Studio Clinico: L’Uso di una Guida Chirugica 3D Migliora la Precisione nella Chirurgia Conservativa del Seno
Un recente studio di ricerca ha dimostrato che l’impiego di una guida chirurgica (o “locator”) stampata in 3D può aumentare significativamente la precisione durante gli interventi di chirurgia conservativa del seno (BCS), noti anche come lumpectomia. Questi interventi mirano a rimuovere il tumore preservando quanto più tessuto mammario sano possibile. L’utilizzo della tecnologia di stampa 3D offre ai chirurghi uno strumento personalizzato e ad alta precisione per delimitare e localizzare l’area tumorale, un aspetto cruciale per ridurre i tassi di re-intervento.
La Sfida della Localizzazione e l’Intervento di Stampa 3D
Nella chirurgia conservativa del seno, una delle sfide maggiori è garantire l’escissione completa del tumore con margini di tessuto sano adeguati (margini negativi). Quando un tumore non è palpabile, i chirurghi si affidano a tecniche di localizzazione pre-operatoria, spesso radiografiche (come il posizionamento di fili guida o clip metalliche), per identificare la posizione esatta della lesione durante l’intervento. Tuttavia, queste tecniche possono essere soggette a imprecisioni dovute al movimento del tessuto e alla complessa geometria tridimensionale della mammella.
La soluzione proposta e testata nello studio è una maschera (o dima) stampata in 3D progettata specificamente per ciascun paziente:
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Personalizzazione: Sulla base di immagini diagnostiche (come la mammografia, l’ecografia o la risonanza magnetica), la geometria del seno e la posizione esatta del tumore vengono mappate in un modello digitale 3D.
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Progettazione della Guida: Viene quindi progettata digitalmente una guida (locator) che si adatta perfettamente alla superficie del seno del paziente e che presenta un’apertura (o un canale) che indica la traiettoria di incisione ottimale e il punto di ingresso per raggiungere il tumore.
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Produzione Additiva: La guida viene prodotta rapidamente con la stampa 3D (spesso utilizzando materiali biocompatibili).
L’uso di questa schablone 3D personalizzata consente ai chirurghi di tradurre con maggiore fedeltà la pianificazione pre-operatoria dal modello virtuale all’anatomia reale del paziente, migliorando la precisione nella rimozione del tessuto malato.
I Benefici Clinici Dalle Evidenze dello Studio
I risultati dello studio hanno evidenziato i benefici tangibili dell’approccio guidato dalla stampa 3D. Il miglioramento della precisione nella localizzazione si traduce direttamente in un impatto positivo sugli esiti per il paziente:
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Riduzione dei Margini Positivi: L’uso della guida 3D ha permesso ai chirurghi di ottenere più frequentemente margini negativi (ovvero l’assenza di cellule tumorali sul bordo del tessuto rimosso) al primo tentativo.
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Minore Tasso di Re-intervento: La riduzione dei margini positivi è il fattore chiave per diminuire il tasso di re-intervento chirurgico (operazioni aggiuntive necessarie per rimuovere il tessuto tumorale residuo). La necessità di re-intervenire non solo aggiunge stress e tempi di recupero al paziente, ma aumenta anche i costi sanitari.
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Migliore Risultato Estetico: Poiché la rimozione è più mirata e precisa, è possibile minimizzare l’asportazione di tessuto sano non necessario, contribuendo a un migliore risultato estetico a lungo termine, un aspetto fondamentale della chirurgia conservativa.
Questo studio consolida la posizione della produzione additiva come tecnologia abilitante fondamentale per la medicina personalizzata, passando da strumenti generici a dispositivi chirurgici patient-specific.
La stampa 3D è già ampiamente utilizzata per la creazione di modelli anatomici (per la pianificazione e la formazione pre-operatoria), ma l’applicazione di guide chirurgiche attive come quella descritta è un passo avanti nell’integrazione della tecnologia direttamente nel blocco operatorio. La capacità di personalizzare uno strumento sulla base dei dati anatomici del singolo paziente rappresenta la vera forza dell’AM in campo medico.
