Intimo tecnologico dalle fibre alle apps
Tessuti altamente tecnologici e applicazioni molto intime. 4 semplici step per capire il futuro dell’ intimo, sempre piú hi-tech e sempre meno erotico.
Intimo hi-tech. È già da un anno circa che troviamo sul mercato abiti tecnologici, che interagiscono con gli smartphone o che sono in grado di rilevare le attività del nostro corpo. Ma ancora non hanno spopolato, forse perché poco conosciuti. Ecco allora una breve panoramica per capire quali sono i livelli di tecnologia dell’intimo a nostra disposizione. A partire da “semplici” fibre fino ad arrivare ad applicazioni molto… intime. Cosa cambierá nel prossimo futuro?
Intimo tecnologico per sportivi. Si chiama Silverskin ed è una piccola startup tutta italiana, che da fine 2013 produce capi in tessuto tech per sportivi. A prima vista potrebbe sembrare un capo in lana molto simile ai classici capi tecnici che fungono da seconda pelle per gli sportivi. Ma a detta di Luigi Blasi, fondatore, non è così: si tratta di un vero termoregolatore. La trama mescola tessuto elastico e fibre d’argento, assieme ad altre fibre sintetiche per ottenere una termoregolazione perfetta, nessun odore, cancellato dalle proprietà antibatteriche dell’argento, massima traspirazione grazie all’estrema leggerezza del tessuto e una elasticità senza precedenti, visto che la maglia può essere tirata per un metro senza strapparsi. I test condotti dal Politecnico di Ancona, hanno dimostrato che l’intimo tecnologico di Silverskin mantiene costante nel tempo la temperatura corporea, senza surriscaldare il collo (che è il problema dei competitors). Unico neo, forse, è il prezzo: 97€ per la maglia a maniche lunghe e 88 per la t-shirt.
Mutande stampate in 3D. Si,avete capito bene. Si tratta di mutande realizzate grazie ad una stampante 3D. La società che le produce si chiama Tamicare ed attiva già dal 2013. Le novità che porta questo prodotto sono molteplici. Prima di tutto a livello industriale, riducendo il tempo di realizzazione di un capo a soli 3 secondi. Secondariamente a livello personale: sono infatti ordinabili mutande di qualsisasi tipo, colore e modello a seconda dei propri gusti. Terzo, la casa britannica mantiene un occhio di riguardo per l’ambiente visto che le mutandine sono biodegradabili e grazie al sistema di stampa, che si chiama Cosyflex, il tessuto viene filato direttamente dalle materie prime senza scarti di produzione. L’assenza di cuciture e il tipo di tessuto molto elastico garantiscono estremo comfort. Insomma, il potenziale della stampa 3D dei tessuti è enorme e Tamicare ne è la prova.
Reggiseno tecnologico. E’ stato ideato da Microsoft in collaborazione con l’Università di Southampton. Si chiamerà Smart Bra e per ora sembrerebbe ancora assente dal mercato. Ma cos’è? È un capo di intimo tecnologico che al suo interno contiene dei sensori in grado di rilevare il battito cardiaco e l’attività elettrica delle pelle. Grazie a questo sistema, l’applicazione da installare sullo smartphone è in grado di dirci, con un’attendibilità del 75%, quale sia il livello di stress del corpo; ma non solo. La frequenza cardiaca e l’elettricità della pelle sarebbero collegate a sintomi di fame nervosa e carenza d’affetto; ecco a cosa servirà questo Smart Bra: a prevenire scorpacciate da fame nervosa e quindi, in un certo senso, a controllare l’umore. Peccato che la batteria dei prototipi duri solo 3/4 ore…ma gli sviluppatori stanno lavorando per migliorare le prestazioni!
Lingerie per sentirsi a distanza. Il primo intimo tecnologico per i più maliziosi è nato l’anno scorso grazie a Durex, che con la linea Fundawear ha sdoganato il sesso a distanza. L’intimo per lei e per lui include al proprio interno dei micromotori, dei sensori e delle parti movibili che vanno a stimolare determinate zone sensibili del corpo maschile e femminile, il tutto grazie al collegamento allo smartphone che fa da controller per l’intimo altrui. Tramite una speciale applicazione sarà semplice decidere intensità e luogo della sensazione da regalare. Un prodotto molto simile è stato presentato lo scorso gennaio al Consumer Electronic Show: si chiama OhMiBod. È un dispositivo da applicare sopra l’intimo ed è controllato a distanza sia da iOS che da Android, come Fundawear Durex, impostando l’intensità e il punto della vibrazione per simulare il tocco umano. La novità rispetto al Fundawear è che questo prodotto, che si controlla via bluetooth, ha una funzione microfono integrata: per sentire in diretta il respiro del proprio partner…
da mauxa.com