Sostegno mirato alle tecnologie verdi
Il 17 giugno 2025, in occasione del Paris Air Show, il Governo del Regno Unito ha annunciato un investimento congiunto pubblico-privato di 250 milioni di sterline destinato a progetti di aerospazio orientati alla sostenibilità ambientale. L’obiettivo è potenziare le tecnologie di manifattura avanzata e difesa, consolidare la posizione internazionale del settore aerospaziale britannico e creare migliaia di posti di lavoro qualificati sul territorio nazionale.
La spinta all’Additive Manufacturing
Fra le iniziative più rilevanti troviamo quattro progetti basati sulla stampa 3D di metalli e leghe speciali:
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DecSAM (Digitally Enabled Competitive and Sustainable Additive Manufacturing) – guidato da Airbus con partner industriali e centri di ricerca, riceverà un finanziamento di 38 milioni di sterline. L’obiettivo è rendere la tecnologia Laser Powder Bed Fusion più economica e sostenibile, validando l’intero processo per la produzione di componenti aeronautici su larga scala.
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ISLAA (Integrated System Level Aerostructures Assembly) – promosso da GKN Aerospace, otterrà 10,5 milioni di sterline per perfezionare la deposizione laser di materiale metallico mediante filo continuo, riducendo costi, tempi di realizzazione ed emissioni nella creazione di strutture di fusoliera e ali.
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PACE-AM – progetto comune fra Brunel University e Alloyed, specialista nella progettazione di leghe metalliche, dedicato allo sviluppo di nuove leghe di alluminio ad alta resistenza per il 3D printing. L’obiettivo è alleggerire i componenti e ottimizzare la produzione di parti strutturali.
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MB HeX FC – condotto dalla società Atomik AM di Liverpool in collaborazione con Qdot Technology, utilizza la stampa metallo per realizzare scambiatori di calore e radiatori destinati a celle a combustibile a idrogeno, puntando a soluzioni più compatte ed efficienti per i velivoli alimentati da fuel cell.
Contesto economico e strategico
Il comparto aerospaziale del Regno Unito ha dimostrato un’espansione significativa: nel 2024 ha contribuito per 13,6 miliardi di sterline al PIL nazionale e ha sostenuto 100.000 posti di lavoro diretti, una crescita del 50 % rispetto al 2014. Grazie al supporto dell’Aerospace Technology Institute (ATI), che ha pubblicato la sua roadmap per l’Additive Manufacturing, il Paese punta a moltiplicare per dieci il numero di parti stampate in 3D presenti su velivoli civili entro il prossimo decennio, garantendo un’intera filiera nazionale capace di progettare, sviluppare e fornire componenti high-tech.
Prospettive tecnologiche e occupazionali
Le aziende coinvolte, da Airbus a GKN Aerospace, da Brunel University fino alle realtà emergenti come Atomik AM, rappresentano un ecosistema dinamico in grado di trasferire innovazione dal laboratorio alla linea di produzione. Le tecniche di fusione laser e di deposizione di metallo wire-fed si combinano allo studio di nuove leghe per spingere i confini della leggerezza e della resistenza. Questo slancio tecnologico non solo risponde alle sfide ecologiche del volo a basse emissioni, ma crea competenze e figure professionali specializzate, distribuite in tutte le regioni del Regno Unito.
