La forza aerea dice che la prossima “madre di tutte le bombe” potrebbe essere stampata in 3D
Gli ingegneri del Laboratorio di Ricerca dell’Aeronautica americana stanno usando la stampa 3D per sviluppare quella che potrebbe essere la prossima “Madre di tutte le bombe”. Pensano che un involucro stampato in 3D per l’arma potrebbe produrre una esplosione più potente con meno detriti.
La stampa 3D ad uso militare sta diventando sempre più comune. All’inizio di quest’anno, ad esempio, abbiamo visto come l’esercito americano abbia testato sia dei droni stampati 3D che delle lanciagranate stampate in 3D per tentare di modernizzare le sue attrezzature.
Ma l’uso più esplosivo della stampa 3D da parte dei militari potrebbe avvenire con la Air Force, il cui laboratorio di ricerca dedicato sta sperimentando le bombe stampate in 3D.
I militari dichiarano che stanno utilizzando la tecnologia di produzione additiva per sviluppare ciò che potrebbe essere la prossima bomba di Air Blast Massive Ordnance (MOAB). La versione attuale di questa arma è generalmente definita “Madre di tutte le bombe” ed è stata usata per la prima volta nell’aprile di quest’anno in un attacco aereo contro i militanti ISIS.
La nuova bomba stampata 3D sarebbe più leggera e più piccola dell’attuale, ma causerebbe ancora enormi danni ai suoi obiettivi.
“Stiamo lavorando alla stampa delle munizioni per i prossimi cinque-dieci anni”, ha detto il dottor John Corley, generale a quattro stelle in pensione dell’Air Force
Parlando ad un convegno dedicato agli armamento la scorsa settimana, Corley ha aggiunto che la stampa 3D potrà essere usata per ridurre la dimensione della bomba, in particolare per lo spessore delle pareti. Il risultato di questa operazione potrebbe essere significativo: con una custodia stampata 3D più sottile, la bomba potrebbe fornire una esplosione più potente con meno residui.
I prototipi di questi nuovi involucri sono stati stampati in 3d in acciaio in un modello a diamante ripetuto, mentre la stampa 3D è stata usata anche per la fabbricazione di prototipi fusibili.
“Le munizioni variano dalle 500 libbre alle 2.000 libbre “, ha detto Corley. “Ma vorremmo arrivare ad una munizione da 100 libbre, ad esempio, che abbia la stessa potenza di una bomba da 500 libbre è l’obiettivo”.
La forza aerea sta attualmente valutando se dovesse se produrre direttamente le bombe o assegnare un appalto.