unità. Binder jetting diventa vantaggioso solo su numeri di produzione estremamente elevati.
Requisiti di post-processing e sicurezza
Chi adotta questa metodologia deve dotarsi di attrezzature per il debind ad umido e di un forno di sinterizzazione adeguato a temperature elevate e atmosfere protettive. I processi di pulizia e trattamento termico richiedono un’area di lavoro attrezzata e competenze specifiche per gestire solventi e polveri metalliche.
Impatto sull’ecosistema Additive Manufacturing
La possibilità di riconvertire stampanti Fuse1 obsolete in sistemi per metallo introduce nuovi attori nel mercato AM, ampliando l’offerta di servizi e riducendo la barriera economica di ingresso. Tale approccio favorisce la produzione distribuita e localizzata, con vantaggi logistici e ambientali dovuti alla minore necessità di trasporti di componenti grezzi.
