Massimizzazione del Recupero Polveri nella SLM: RUWAC Presenta il Sistema di Separazione a Secco R26

Affrontare lo Spreco di Materiale nella Stampa 3D Metallo

Nella tecnologia di fusione laser selettiva (SLM – Selective Laser Melting), la polvere metallica non fusa durante il processo di costruzione è un fattore critico. Sebbene una parte di questa polvere possa essere riciclata, il recupero efficace e sicuro del materiale inerte (che non reagisce) è cruciale sia per la sostenibilità economica che per quella ambientale. Il processo di recupero e separazione delle polveri residue è tradizionalmente complicato e comporta rischi di contaminazione o degradazione del materiale.

L’azienda tedesca RUWAC, specializzata in soluzioni di aspirazione e separazione industriale, ha risposto a questa esigenza introducendo il sistema di separazione a secco R26. Questa unità è specificamente progettata per lavorare in un ambiente con gas inerte e per il recupero quasi totale delle polveri metalliche fini e potenzialmente esplosive utilizzate nei sistemi SLM.

 

Il Sistema RUWAC R26: Innovazione nella Separazione a Secco

Il sistema RUWAC R26 rappresenta un passo avanti nell’efficienza del recupero delle polveri nella manifattura additiva (AM). Sviluppato in stretta collaborazione con gli utilizzatori industriali di sistemi SLM, l’R26 è un separatore mobile compatto e robusto che si distingue per la sua capacità di operare in modo sicuro con polveri metalliche reattive e non reattive.

Caratteristiche Tecniche e Sicurezza:

  • Design per Gas Inerti: L’unità è progettata per funzionare sotto gas inerte (come Argon o Azoto), una caratteristica fondamentale quando si maneggiano polveri metalliche fini come quelle di titanio o alluminio, che sono altamente reattive all’ossigeno. Il design garantisce che l’intero processo di separazione avvenga in un ambiente a basso contenuto di ossigeno (inferiore al 2% o a seconda delle specifiche di sicurezza del materiale), prevenendo incendi o esplosioni.

  • Elevato Grado di Separazione: Il sistema R26 utilizza una separazione a secco che consente di recuperare in modo efficiente la polvere in eccesso. Questo approccio a secco massimizza la quantità di polvere metallica che può essere riutilizzata, riducendo lo spreco e abbassando i costi operativi.

  • Mobilità e Flessibilità: Essendo un’unità mobile, l’R26 può essere utilizzato su diverse macchine SLM o in diverse postazioni di lavoro all’interno di un centro di produzione additiva, aumentando la flessibilità del flusso di lavoro.

 

Vantaggi Economici e Ambientali del Recupero Quasi Totale

L’implementazione di sistemi di recupero ad alta efficienza come l’R26 offre benefici significativi per le aziende che utilizzano la stampa 3D a metallo su scala industriale:

  1. Riduzione dei Costi Operativi: Le polveri metalliche per la stampa 3D (ad esempio, le superleghe a base di nichel, le leghe di titanio o i metalli preziosi) sono estremamente costose. Un recupero quasi totale si traduce in una drastica riduzione dell’acquisto di materiale vergine.

  2. Sostenibilità (Green AM): Minore spreco di polvere non solo è vantaggioso economicamente, ma migliora anche il profilo di sostenibilità ambientale del processo produttivo. La stampa 3D è intrinsecamente un processo che minimizza lo spreco di materiale, e l’efficienza nel recupero del non fuso amplifica ulteriormente questo vantaggio.

  3. Qualità del Materiale: La gestione della polvere in un circuito chiuso e sotto gas inerte, come consentito dal RUWAC R26, previene l’assorbimento di umidità e l’ossidazione. Questo mantiene le proprietà chimiche e fisiche della polvere al livello richiesto per i successivi processi di stampa, garantendo la ripetibilità e la qualità finale delle parti.

Il recupero efficace delle polveri si inserisce perfettamente nel concetto di Economia Circolare applicato alla manifattura additiva, trasformando il materiale residuo in una risorsa preziosa. [Fonte 1, 2, 3]


Integrazione nel Flusso di Lavoro (Workflow) della SLM

L’unità R26 è stata progettata per integrarsi con i sistemi di depolverizzazione e setacciatura già in uso, completando il ciclo di vita della polvere. Dopo che un pezzo SLM è stato stampato e raffreddato, la polvere in eccesso viene rimossa dalla camera di costruzione, spesso attraverso un processo di depolverizzazione automatizzato (come quello offerto, ad esempio, da Solukon).

La polvere recuperata necessita di essere setacciata (vagliata) per rimuovere eventuali particelle fuse o detriti. È in questo momento che il sistema RUWAC R26 entra in gioco, garantendo che anche i residui fini generati durante la rimozione del powder cake vengano aspirati e separati in modo sicuro, pronti per essere reimmessi nel processo di setacciatura e poi nella stampante 3D, chiudendo il ciclo. L’attenzione di RUWAC per la gestione delle polveri potenzialmente esplosive è un elemento chiave, in quanto l’unità è certificata per operare in ambienti a rischio. [Fonte 2, 4]

 

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Di Fantasy

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