Leonardo UK, controllata del gruppo Leonardo che opera a livello globale nella difesa e nell’aerospazio, ha intrapreso un percorso di diffusione della manifattura additiva (AM) in tutti i reparti produttivi, con l’obiettivo di rafforzare la capacità industriale e rinnovare la catena di fornitura nazionale nel settore della difesa. Con una forza lavoro di circa 8.500 dipendenti nel Regno Unito, l’azienda sta sviluppando un ecosistema di stampa 3D che comprende impianti interni per materiali polimerici e una rete di 2.100 fornitori per componenti metallici, per due terzi piccole e medie imprese britanniche.
Le tappe del processo di adozione
La sperimentazione di tecnologie additive ha preso le mosse già nel 2014, ma i primi entusiasmi si sono scontrati con le complesse esigenze di certificazione e qualificazione dei componenti destinati a sistemi di difesa. Superata una fase di correzioni – definita talvolta “Valley of Despair” – entro il 2020 Leonardo UK ha avviato un’implementazione più ponderata, seguendo la cosiddetta “Slope of Enlightenment” del modello di maturità tecnologica. Oggi la stampa 3D non sostituisce i processi tradizionali, ma li integra, selezionando applicazioni in cui apporta vantaggi tangibili in termini di lead time, peso e complessità geometrica.
Applicazioni concrete e vantaggi tecnici
Allo stabilimento di Edimburgo dedicato a radar e sistemi di puntamento avanzato, il team guidato da Ross Herbert ha dimostrato come la stampa di componenti in polimero e metallo possa ridurre il numero di parti in un assieme da quattro a un singolo pezzo, introdurre canali di raffreddamento interni impossibili da realizzare con lavorazioni convenzionali e alleggerire le cosiddette Fast Moving Mirrors, elementi chiave dei sistemi laser DragonFire, dall’1,48 kg a soli 332 g.
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Riduzione dei tempi: prototipi polimerici realizzati in SLA, SLS, FDM e PolyJet passano dal disegno al modello reale in poche ore anziché in settimane.
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Ottimizzazione termica: l’uso di software CFD multi-fisica (forniti da ToffeeX, Morpheus Designs e Diabatix) ha permesso di progettare geometrie organiche per sistemi di raffreddamento in applicazioni radar.
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Snellimento delle forniture: grazie alla stampa 3D, Leonardo UK sta esplorando nuovi fornitori e diversificando la catena, riducendo la dipendenza da un unico interlocutore per pezzi critici.
Strategie di collaborazione con i fornitori
Leonardo ha destinato oltre 1 miliardo di sterline all’acquisto di beni e servizi dal proprio indotto nazionale nell’ultimo anno, affiancando un investimento di 500 milioni in ricerca e sviluppo. Herbert sottolinea l’importanza di instaurare partnership durature con le PMI che offrono capacità di stampa metallo in laser powder bed fusion e direct energy deposition, affinché possano acquisire fiducia nell’adozione di nuovi processi industriali. L’approccio “a mare in piena” mira a far crescere l’intero settore: un settore difesa più solido può generare ricadute positive anche nell’automotive e nell’energia.
Sicurezza digitale e stampa desktop
Presso la sede di Edimburgo, Leonardo utilizza anche stampanti FDM di Bambu Lab, azienda con sede a Shenzhen, esclusivamente in modalità offline per progetti di prototipazione non sensibili. Questa scelta nasce dall’esigenza di tutelare la proprietà intellettuale e prevenire ogni rischio di intercettazione o furto di file. Ogni dispositivo è isolato dalla rete internet e impiegato da neolaureati, apprendisti e team di innovazione per sperimentare forme e materiali prima di passare alla fase produttiva.
Prospettive future e sviluppo di formati di stampa maggiori
Per il prossimo biennio Leonardo UK prevede di integrare grandi formati di stampa metallica in grado di coprire componenti di volumi superiori all’attuale “taglia scatola”: obiettivo è produrre pezzi a basso volume ma alto valore, attualmente realizzati con macchine CNC o processi di forgiatura, accorciando così lead time e costi per applicazioni difensive di grande ingombro. Entro il 2030 l’auspicio è raggiungere il “Plateau of Sustainability”, ossia l’adozione sistemica di AM per la maggior parte delle nuove commesse.
Valore strategico per la difesa britannica
La diffusione della manifattura additiva in Leonardo UK offre al Ministero della Difesa un accesso a componenti personalizzati, leggeri e performanti, con potenzialità di manutenzione predittiva e monitoraggio integrato. Il passaggio da “tecnologia di nicchia” a risorsa ingegneristica di routine si fonda sulla volontà di rispondere alle esigenze operative di un settore in rapido mutamento, in cui la capacità di innovare velocemente rappresenta un fattore critico per la sicurezza nazionale.
