HP Multi Jet Fusion Technology: Il futuro visto da Hewlett Packard
Per anni ci siamo chiesti quando la più grande azienda di stampa 2D al mondo, l’ HP, si sarebbe avventurata nello spazio della stampa 3D. L’anno scorso abbiamo avuto la risposta , infatti la società ha presentato al mondo intero la piattaforma di stampa Multi Jet Fusion 3D . In grado di stampare a una velocità 10 volte superiore a qualsiasi macchina sul mercato oggi, gli investitori di alcune delle società già radicate nel mercato, come Stratasys e 3Dsystem , si subito messi sull’avviso.
Ma oramai sono passati sei mesi dall’annuncio e per ora le informazioni latitano. Quindi, cosa sta succedendo dietro le quinte di HP dopo il loro annuncio iniziale sul Multi Jet Fusion? A questa domanda ha risposto J. Scott Schiller, Business Director , della divisione stampa 3d di Hewlett-Packard , durante la conferenza a New York Inside 3d Printing.
Secondo Schiller, la prima stampante di HP Multi Jet Fusion sarà pronto entro la fine del 2016 quindi fra 18 mesi. La ragione di tale annuncio anticipato da parte della società, è stato quello di dare ad HP del tempo per creare nuove partnership.
Abbiamo già sentito parlare di partnership di HP con Autodesk per integrare la piattaforma Spark con la loro tecnologia Multi Jet Fusion, ma i loro piani sono molto più in grande di questo. Schiller ha rivelato che sono in procinto di lanciare un nuovo consorzio di stampa 3D in cui i leader del settore si riuniranno per sviluppare un formato di interscambio . Già aziende come Netfabb e Microsoft (Windows 10 integrazione) sono coinvolti, ulteriori dettagli sul programma verranno svelati nel giro di qualche settimana.
Schiller ha messo a confronto la produttività della Multi Jet Fusion con la tecnologia a deposizione e con la sinterizzazione laser. Ha dimostrato che in un periodo di 38 ore, le macchine basate sul materiale di deposizione sono in genere in grado di fabbricare 460 pezzi di una particolare attrezzatura, mentre le macchine a sinterizzazione laser producono nello stesso tempo 1.000 pezzi, mentre la Multi Jet Fusion sarebbe in grado di produre 12.600 pezzi entro lo stesso lasso di tempo.
Attenti però la velocità potrebbe non essere l’aspetto più importante di quello che HP ha in programma di fare. La nuova stampante utilizza agenti chimici speciali durante il processo di stampa per ottenere l’effetto desiderato. HP potrebbe sfruttare l’esperienza all’interno dello spazio 2D stampa in modo da beneficiarne ampiamente nello spazio 3D. Schiller ha rivelato che stanno lavorando anche con altri materiali come la ceramica e i metalli.
Il futuro di HP Multi Jet Fusion sembra brillante, in quanto la società sta lavorando instancabilmente per espandere le proprie capacità. Schiller ha anche rivelato i dettagli su alcune caratteristiche future come la possibilità per le stampanti di controllare una serie di parametri quali il colore, la struttura, la trasparenza,l’ elasticità, la conduttività e la base voxel-by-voxel (il voxel è il pixel tridimensionale ). Ciò potrebbe avere implicazioni impressionanti all’interno dell’industria manifatturiera, consentendo una rapida realizzazione di oggetti che hanno composizioni incredibilmente complesse.
Schiller sembra avere una visione chiara di dove si attesterà la Multi Jet Fusion e sembra sicuro che HP sarà uno dei leader della stampa 3D, e alla fine forse arriverà anche al mercato consumer. Sarà interessante vedere come reagiranno Stratasys e 3D Systems prima del lancio di Multi Jet Fusion.