Gli Stati Uniti stanno riattivando il legame tra università e industria nella manifattura avanzata, con iniziative mirate su processi additivi metallici, automazione basata su AI e nuovi materiali. Lo mostrano quattro mosse concrete: il nuovo centro “Virginia Tech Made”, il lancio dell’“Initiative for New Manufacturing” (INM) del MIT, l’apertura dell’Advanced Manufacturing Collaborative (AMC) dello SRNL nel campus USC Aiken e un centro dell’Università dell’Illinois finanziato dal Dipartimento della Difesa.
Virginia Tech Made: un hub trasversale con focus su AM dei metalli e formazione
Il 12 settembre 2025 Virginia Tech ha presentato “Virginia Tech Made: The Center for Advanced Manufacturing”, struttura trasversale all’ateneo (Institute for Critical Technology and Applied Science) guidata da Christopher Williams per collegare ricerca, partner industriali e sviluppo della forza lavoro su materiali avanzati, additive manufacturing, progettazione computazionale e infrastrutture digitali.
Additive Friction Stir Deposition (AFSD): la carta in più per il metallo
Tra le tecnologie su cui Virginia Tech ha un vantaggio competitivo c’è l’AFSD, processo additivo “a stato solido” sviluppato industrialmente da MELD Manufacturing: il materiale non viene fuso ma plasticizzato per attrito, con basse tensioni residue e proprietà meccaniche vicine al forgiato, adatte per leghe di titanio e alluminio. L’ateneo ha ricevuto un finanziamento DoD (DURIP) da 800.000 $ per un sistema AFSD dedicato, mentre la letteratura recente ne documenta i progressi su materiali e controllo di processo.
MIT: l’Initiative for New Manufacturing e un consorzio con GE Vernova e Siemens
Il 27 maggio 2025 il MIT ha lanciato l’Initiative for New Manufacturing (INM), diretta dai docenti John Hart, Suzanne Berger e Chris Love. Oltre alla ricerca e ai percorsi educativi, l’INM parte con un consorzio industriale di sei membri fondatori: Amgen, Flex, GE Vernova, PTC, Sanofi e Siemens (annunciato poi anche Autodesk). L’area iniziale di lavoro congiunto è l’AI per la manifattura.
Dall’aula alla fabbrica: l’esempio VulcanForms legato al MIT
Il caso VulcanForms—spin-out del MIT cofondato da John Hart—mostra il ponte operativo tra ricerca universitaria e produzione industriale su larga scala con fonderie digitali LPBF. Gli investimenti e i cambi di governance dell’azienda raccontano una traiettoria di industrializzazione non lineare ma significativa per l’ecosistema.
Savannah River National Laboratory (SRNL) apre l’AMC a USC Aiken
Il 7–12 agosto 2025 il Dipartimento dell’Energia (DOE) ha inaugurato l’Advanced Manufacturing Collaborative (AMC) nel campus USC Aiken: 63.000 sq ft (≈5.850 m²) tra laboratori, uffici e spazi conferenze per additive manufacturing, automazione guidata da AI e nuovi materiali per energia nucleare e fusione, con SRNL come gestore. Vari dossier parlano di investimento attorno ai 66 milioni di dollari.
Illinois: 9,06 milioni di $ (8,15 DoD) per grandi parti metalliche AM
Il Grainger College of Engineering dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign guida un centro focalizzato su nuovi metodi AM per grandi componenti metallici, con un budget di 9,06 M$ di cui 8,15 M$ dal Dipartimento della Difesa. L’obiettivo è rendere più agile e sicura la supply chain per i veicoli terrestri militari, anche valorizzando competenze su attrito/plastica (FSW/AFSD).
Perché conta: il freno dell’R&D manifatturiero privato e il ruolo delle università
Secondo ITIF, tra il 2018 e il 2022 l’R&D del manifatturiero privato USA è cresciuto solo dell’8% (al netto del PIL nominale), contro il +70% del non-manifatturiero. Allo stesso tempo, i briefing di ITIF sottolineano il calo del posizionamento USA nella quota di finanziamento pubblico alla ricerca universitaria rispetto ai pari OCSE. Le nuove strutture e i consorzi citati mirano precisamente a invertire questo trend.
Implicazioni settoriali: energia, difesa, semiconduttori e dati
Le linee programmatiche di INM e AMC e i programmi DoD/Tech Hubs indicano priorità su energia (nucleare/fusione e reti), difesa e filiere semiconduttori. L’integrazione di AI nella produzione e l’adozione di processi solid-state per metalli (AFSD) sono leve per tempi-costo e resilienza delle catene di fornitura.
