Infinity Flow: automazione continua per la stampa 3D desktop

Infinity Flow è una giovane azienda statunitense che sviluppa soluzioni di automazione per stampanti 3D FFF/FDM da banco. L’obiettivo è permettere a stampanti nate per il mondo maker o prosumer di lavorare come piccole macchine di produzione, gestendo in modo automatico il cambio della bobina e il flusso dei job tramite una piattaforma cloud. Il cuore dell’offerta ruota attorno a due elementi: il caricatore di filamento S1 Plus e il software FlowQ.


Un progetto universitario trasformato in startup

Il percorso di Infinity Flow parte dai laboratori di ingegneria meccanica della Purdue University, dove un gruppo di studenti sviluppa una stampante automatizzata capace di gestire più bobine e di cambiare filamento senza intervento manuale. Il progetto ottiene un premio dedicato all’innovazione e ottiene visibilità all’interno dell’università, segnalando che l’idea può avere uno sbocco concreto nel mondo della produzione.

L’intuizione che viene portata avanti nella startup non è tanto la stampante completa, quanto il sistema di commutazione del filamento. Nei test dimostrativi, il team interrompe il filamento a metà stampa; il sistema scarica il tratto spezzato, carica il nuovo spool e prosegue il job, senza che l’operatore debba toccare la macchina. Questo principio diventa il nucleo tecnico da cui nascono S1 e S1 Plus.


S1 Plus: caricatore automatico a doppia bobina

Il prodotto principale oggi è Infinity Flow S1 Plus, un caricatore di filamento con doppia bobina progettato per lavorare in abbinamento a stampanti FFF esistenti. L’unità ospita due spool, guida il filamento verso l’estrusore e gestisce in modo autonomo la transizione quando la bobina principale si esaurisce, senza mettere in pausa la stampa. Il g-code del pezzo non cambia: la gestione avviene interamente all’interno del sistema S1 Plus.

L’installazione non richiede modifiche firmware. Il collegamento avviene tramite un tubo Bowden verso l’ingresso dell’estrusore; se la stampante non dispone di un innesto adatto, si utilizzano adattatori dedicati. Infinity Flow propone kit specifici per molti modelli diffusi, così da rendere il sistema adatto anche a parchi macchine misti con stampanti di marche diverse.


Varianti, capacità e accessori

La famiglia S1/S1 Plus esiste in diverse configurazioni, pensate per contesti di utilizzo differenti. Sono previste versioni per bobine da 1 kg, 3 kg e 5 kg, oltre a varianti senza carter laterali per installazioni personalizzate o integrazioni all’interno di rack e armadi di stampa. Accanto alle unità principali, Infinity Flow offre accessori come:

  • sistemi di taglio automatico del filamento,

  • kit di montaggio su essiccatori di filamento,

  • adattatori per modelli specifici di stampanti.

Molte testimonianze di utenti descrivono un passaggio dalle bobine di grande formato alle bobine standard da 1 kg. Il cambio automatico gestito da S1 o S1 Plus consente di consumare interamente le scorte standard senza compromettere la continuità delle stampe, riducendo sprechi e semplificando la gestione del magazzino.


Funzioni di automazione per la continuità di processo

L’architettura S1 Plus è progettata per l’uso prolungato in ambienti dove la stampa 3D produce pezzi a ritmo sostenuto. Fra le funzioni più importanti si possono evidenziare:

  • rilevazione del punto di esaurimento del filamento sulla bobina in uso;

  • cambio automatico sulla seconda bobina, senza interruzione del job;

  • integrazione con i sensori di runout presenti su molte stampanti;

  • gestione di spool multipli per ridurre al minimo i fermi macchina;

  • possibilità di eliminare automaticamente estremità piegate o aggrovigliate tramite i sistemi di taglio abbinati.

In una farm con decine di macchine questi elementi riducono in modo significativo il numero di interventi manuali, soprattutto di notte o nei weekend, quando la presenza in reparto è limitata.


FlowQ: gestione centralizzata di stampanti e filamento

Accanto alla parte hardware, Infinity Flow sviluppa FlowQ, una piattaforma cloud per la gestione di gruppi di stampanti distribuite. FlowQ collega le macchine alla nuvola tramite dispositivi dedicati che creano un tunnel cifrato: in molti casi questo ruolo è svolto direttamente da S1 Plus, mentre per le stampanti sprovviste di caricatore è disponibile il modulo FlowQ Hub.

