L’Autorità per l’Energia Atomica del Regno Unito (UKAEA) ha effettuato un investimento di circa 600.000 sterline per l’acquisto di un sistema eMelt prodotto dalla società Freemelt. Questa collaborazione tra UKAEA e Freemelt è iniziata nell’aprile 2023 e ha portato allo sviluppo di test su larga scala per la produzione additiva di piastrelle in tungsteno destinate a macchine per la fusione nucleare. La tecnologia eMelt sfrutta il processo E-PBF (Electron Beam Powder Bed Fusion), progettato per garantire elevata efficienza nella produzione.
Sviluppo Interno di Componenti per la Fusione
Con l’introduzione del sistema eMelt, UKAEA avanza verso lo sviluppo e la produzione interna di componenti per la fusione nucleare. Questo macchinario supporterà studi di fattibilità e progetti pilota, considerando che le future centrali elettriche a fusione richiederanno volumi significativi di componenti avanzati. Ad esempio, il reattore ITER, il più grande al mondo, prevede l’utilizzo di circa 1-1,5 milioni di piastrelle in tungsteno, mentre macchine più piccole in fase di sviluppo da aziende private necessiteranno di circa il 10% di tale volume
Ruolo di UKAEA nella Ricerca sulla Fusione
UKAEA svolge un ruolo di primo piano nella ricerca e sviluppo dell’energia da fusione, promuovendo diversi progetti avanzati per commercializzare la fusione come fonte energetica sicura, sostenibile e priva di emissioni. Attraverso collaborazioni con l’industria e il mondo accademico, l’ente guida lo sviluppo di nuovi materiali e metodi di produzione necessari per le future centrali a fusione.
Conferma dell’Efficacia della Tecnologia E-PBF
Daniel Gidlund, CEO di Freemelt, ha sottolineato che l’investimento di UKAEA nel sistema eMelt rappresenta una conferma significativa dell’adeguatezza della tecnologia E-PBF nel soddisfare i rigorosi requisiti del settore della fusione, rafforzando ulteriormente la posizione dell’azienda nel settore energetico.

