fvg labor premioNANOTECNOLOGIE E BIOPLASTICA: IL DESIGN SI FA “SMART”

Sinterizzazione laser e innovazione per arredo e packaging, Fvg Labor e FAB fanno tendenza

Il design si fa “Smart” grazie alle nanotecnologie utilizzate nella produzione della bioplastica, un nuovo materiale al 100% biologico e anche biodegradabile. E l’innovazione vola grazie ad un sinterizzatore laser ancora non in commercio, che consente l’utilizzo di una plastica bio-based. Sono pronti ad entrare nel mercato attraverso la realizzazione di prodotti plastici eco-bio e di design, sono l’ing. Stefania Pinat di Perteole e l’arch. Marco Savorgnani di Palmanova, friulani ed entrambi 32 enni, sono il team della nuova start up “S.M.Art”, vincitori per la provincia di Udine di Fvg Labor, bando rivolto ai giovani 18-35 anni residenti o operanti in Friuli Venezia Giulia che ha avuto come modello l’esperienza di FAB, l’incubatore di innovazione sociale della Cooperativa Itaca di Pordenone.

“Siamo due giovani professionisti e operiamo entrambi nel nord Italia come tecnici progettisti in ambito civile, industriale e residenziale – spiega la referente del gruppo Stefania Pinat –. Abbiamo competenze di progettazione, disegno 3D e abbiamo maturato esperienze di collaborazione con diverse aziende e studi professionali. Abbiamo deciso di proporre a Fvg Labor il nostro progetto –treD: Tridimensional Recycled Eco Design – ed ora l’idea si è concretizzata in una vera e propria impresa”.

Pinat e Savorgnani hanno ricevuto nelle scorse settimane l’assegno di 12 mila euro (48 mila euro complessivi previsti dal bando, suddivisi equamente tra le quattro start up premiate, una per ogni provincia del Friuli Venezia Giulia) dalle mani dell’assessore alle politiche giovanili della Provincia di Udine, Elisa Asia Battaglia, a suggello del successo ottenuto in Fvg Labor, esperienza portata avanti da Cooperativa sociale Itaca e FAB insieme a Upi Fvg, Province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, e una trentina di associazioni. Fvg Labor, bando rivolto ai giovani 18-35 anni residenti o operanti in Friuli Venezia Giulia, ha avuto come modello l’esperienza di FAB, l’incubatore di innovazione sociale lanciato il 29 giugno 2012 dalla Cooperativa sociale Itaca in occasione del Ventennale di fondazione.

Tornando a “Smart”, l’attività prevede la realizzazione di oggetti di design e packaging, tramite l’utilizzo della tecnologia della stampa 3D, in particolare la sinterizzazione laser selettiva, con un nuovo materiale, la bioplastica, un biopolimero di origine biologica e biodegradabile. L’obiettivo finale è quello di entrare nel mercato con prodotti plastici eco-bio. L’innovazione sta proprio nella produzione, attraverso l’utilizzo delle nanotecnologie, di una plastica bio-based e biodegradabile, e la sua trasformazione attraverso un sinterizzatore laser, attualmente non presente in commercio.

“Vogliamo porre l’attenzione sull’intero ciclo di vita degli oggetti. Il nostro scopo è quello di poter fornire un prodotto innovativo, al 100% ecologico e con una qualifica tecnica e tecnologica” – sottolinea Marco Savorgnani.

“Smart” pensa infatti a materiali e tecnologie nuove, in grado di rispondere a due esigenze specifiche: la sostenibilità ambientale, da una parte, intesa come produzione di processi e prodotti capaci di salvaguardare l’ambiente e ridurre i rifiuti; la sostenibilità della domanda, dall’altra, come miglior risposta alle esigenze del singolo senza alimentare in maniera incondizionata un mercato già saturo di prodotti. “Smart” riflette così sul futuro dell’uomo, proponendo una risposta fatta di innovazione e concretezza.

da politicamentecorretto.com

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