ICON, azienda leader nel campo della costruzione additiva, ha ottenuto 56 milioni di dollari in finanziamenti di Serie C, con investimenti guidati da Norwest Venture Partners e Tiger Global. L’obiettivo è raccogliere ulteriori 75 milioni di dollari. Finora, la società con sede ad Austin ha accumulato oltre 500 milioni di dollari in finanziamenti, senza però rivelare la sua nuova valutazione.

Sviluppo della stampante 3D multi-piano Phoenix

I fondi saranno principalmente destinati allo sviluppo di Phoenix, la linea di stampanti 3D multi-piano di ICON, progettate per essere utilizzate dai costruttori. Secondo un portavoce dell’azienda, la nuova stampante utilizza un materiale da costruzione a basso contenuto di carbonio, in linea con l’impegno di ICON verso la sostenibilità. Nonostante l’attenzione verso la scalabilità della sua piattaforma di costruzione robotica, ICON continuerà a costruire direttamente abitazioni per vari progetti, tra cui residenziali, ospitalità, edilizia popolare e applicazioni militari.

Riduzione del personale e riallineamento strategico

Questo finanziamento segue l’annuncio di una riduzione del personale da parte di ICON. A gennaio 2025, l’azienda ha comunicato il licenziamento di 114 dipendenti entro l’8 marzo, rappresentando circa il 25% della sua forza lavoro. Questi licenziamenti sono stati presentati come un riallineamento strategico per focalizzarsi su priorità di crescita chiave. Prima di questa riduzione, ICON contava meno di 400 dipendenti.

Evoluzione nel mercato della costruzione additiva

Dal suo lancio al SXSW nel 2018, ICON ha sviluppato strutture stampate in 3D per vari mercati, tra cui alloggi per soccorso in caso di disastri, edilizia sociale e strutture militari. L’azienda ha anche ampliato la sua offerta includendo abitazioni a prezzo di mercato, collaborando con costruttori come Lennar per sviluppi su larga scala.

Progetto Wimberley Springs: un quartiere di case stampate in 3D

Uno dei progetti più recenti di ICON è Wimberley Springs, che prevede la costruzione di un quartiere di case stampate in 3D in Texas. La prima casa completata in questo sviluppo è una residenza di 4.115 piedi quadrati con quattro camere da letto, costruita in cinque mesi, la metà del tempo normalmente richiesto per costruzioni tradizionali nella regione. La casa è stata realizzata utilizzando CarbonX, il materiale cementizio proprietario a basso contenuto di carbonio di ICON, che offre una migliore efficienza energetica.

Sfide finanziarie nel settore della costruzione additiva

Il recente round di finanziamento di ICON avviene in un contesto di difficoltà finanziarie nel settore della costruzione additiva. Mighty Buildings, un’altra startup del settore, ha annunciato a gennaio 2025 di essere alla ricerca di un acquirente. L’azienda, che utilizza un processo innovativo di stampa 3D con polimerizzazione ultravioletta per le pareti, sta collaborando con Rock Creek Advisors per facilitare la vendita. La ristrutturazione di Mighty Buildings ha portato a licenziamenti in vari dipartimenti, evidenziando le sfide finanziarie che le aziende del settore affrontano nonostante le potenzialità del mercato.

Altre aziende hanno affrontato difficoltà simili. Diamond Age, una startup con sede in Arizona che sviluppava tecnologie robotiche per la costruzione di case, è entrata in liquidazione, nonostante una precedente partnership con Century Communities, un importante costruttore di abitazioni.

Prospettive future per ICON e il settore

Nonostante le sfide finanziarie nel settore della costruzione additiva, il valore della stampa 3D in edilizia rimane evidente, anche se la natura di questo valore potrebbe non essere ancora del tutto chiara. La recente riduzione del personale di ICON suggerisce che l’investimento ottenuto fosse essenziale per la continuazione delle operazioni dell’azienda. Sebbene la realizzazione di un’intera comunità stampata in 3D sia impressionante, ICON potrebbe aver riscontrato che il suo attuale modello operativo come costruttore non sia sufficiente a generare entrate adeguate. Di conseguenza, l’azienda spera che la vendita di hardware, come la stampante Phoenix, possa rappresentare la strada migliore da percorrere. Inoltre, ICON ha un cliente influente nel Dipartimento della Difesa, che potrebbe non desiderare la scomparsa prematura della startup.

In conclusione, mentre il settore della costruzione additiva affronta turbolenze finanziarie, aziende come ICON continuano a innovare e adattarsi, cercando di trovare modelli di business sostenibili e rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione.

Di Fantasy

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