HP entra nella stampa 3D a filamento con la Industrial Filament 3D Printer 600 High Temperature

HP amplia il proprio portafoglio per la produzione additiva e annuncia l’ingresso in una nuova categoria: la stampa 3D a filamento per applicazioni industriali. Alla fiera Formnext 2025, l’azienda ha presentato la HP Industrial Filament 3D Printer 600 High Temperature (HP IF 600HT), primo modello di una nuova gamma di sistemi a filamento ad alte prestazioni destinati alla produzione con polimeri ingegneristici e materiali ad alta temperatura. La IF 600HT è pensata per settori come aerospazio, oil & gas, medicale, automotive, ferroviario ed education, dove si richiedono componenti funzionali e di lunga durata.


Una piattaforma a filamento “high temperature” per applicazioni critiche

Secondo le informazioni diffuse da HP, la IF 600HT è progettata come sistema industriale per la stampa 3D a filamento con materiali tecnici e ad alta temperatura. L’obiettivo è consentire la produzione di parti strutturali e componenti di utilizzo finale – non solo prototipi – in contesti in cui resistenza meccanica, stabilità termica e affidabilità nel tempo sono fondamentali, ad esempio staffe per ambienti caldi, alloggiamenti per componenti elettronici, corpi di valvole e parti per apparecchiature industriali.


Apertura ai materiali e rete di servizi HP Industrial Filament 3D Printer Solutions

La nuova stampante si basa su una piattaforma materiali aperta: HP punta a collaborare con produttori di filamenti per ampliare il numero di materiali certificati e lasciare agli utenti la libertà di scegliere, all’interno di un ecosistema qualificato, i gradi più adatti alle proprie applicazioni. La IF 600HT viene inoltre supportata dalla rete globale HP Industrial Filament 3D Printer Solutions, che comprende servizi di assistenza, consulenza applicativa e supporto alla qualificazione dei processi, con l’obiettivo di accompagnare le aziende dall’introduzione della tecnologia alla produzione su scala.


Una famiglia di sistemi: IF 600HT oggi, IF 1000 XL in arrivo

La IF 600HT è il primo modello di una gamma annunciata come “high-performance filament hardware”. HP prevede un lancio commerciale nel primo semestre 2026 e ha già anticipato un secondo sistema, la HP Industrial Filament 3D Printer (HP IF 1000 XL), orientata alla produzione di parti di grandi dimensioni. Quest’ultima dovrebbe arrivare nella seconda parte del 2026 e affiancare la 600HT in un portafoglio che copre sia applicazioni su volumi medio-piccoli sia componenti di taglia maggiore.


Dal Multi Jet Fusion al filamento: la strategia HP nella stampa 3D

L’ingresso nella stampa a filamento industriale va letto accanto alla storica offerta HP nel campo della produzione additiva: le piattaforme Multi Jet Fusion per polimeri e la Metal Jet S100 per la produzione di parti metalliche tramite binder jetting. Negli ultimi anni HP ha utilizzato Formnext per annunciare soluzioni pensate per ridurre i costi per parte, aumentare la produttività e rafforzare la sostenibilità, dalle nuove configurazioni Jet Fusion 5420W per parti bianche al modello Metal Jet S100 per il metallo.


Perché affiancare filamento, polveri polimeriche e binder jet metallico

Con l’arrivo della IF 600HT, HP può proporre a uno stesso cliente tre famiglie di tecnologie: Multi Jet Fusion per polveri polimeriche, filamento ad alta temperatura e binder jet metallico. Questo ventaglio di opzioni permette di scegliere il processo più adatto in base a volumi, requisiti meccanici, costi e materiali disponibili: ad esempio MJF per produzioni in serie di parti polimeriche con geometrie complesse, filamento per componenti spessi o per chi vuole sfruttare la familiarità con la FFF, binder jet per componenti metallici ad alta densità e in leghe complesse. La presenza di un’unica interfaccia industriale e di un ecosistema di servizi coerente può ridurre il rischio di frammentazione tecnologica in azienda.


Materiali polimerici: HP 3D HR PA 11 Gen2 e l’evoluzione di Multi Jet Fusion

Accanto al debutto della piattaforma a filamento, HP sta aggiornando anche la parte materiali per Multi Jet Fusion con HP 3D HR PA 11 Gen2. Si tratta di una versione evoluta del PA11 per MJF, sviluppata in collaborazione con Arkema, che punta a un refresh rate fino all’80%, riducendo sensibilmente gli sprechi di polvere e i costi di produzione. Le indicazioni parlano di un potenziale abbattimento del costo per parte fino al 40% rispetto alla generazione precedente, oltre a un’impronta di carbonio inferiore nell’ambito dei materiali HP per MJF.


PA 11 Gen2 e applicazioni medicali: ortesi e protesi su misura

HP ha iniziato a presentare casi applicativi di PA 11 Gen2 soprattutto in ambito medicale, in particolare per ortesi e protesi personalizzate. Studi e case study mostrano come la combinazione tra durabilità meccanica, ripetibilità e riusabilità di polvere renda questo materiale adatto a dispositivi ortopedici di nuova generazione, come plantari, tutori, socket protesici e supporti per pazienti pediatrici. In occasione di eventi dedicati all’ortopedia e alla protesica, HP ha evidenziato anche l’impatto sociale di queste soluzioni, in collaborazione con fondazioni e centri clinici, puntando su workflow digitali end-to-end.


Metalli: OptiPowder Ni718 qualificata su HP Metal Jet S100

Sul fronte metallico, HP continua a lavorare con partner specializzati per rafforzare l’offerta Metal Jet S100. Continuum Powders e INDO-MIM hanno annunciato la qualificazione della polvere OptiPowder Ni718 – una variante di Inconel 718 prodotta negli Stati Uniti – sulla piattaforma Metal Jet S100. I test riportano densità oltre il 98% del teorico, durezza uniforme (circa 74–79 HR15N) e controllo stretto del contenuto di carbonio, parametri che indicano prestazioni adatte a settori ad alta criticità come aerospazio, difesa ed energia.


Superleghe ad alta temperatura: la collaborazione su OptiPowder M247LC

Un altro tassello riguarda la collaborazione tra HP Additive Manufacturing Solutions e Continuum Powders per lo sviluppo e la qualificazione di superleghe per il binder jetting metallico. La prima lega nel perimetro del programma è OptiPowder M247LC, superlega a base di nichel a basso contenuto di carbonio, progettata per resistere ad alte temperature e alla corrosione in applicazioni aerospaziali ed energetiche. Questa collaborazione viene presentata come un esempio di accoppiata fra piattaforme di stampa di fascia alta e polveri sostenibili e ad alte prestazioni.


Sinergia tra filamento high-temp, polveri polimeriche e leghe metalliche

Mettendo insieme la IF 600HT, i materiali come PA 11 Gen2 per Multi Jet Fusion e le leghe Ni718 e M247LC per Metal Jet, si delinea una strategia in cui HP punta ad accompagnare i clienti lungo un ventaglio di esigenze: parti leggere e complesse in polimero, componenti metallici per ambienti estremi e ora anche parti in polimeri ad alta temperatura ottenute via estrusione di filamento. In un contesto industriale, questo può tradursi in famiglie di componenti coordinate – staffe metalliche accoppiate a carter in polimeri high-temp, fixture ibride, componenti di impianti che combinano elementi metallici e termoplastici avanzati – gestite all’interno di un unico ecosistema di hardware, materiali e servizi.


 

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Di Fantasy

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