Tecnologie di bioprocessi sostenibili: il progetto Nexus e la produzione additiva

Il programma “Sustainable Medicines Manufacturing Innovation” di Innovate UK (IUK) ha dato il via al progetto Nexus, con l’obiettivo di sviluppare materiali sostenibili per la produzione additiva di apparecchiature monouso destinate ai bioprocessi, in particolare per i bioreattori. Il progetto unisce una serie di partner provenienti dal settore industriale e dal mondo accademico, tra cui Photocentric, Sartorius, Metamorfico, l’Università di Sheffield e l’Imperial College di Londra.

Le tecnologie monouso nel settore biofarmaceutico

Le tecnologie monouso (SUT) sono ormai essenziali nella produzione biofarmaceutica. Queste tecnologie offrono vantaggi significativi come la flessibilità nella progettazione dei processi e la riduzione dei costi operativi. Tuttavia, una delle criticità di queste soluzioni è la crescente quantità di rifiuti plastici generata. Sebbene rappresentino solo una minima parte dei rifiuti globali, lo 0,002%, il progetto Nexus si propone di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. A tal fine, il progetto prevede l’uso di resine biologiche avanzate, che sono termicamente stabili e possono essere sterilizzate ripetutamente in autoclave.

Finanziamenti e obiettivi del progetto

Con un finanziamento di 1,9 milioni di sterline, il progetto Nexus si concentra sulla ricerca e sviluppo di materiali innovativi che possano migliorare la riciclabilità e la durata dei bioreattori. L’industria biofarmaceutica sta quindi cercando soluzioni che non solo riducano l’impatto ambientale, ma che migliorino anche l’efficienza dei processi produttivi.

Jeremy Pullin, responsabile della produzione additiva presso Sartorius, ha sottolineato come gli obiettivi del progetto non si limitino a ottimizzare le applicazioni attuali, ma puntino anche a sviluppare materiali più sostenibili per il futuro. “Sartorius è entusiasta di lavorare con un gruppo così eccezionale di partner per realizzare questa visione”, ha dichiarato.

Collaborazione e innovazione nel settore

Paul Holt, CEO di Photocentric, ha commentato con entusiasmo il contributo della sua azienda al progetto, sfruttando le capacità avanzate della sua tecnologia di stampa 3D, JENI, per sviluppare soluzioni sostenibili ed economiche per l’industria biofarmaceutica. Anche Tony Jackson, direttore della formulazione presso CPI, ha espresso la propria soddisfazione per il progetto, evidenziando l’importanza della resina ad alte prestazioni che stanno sviluppando, progettata per i bioreattori e realizzata con materiali biologici.

Prospettive per il futuro della produzione biofarmaceutica

I bioreattori sviluppati nell’ambito del progetto saranno testati nella ricerca farmaceutica e nella biotecnologia industriale. Oltre alle prestazioni tecniche, verrà valutato anche l’impatto economico ed ecologico delle nuove soluzioni di produzione. L’ottimizzazione della progettazione digitale sarà uno degli aspetti chiave per il futuro dei bioreattori sostenibili, secondo gli esperti dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Sheffield.

Maria Papathanasiou e Cleo Kontoravdi dell’Imperial College di Londra hanno dichiarato di essere entusiaste di dimostrare il potenziale della progettazione digitale per promuovere una produzione biofarmaceutica più sostenibile. Manolis Papastavrou, direttore di Metamorphic, ha evidenziato l’importanza dell’innovazione nel settore, sottolineando come la libertà offerta dalla produzione additiva permetterà di migliorare le prestazioni dei bioreattori e l’efficienza nell’uso delle risorse.

Un passo verso la sostenibilità del settore

Jose Casamayor Alarco, dell’AMRC presso l’Università di Sheffield, ha espresso il suo entusiasmo nell’apportare l’esperienza dell’AMRC nell’ingegneria sostenibile al progetto Nexus. Questa iniziativa, secondo Casamayor, rappresenta un passo importante verso la sostenibilità del settore biofarmaceutico e verso il raggiungimento degli obiettivi net-zero del Regno Unito.

Il progetto Nexus proseguirà nei prossimi 24 mesi, con progressi che verranno comunicati regolarmente. L’implementazione del progetto mira a portare innovazioni significative per la produzione additiva e il miglioramento dell’efficienza nel settore biofarmaceutico, con un impatto positivo sull’ambiente e sull’economia.

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Di Fantasy

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