Il 1° marzo prenderà il via un progetto di ricerca presso l’Università Tecnica di Ilmenau con l’obiettivo di sviluppare un metodo innovativo per la misurazione dei biosegnali senza contatto diretto con la pelle. Questo approccio mira a registrare l’attività cerebrale dei neonati senza ricorrere agli elettrodi tradizionali, riducendo così il rischio di irritazioni cutanee, lesioni o infezioni. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Carl Zeiss con un contributo di 900.000 euro nell’ambito del programma CZS Wildcard, che sostiene progetti di ricerca interdisciplinari.

Un’alternativa ai tradizionali elettrodi EEG

L’elettroencefalografia (EEG) è uno strumento essenziale nella terapia intensiva neonatale, ma l’uso di elettrodi convenzionali fissati con colla, ventose o aghi può causare danni alla pelle delicata dei neonati e aumentare il rischio di infezioni. Il progetto ELFISENS propone una soluzione basata su fibre ottiche, in grado di rilevare i campi elettrici senza necessità di contatto fisico. Grazie a materiali piezoelettrici, i campi bioelettrici vengono convertiti in segnali meccanici, che vengono poi rilevati da sensori ottici integrabili in supporti stampati in 3D. Questa tecnologia consente la creazione di sistemi di monitoraggio flessibili, come cappellini, cuscini o materassi.

Applicazioni e potenzialità della nuova tecnologia

Il professor Thomas Kissinger, responsabile del progetto e direttore del dipartimento di tecnologia di nanofabbricazione e nanomisurazione, ha dichiarato: “Questa tecnologia EEG permetterà un monitoraggio delicato e continuo dei neonati, ma potrà essere utile anche in situazioni di emergenza dove non c’è tempo per collegare elettrodi di contatto, ad esempio se integrata in un dispositivo mobile”.

Il progetto coinvolge diversi ambiti di ricerca: il professor Hongye Sun si occupa dello sviluppo delle strutture piezoelettriche stampate in 3D, mentre il professor Patrique Fiedler è responsabile dell’analisi dei biosegnali registrati. La combinazione di queste competenze permette di esplorare nuove soluzioni per il monitoraggio medico non invasivo.

Prospettive future per il monitoraggio biologico

Attualmente, lo studio è focalizzato sulle applicazioni EEG, ma in futuro potrebbe essere esteso al monitoraggio di altre funzioni vitali, come l’attività cardiaca o muscolare. L’integrazione della stampa 3D con i sensori ottici apre nuove opportunità per lo sviluppo di tecnologie mediche avanzate, offrendo alternative meno invasive per il monitoraggio della salute.

Di Fantasy

Lascia un commento