Nikon SLM Solutions: una NXG 600E per Newport News Shipbuilding (HII) per applicazioni navali critiche

Contesto: perché la stampa 3D metallica entra nei cantieri militari
Nei programmi navali militari statunitensi, le priorità operative includono continuità di fornitura, disponibilità di ricambi e riduzione dei tempi di approvvigionamento per componenti critici. In questo quadro, la manifattura additiva metallica viene adottata soprattutto quando serve “spostare” capacità produttiva vicino all’utilizzatore finale, consolidare più parti in un’unica geometria e rendere più gestibili i cicli di qualifica e ri-approvvigionamento.

L’ordine: HII (Newport News Shipbuilding) sceglie NXG 600E
Nikon SLM Solutions (unità di Nikon Advanced Manufacturing) ha comunicato di aver ricevuto un ordine da HII per l’installazione di un sistema NXG 600E presso la divisione Newport News Shipbuilding (NNS). NNS è coinvolta nella progettazione, costruzione e manutenzione di piattaforme navali nucleari della U.S. Navy; HII inquadra NNS come fulcro per portaerei a propulsione nucleare e attività correlate.

Che cos’è NXG 600E: LPBF di grande formato e multi-laser
NXG 600E è una piattaforma di Laser Powder Bed Fusion (L-PBF / PBF-LB) progettata per lavorare su volumi grandi con un’impostazione multi-laser pensata per aumentare la produttività su build estese. Le specifiche pubbliche e la documentazione tecnica Nikon indicano un volume nell’ordine di 600 × 600 mm con asse Z esteso fino a 1.500 mm (configurazione “E”), e un’architettura basata su più sorgenti laser per accelerare la costruzione su aree ampie mantenendo coerenza di processo.

Implicazioni industriali: produttività, stabilità di processo e controllo qualità
Per un cantiere che lavora su programmi a elevata criticità (safety e mission), la sola velocità non basta: contano ripetibilità, tracciabilità, stabilità dei parametri su tutta la piastra e capacità di verificare il processo. L’adozione di piattaforme di grande formato tende quindi ad accompagnarsi a workflow più strutturati di qualifica (materiale/processo), raccolta dati e ispezione, perché la dimensione dei componenti e l’elevata responsabilità d’impiego spingono verso controlli più rigorosi rispetto a contesti prototipali.

Materiali e ambiente marino: perché entrano in gioco leghe come il rame-nichel (CuNi)
In ambito navale, oltre ai requisiti meccanici, diventano centrali resistenza a corrosione e compatibilità con ambienti salini, acqua di mare e cicli termici. Nel dibattito sulla modernizzazione della supply chain navale statunitense ricorre la lega CuNi 70/30 (rame-nichel), spesso associata a impieghi come tubazioni e sistemi a contatto con acqua di mare, e oggetto di iniziative per filiere “domestiche” (polvere + produzione) dedicate alla cantieristica.

Collegamento con il programma MIB della U.S. Navy e il centro Nikon di Long Beach
L’ordine per NNS viene collegato anche a un quadro più ampio: la U.S. Navy, tramite il Maritime Industrial Base (MIB) Program, ha finanziato l’installazione di un sistema NXG 600E presso il Nikon AM Technology Center di Long Beach (California) con obiettivi che includono qualifica, sviluppo della forza lavoro e abilitazione della filiera additiva per esigenze navali. In pratica, l’installazione in un centro tecnologico “hub” viene presentata come leva per far crescere materiali, parametri e procedure riusabili poi nella base industriale (inclusi i cantieri).

Dichiarazioni aziendali e posizionamento: rapporto Nikon–HII–Navy
Nelle comunicazioni sul progetto, Nikon Advanced Manufacturing ha esplicitato che l’ordine “sottolinea” il peso strategico della manifattura additiva metallica per i programmi navali della U.S. Navy e il rafforzamento della collaborazione con HII e con la Marina, in un’ottica di capacità produttiva e industrial base sul territorio statunitense.

Cosa cambia per la cantieristica: dall’AM “di supporto” a capacità interna su componenti grandi
L’introduzione di L-PBF di grande formato in un cantiere come NNS punta a spostare l’additivo verso una dimensione più “industriale”: non solo parti piccole o attività di sperimentazione, ma componenti più estesi e potenzialmente più vicini a esigenze di programma (sempre dentro processi di qualifica e accettazione). In parallelo, l’ecosistema MIB (centri di test, filiere polveri, partner industriali) mira a ridurre colli di bottiglia e a rendere più ripetibile la produzione additiva per applicazioni navali e di difesa.

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Di Fantasy

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