KIMYA pubblica l’analisi del ciclo di vita per i filamenti di stampa 3D PETG e i risultati sono incoraggianti. L’azienda afferma che l’utilizzo di filamenti in PETG riciclato aiuta a ridurre le emissioni di CO2 del 35% rispetto al PETG standard.

L’analisi del ciclo di vita è stata condotta in collaborazione con Greenly e ha seguito le linee guida ADEME. Il rapporto mostra un’emissione di 4,08 kgCO2 per il filamento PETG riciclato di KIMYA, contro 6,27 kgCO2 per il filamento PETG standard.

Secondo Benoît Stoeux, amministratore delegato di KIMYA, l’obiettivo dell’azienda è di fornire agli utenti informazioni trasparenti sull’impatto ambientale dei materiali utilizzati per incoraggiarli a scegliere alternative più rispettose dell’ambiente. Inoltre, l’analisi del ciclo di vita fa parte del costante impegno di KIMYA per una produzione più sostenibile.

Secondo l’edizione 2022 di “The State of 3D Printing Report” di Sculpteo, la produzione additiva migliora l’impatto ambientale delle attività degli utenti intervistati, con il 41% che afferma che la produzione additiva aiuta le aziende a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e il 61% dei produttori che ritiene che la tecnologia consenta loro di produrre nelle giuste quantità per le proprie esigenze.

KIMYA è impegnata nella produzione sostenibile e sta cercando di migliorare continuamente i suoi processi. Ad esempio, l’azienda ha lanciato la linea “Remake” di filamenti riciclati e sta continuando ad espanderla per soddisfare le esigenze dei clienti. Inoltre, l’azienda sta cercando di rendere il proprio packaging più ecologico, utilizzando cartone riciclato e inchiostro solubile. KIMYA sta anche lavorando alla produzione di flange di montaggio per le bobine di filamenti 3D, realizzate al 95% in policarbonato riciclato. Il prossimo passo di KIMYA è una valutazione completa del carbonio della propria attività per quantificare l’impronta di carbonio e adottare misure specifiche per ridurre le emissioni di CO2.

Di Fantasy

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