Il MOD chiama gli esperti di software AM: perché la gestione sicura dei file diventa priorità

Che cosa chiede il MOD (e a chi)
Il Ministero della Difesa britannico (MOD) avvia, con il partner di ricerca Plexal, un’iniziativa per mappare come i fornitori di software per manifattura additiva gestiscono archiviazione, condivisione e trattamento sicuro dei file in applicazioni safety-critical. Gli operatori interessati sono invitati a contattare direttamente Plexal.
 

Il contesto strategico: l’Advanced Manufacturing Strategy del MOD
Nel 2025 il MOD ha pubblicato la sua prima Advanced Manufacturing Strategy, con focus sulla Additive Manufacturing (AM) come leva per resilienza di supply chain, riduzione dei lead time e gestione dell’obsolescenza. La visione si basa su quattro pilastri: design, digital thread (esplicitamente “cyber secure”), capacità produttive certificate in industria e capacità mobili vicino al punto d’uso.
 

Perché il software è centrale
La strategia sottolinea che il digital thread deve garantire coerenza e integrità delle informazioni lungo il ciclo (librerie di progetto ↔ produzione), con impatti su certificazione e accettazione in servizio dei componenti. Il MOD evidenzia anche interoperabilità, IPR e standard come colli di bottiglia da sciogliere: i file di stampa possono essere “relativamente unici”, gli standard AM sono numerosi (con lavoro in corso ASTM) e il tema cyber cresce al crescere dell’interconnessione tra librerie MOD e industria.
 

I numeri: obsolescenza e benefici economici attesi
Secondo il documento governativo, il MOD gestisce >1,3 milioni di codici d’inventario; l’obsolescenza è stata riconosciuta da Dstl come principale problema di fornitura. Una valutazione finanziata dalla Defence Innovation Unit (DIU) stima che, se il 15% dell’inventario fosse prodotto in AM, il beneficio netto sarebbe di £110 milioni in 15 anni, con £35,5 milioni/anno negli anni successivi.
 

Connessioni operative: Project TAMPA e supply chain difesa
L’annuncio su Plexal si inserisce nella traiettoria del programma Project TAMPA, acceleratore AM del MOD: Fase 2 lanciata a marzo 2025; a novembre 2024 Babcock ha consegnato il primo work package; a febbraio 2025 Additive Manufacturing Solutions (AMS), con Rolls-Royce e MOD, ha avviato “Tornado 2 Tempest” per riciclare parti dei Tornado RAF in polveri e stampare componenti per il dimostratore Orpheus/FCAS.
 

Che cosa vorrà vedere il MOD dai vendor software
Alla luce dei requisiti di strategia e sicurezza, è plausibile che il MOD chieda evidenze su: cifratura end-to-end, controlli accessi/ruoli, audit trail, catena di custodia dei file (CAD/mesh/build), integrazione con digital thread e conformità a standard AM e di cybersecurity; oltre a capacità di condivisione sicura multi-attore (MOD–industria–alleati) per scenari safety-critical.
 

Implicazioni per l’ecosistema UK
L’apertura verso gli esperti software completa il quadro: la strategia chiede di incentivare l’industria, rimuovere vincoli di policy/contratti e creare reti di fornitura distribuite. Coinvolgere i vendor del software AM (preparazione, simulazione, gestione di fabbrica, PLM/PDM) è un passo coerente per passare da pilota a scala industriale.

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Di Fantasy

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