Una volta collegate, le stampanti possono essere gestite da un’unica interfaccia web. L’operatore può:

  • avviare e fermare job da remoto;

  • monitorare stato e avanzamento delle stampe;

  • organizzare code di lavoro su più macchine;

  • archiviare file e preset in modo centralizzato;

  • controllare i consumi di filamento per spool e per stampante, sfruttando i dati inviati da S1 Plus.

Questo approccio sposta il baricentro dalla singola macchina al parco stampanti nel suo complesso, con benefici evidenti per chi coordina farm con molti sistemi diversi.


Integrazione con sistemi di rimozione automatica e stampa continua

FlowQ esprime il suo potenziale massimo quando le stampanti sono abbinate a sistemi di rimozione automatica dei pezzi: piani inclinabili che fanno scivolare il modello finito in un cestello, piatti a piega controllata, sistemi di cambio piatto. In questo caso il ciclo diventa circolare:

  1. la stampante termina il pezzo e il sistema meccanico libera il piano;

  2. FlowQ invia il job successivo appena lo slot è libero;

  3. S1 Plus garantisce la presenza di filamento sufficiente, passando alla bobina successiva quando serve.

In configurazioni di questo tipo, una singola macchina può processare una sequenza lunga di stampe senza intervento umano, finché ci sono file in coda e bobine cariche nel sistema S1 Plus.


Modello di servizio e aspetto economico

FlowQ viene proposto con un modello di abbonamento per stampante. Il costo per unità è dimensionato per risultare inferiore al costo di un operatore dedicato alla gestione manuale dei job, specialmente nelle farm dove molte macchine lavorano in parallelo. L’accesso al pannello, la registrazione dei dispositivi e la preparazione della struttura di farm possono essere svolti senza vincoli, mentre l’abbonamento diventa necessario nel momento in cui si collega una stampante alla nuvola per l’uso continuativo.

Per chi non vuole gestire server locali, script personalizzati o sistemi a base Raspberry Pi, l’uso di tunnel hardware semplifica la messa in servizio: i dispositivi S1 Plus e FlowQ Hub si occupano della parte di connessione e sicurezza, così il reparto può concentrarsi su flussi di lavoro e programmazione della produzione.


Utenti target e scenari d’uso tipici

Le soluzioni Infinity Flow si rivolgono a tre gruppi principali:

  • maker evoluti e professionisti con poche stampanti che vogliono ridurre il rischio di stampe interrotte per mancanza di materiale;

  • piccole e medie farm che utilizzano stampanti di fascia consumer o prosumer e cercano un livello di automazione superiore senza passare a piattaforme industriali proprietarie;

  • aziende che hanno integrato stampanti da banco nei processi di prototipazione rapida, nella produzione di attrezzaggi o nella realizzazione di pezzi di fine linea e vogliono più controllo su tempi, consumi e carico di lavoro.

In tutti questi casi, S1 Plus riduce i fermi legati al cambio bobina e FlowQ permette di organizzare job e risorse in modo più sistematico, con una visione d’insieme su tempi e materiali.


Limiti e aspetti da considerare

S1 Plus e FlowQ non risolvono tutti i problemi tipici della produzione additiva. Il controllo della qualità del pezzo, la rilevazione automatica di difetti, la calibrazione dei parametri di processo restano legati a firmware, sensori e software di slicing utilizzati. Inoltre, alcune versioni del sistema S1 hanno limitazioni con filamenti molto flessibili, aspetto rilevante per chi lavora in modo estensivo con TPU o materiali simili.

Per chi utilizza già sistemi multi-materiale integrati del produttore della stampante, Infinity Flow può essere una soluzione complementare o un’alternativa quando si desidera uniformare la gestione del filamento su macchine di marche diverse. Il punto di forza principale resta la neutralità rispetto alla stampante: il sistema interviene sul percorso del filamento a monte dell’estrusore e non richiede interventi sul firmware.


Un livello di automazione sopra la stampa 3D desktop

L’idea di fondo di Infinity Flow è aggiungere un livello di automazione “sopra” le stampanti 3D esistenti. S1 Plus si occupa della continuità del materiale, FlowQ gestisce il parco macchine, le code e i consumi. Per chi vuole trasformare semplici stampanti desktop in strumenti di lavoro più affidabili all’interno di un contesto produttivo, questa combinazione offre un percorso incrementale verso la stampa continua, senza dover sostituire l’intero parco installato.


 

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Di Fantasy

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