Un campus industriale che parte dallo scarto
Nella contea di Halifax, Virginia, IperionX ha completato la messa in marcia del Titanium Manufacturing Campus: una linea dimostrativa da 125 tonnellate/anno che converte rottami di titanio in polveri sferiche e billette grazie ai processi proprietari HAMR (Hydrogen Assisted Metallothermic Reduction) e HSPT (High-Strength Powder Titanium). Il flusso di lavoro – decapaggio chimico, riduzione termo-chimica, atomizzazione a gas inerte e trattamento termomeccanico – permette di ottenere titanio grado aerospaziale con un’impronta di CO₂ inferiore di circa il 50 % rispetto alla catena Kroll tradizionale, dove il minerale di ilmenite viaggia tra cinque continenti prima di diventare lega AM-ready.
Contratto SBIR Phase III da 99 milioni di dollari
Il 23 luglio la società ha annunciato un IDIQ (Indefinite Delivery, Indefinite Quantity) che consente alle varie agenzie del Dipartimento della Difesa di piazzare ordini, fino a un tetto di 99 M $, per parti in titanio stampato destinate a veicoli terrestri dell’U.S. Army. Il primo task order – già finanziato – copre test di qualifica militare, early-fielding e validazione logistica. Il contratto segue un ulteriore pacchetto da 47 M $ assegnato a maggio per la scala-up industriale, portando il potenziale supporto federale a circa 146 M $.
Modularità produttiva e impatto sul mercato
Una volta collaudata la TDF (Titanium Demonstration Facility), IperionX prevede di espandere la capacità a 1 125 t/anno con moduli da 1 000 t ciascuno: investimenti contenuti, tempo di ramp-up di 12 mesi e payback stimato in quattro anni. In parallelo, il campus integra una linea pilota di Cold Spray Additive Manufacturing (CSAM) per componenti near-net-shape e una sezione di lavorazioni sottrattive che offre ai clienti un servizio “one-stop” dal rottame al componente finito. Secondo gli analisti di AMR l’offerta di titanio riciclato con tracciabilità DoD potrebbe sottrarre fino al 15 % di quota alle forniture primarie asiatiche nel settore difesa entro il 2028.
Clienti target e applicazioni
Tra gli end-user già in pipeline figurano:
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Lockheed Martin (serbatoi propellenti per sistemi hypersonic e parti strutturali F-35)
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Northrop Grumman (inserti in connettori cryo-frecce per satelliti GEO)
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Honeywell Aerospace (giranti di pompe carburante per turbina a ciclo chiuso)
La disponibilità di polvere ASTM B348 certificata per LPBF, EBM e L-DED riduce i lead-time di approvvigionamento da 40-48 settimane a meno di 10 settimane, un vantaggio cruciale per programmi a ciclo breve come gli Urgent Operational Needs Statements dell’esercito statunitense.
Implicazioni ambientali e di sicurezza nazionale
L’eliminazione del cloro e del magnesio anidro nella catena HAMR taglia emissioni tossiche e consumi idrici; in più la localizzazione nello Stato della Virginia crea una “zona di sicurezza” dal punto di vista CFIUS, evitando licenze ITAR aggiuntive quando il materiale è diretto ad applicazioni sensibili.
