Creare celle solari più efficienti ed ecocompatibili. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘MatHero’, portato avanti dal centro di ricerca tedesco Karlsruhe Institute of Technology (KIT). Il progetto, in pratica, vuole riprodurre una nuova tipologia di fotovoltaico organico ecocompatibile, ovvero a base di materiali che non abbiano un impatto negativo sull’ambiente, né in fase di fabbricazione delle celle solari né in quella di riciclo dei componenti a fine vita.
Per un fotovoltaico organico più efficiente ed ecocompatibile, il programma di ricerca del KIT cercherà quindi di rendere fotovoltaico organico, competitivo con la controparte inorganica, migliorando l’efficienza delle celle, riducendo i costi di produzione e aumentando il loro tempo di vita. Traguardi, questi, che saranno agevolati anche grazie a particolari tecniche di stampa 3D, che ridurranno notevolmente i costi di produzione delle celle solari.
Per un fotovoltaico organico più efficiente ed ecocompatibile, il primo ‘step’ del progetto ha visto l’eliminazione dei solventi tossici usati nel processo di produzione delle celle solari. Naturalmente l’intero programma di ricerca si occuperà di mettere a punto e supervisionare tutta una serie di attività e ‘best practice’ da svolgere in ‘corso d’opera’: dalla progettazione e sintesi dei polimeri organici, alla fabbricazione e caratterizzazione dei moduli fino alla valutazione della stabilità del dispositivo. Gli scienziati mirano infatti a stampare un modulo di fotovoltaico organico e compatibile con l’ambiente che risponda alle esigenze di un impianto solare off-grid. Il progetto ‘MatHero’, iniziato nei primi mesi del 2014 con una durata complessiva di circa 3 anni, è stato finanziato dalla Commissione europea con 3,5 milioni di euro.
da ecoseven.it