Al Massachusetts Institute of Technology (MIT), un team di ricercatori ha sviluppato blocchi di vetro ad incastro utilizzando la stampa 3D, offrendo una nuova prospettiva sull’uso del vetro come materiale da costruzione. Questi mattoni, realizzati con vetro riciclato e progettati per essere riutilizzabili, possono sopportare carichi paragonabili a quelli delle loro controparti in cemento, rappresentando un’alternativa sostenibile e innovativa ai materiali tradizionali.
Una nuova era per la costruzione circolare
Il progetto si inserisce nell’ambito della costruzione circolare, un approccio che mira a ridurre l’impatto ambientale degli edifici permettendo di riutilizzare e riprogettare i materiali una volta concluso il ciclo di vita di una struttura. Grazie a questa tecnologia, i mattoni di vetro possono essere utilizzati per creare facciate esterne o pareti interne, offrendo una soluzione ecocompatibile rispetto ai materiali convenzionali come il cemento. Inoltre, la possibilità di smontare e riassemblare i blocchi di vetro in nuove strutture, o di rifonderli e stamparli nuovamente, apre la strada a un’edilizia più sostenibile e adattabile.
La tecnologia di stampa 3D per il vetro
Alla base del progetto c’è la tecnologia di stampa 3D per il vetro sviluppata dalla startup Evenline, uno spin-off del MIT. Questo processo innovativo consente di produrre mattoncini di vetro multistrato estremamente robusti, che possono essere assemblati come i famosi mattoncini LEGO. I test meccanici effettuati sui blocchi di vetro hanno dimostrato che sono in grado di resistere a forze di compressione simili a quelle sopportate dai blocchi di cemento, confermando così il loro potenziale utilizzo in ambito edilizio.
Un esempio concreto: il muro dimostrativo
Per testare l’efficacia e la solidità di questi mattoni stampati in 3D, i ricercatori hanno costruito un muro dimostrativo con i blocchi ad incastro. Questa struttura sperimentale ha dimostrato che i mattoni possono essere utilizzati in modo strutturale, suggerendo un potenziale utilizzo per edifici temporanei e padiglioni che possono essere facilmente smontati e riutilizzati.
Un materiale riciclabile e versatile
“Il vetro è un materiale altamente riciclabile”, afferma Kaitlyn Becker, assistente professore di ingegneria meccanica al MIT. “Lo trasformiamo in muratura che, alla fine del ciclo di vita di una struttura, può essere smontata e rimontata in una nuova costruzione, oppure rimessa nella stampante per ottenere una forma completamente diversa. Tutto ciò rientra nella nostra visione di un materiale da costruzione sostenibile e circolare.”
Superare i limiti dell’architettura tradizionale
Michael Stern, ex studente del MIT e fondatore di Evenline, sottolinea come l’uso del vetro come materiale strutturale vada oltre le comuni concezioni architettoniche: “Dimostriamo che è possibile espandere i confini di ciò che è stato fatto in precedenza in architettura.” Insieme a Becker e ad altri colleghi del MIT, Stern sta esplorando le possibilità di integrare questi nuovi mattoni di vetro in strutture più grandi e autoportanti.
Verso un futuro sostenibile nell’edilizia
L’obiettivo del team è quello di affermare la stampa 3D del vetro come una valida opzione per la costruzione di edifici e padiglioni temporanei che possano essere facilmente smontati e riutilizzati in altri progetti. Questo approccio consentirebbe di ridurre drasticamente i rifiuti edili e di promuovere una maggiore sostenibilità nel settore delle costruzioni.
Il progetto è supportato dal Bose Research Grant Program e dal Comitato di supporto alla ricerca del MIT, e rappresenta un passo significativo verso un’edilizia più rispettosa dell’ambiente e in linea con i principi dell’economia circolare.