Un team di scienziati della Columbia University ha sfruttato le potenzialità della stampa 3D per creare un microago destinato a rivoluzionare il trattamento e la diagnosi delle patologie dell’orecchio interno. Questo dispositivo, con uno spessore inferiore a quello di un capello umano, è stato progettato per intervenire nella coclea, una struttura delicata e difficile da raggiungere situata nell’orecchio interno. Grazie a questa innovazione, si prospettano procedure microchirurgiche più sicure e precise.
Un accesso sicuro alla coclea
La coclea, una cavità a forma di spirale immersa in uno dei tessuti ossei più duri del corpo umano, rappresenta una sfida considerevole per la microchirurgia. Gli strumenti tradizionali spesso rischiano di danneggiare la membrana che consente l’accesso a questa zona, provocando conseguenze gravi come la perdita dell’udito o disturbi dell’equilibrio. Per superare queste difficoltà, l’ingegnere Jeffrey Kysar e il chirurgo Anil Lalwani hanno messo a punto un microago prodotto mediante litografia a due fotoni, una tecnica avanzata di stampa 3D. Questo processo consente di realizzare strumenti ultrasottili e incredibilmente affilati, capaci di minimizzare i traumi ai tessuti circostanti e favorire una migliore guarigione post-operatoria.
Funzionalità e risultati promettenti
Il microago ha già dimostrato la sua efficacia in test preclinici sugli animali. Oltre a permettere l’iniezione di farmaci e terapie geniche, può essere utilizzato per prelevare campioni di liquido dalla coclea a scopi diagnostici. I dati raccolti finora indicano che il dispositivo è affidabile e non provoca alterazioni permanenti nell’udito, rappresentando quindi una soluzione altamente sicura. I ricercatori ritengono che questa tecnologia possa contribuire a sviluppare nuovi trattamenti per condizioni come la malattia di Menière o forme genetiche di perdita dell’udito.
Caratteristiche avanzate del dispositivo
Una delle peculiarità del microago è la presenza di un doppio lume, una caratteristica che consente di iniettare e aspirare liquidi simultaneamente, evitando variazioni di pressione all’interno della coclea. Questa funzione si rivela particolarmente utile per l’applicazione di terapie geniche, che spesso richiedono la gestione di volumi maggiori di fluido. Per promuovere la diffusione di questa tecnologia, è stata fondata la startup Haystack Medical, che si occuperà di sviluppare partnership con aziende farmaceutiche e di introdurre il dispositivo nel mercato.
Un futuro promettente per la medicina
L’utilizzo della stampa 3D nel campo della microchirurgia medica sta aprendo nuove prospettive per la diagnosi e il trattamento di malattie complesse. Gli scienziati coinvolti nel progetto confidano che il microago possa presto essere integrato nelle pratiche cliniche, favorendo l’adozione di approcci terapeutici e diagnostici innovativi. Questo strumento rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa migliorare significativamente la qualità delle cure mediche.