MACH 2026: il principale salone britannico per le tecnologie produttive
MACH 2026 è la principale fiera del Regno Unito dedicata alle tecnologie per l’ingegneria e la manifattura. L’evento tornerà al National Exhibition Centre (NEC) di Birmingham dal 20 al 24 aprile 2026, occupando cinque padiglioni e proponendosi come punto di incontro per l’intera filiera produttiva nazionale. La manifestazione nasce con un obiettivo preciso: mostrare come innovazione tecnologica e capacità industriale possano sostenere la crescita economica del Regno Unito e rafforzarne la resilienza in un contesto globale complesso.
Date, sede e numeri chiave dell’evento
Organizzata dalla Manufacturing Technologies Association (MTA), MACH 2026 è una fiera biennale gratuita per i visitatori e punta a riunire oltre 30.000 professionisti tra buyer, tecnici, responsabili di produzione e decision maker, con più di 500 espositori attesi. I padiglioni della fiera saranno dedicati ai principali ambiti della produzione: macchine utensili, utensileria e sistemi di taglio, metrologia, automazione e robotica, manifattura additiva, lavorazione lamiera, formatura e tecnologie di fabbricazione, oltre a software specializzati per la digitalizzazione delle fabbriche.
Innovazione e resilienza industriale al centro dell’agenda
L’edizione 2026 viene presentata da MTA come una piattaforma per mostrare come le imprese britanniche stiano investendo in automazione, digitalizzazione e nuove tecnologie per rafforzare la propria resilienza industriale. La fiera è sostenuta da Lloyds Bank come main sponsor, a conferma del collegamento diretto fra investimenti in capitale produttivo, aumento di produttività e crescita della base industriale nazionale. La comunicazione ufficiale insiste sul ruolo di MACH 2026 come catalizzatore per la sovranità industriale del Regno Unito, in grado di ridurre dipendenze critiche nelle catene di fornitura e di sostenere la competitività a lungo termine.
Le Knowledge Hub: aree tematiche per guidare gli investimenti
Uno degli elementi distintivi di MACH 2026 è l’espansione delle Knowledge Hub, aree di approfondimento introdotte nella precedente edizione e ora potenziate per fornire supporto tecnico indipendente a chi deve pianificare investimenti in nuovi impianti o processi. Ogni hub è dedicata a un tema specifico – automazione e robotica, manifattura additiva, analisi dei dati, intelligenza artificiale, utensileria e processi di lavorazione – con specialisti incaricati di discutere problemi reali di produzione e di orientare visitatori e aziende verso soluzioni concrete. L’impostazione è pensata per collegare dimostrazioni dal vivo, casi studio e linee guida tecniche, trasformando la fiera in un contesto dove vedere le tecnologie in funzione e, allo stesso tempo, capire come integrarle nei reparti produttivi.
Machining & Tooling Knowledge Hub: utensili da taglio e produttività
Tra le aree tematiche, la Machining & Tooling Knowledge Hub avrà un ruolo centrale. L’hub è supportata da aziende come Ceratizit, Iscar Tools, Horn, Guhring, ZCC Cutting Tools, Kyocera, Europa Tools, Mapal e Mitsubishi, che metteranno a disposizione competenze su utensili da taglio, geometrie di inserti, strategie di lavorazione e ottimizzazione dei materiali. I seminari in programma affronteranno il legame diretto tra scelta dell’utensile, riduzione dei tempi ciclo, stabilità del processo, qualità superficiale e costo per pezzo, con l’obiettivo dichiarato di fornire a ingegneri e responsabili di produzione strumenti concreti per aumentare la produttività senza sacrificare affidabilità e controllo dei costi.
Additive Manufacturing UK e integrazione della stampa 3D nei processi
La stampa 3D avrà una presenza strutturata grazie al coinvolgimento di Additive Manufacturing UK (AMUK), organizzazione integrata nel cluster MTA e dedicata alla diffusione delle tecnologie additive nelle imprese britanniche. AMUK gestirà una propria Knowledge Hub in cui verranno presentati casi applicativi di manifattura additiva per metalli e polimeri, modelli di business per i service bureau e percorsi di integrazione della stampa 3D in catene produttive esistenti, dalla prototipazione alla produzione di parti finali. L’obiettivo è mostrare in che modo la stampa 3D possa contribuire alla resilienza industriale: riduzione dei tempi di approvvigionamento per pezzi critici, riprogettazione dei componenti per alleggerimento e integrazione funzionale, produzione on-demand di ricambi e attrezzaggi personalizzati.
Supply Chain Zone ed Engineering Supply Chain UK
La Supply Chain Zone di MACH 2026, sponsorizzata da Engineering Supply Chain UK (ESCUK), sarà dedicata alla filiera dei fornitori e dei subfornitori. Qui verranno presentate realtà attive in lavorazioni conto terzi, produzioni specialistiche, trattamenti superficiali, servizi di progettazione e integrazione di sistemi, con l’intento di mostrare che esiste una base di fornitura interna in grado di sostenere programmi complessi nei settori aerospazio, difesa, energia, automotive e industria di processo. Questa area dialoga direttamente con il tema della resilienza industriale: rafforzare la supply chain nazionale significa ridurre i rischi legati a interruzioni logistiche e a dipendenze da fornitori esteri per componenti chiave.
Automazione, robotica e padiglione Automate UK
Un altro asse forte dell’edizione 2026 è la spinta verso automazione e robotica. L’associazione Automate UK organizzerà un proprio pavilion nella zona Automation and Robotics, dove saranno presenti integratori di sistemi, costruttori di robot, fornitori di sensori, soluzioni di visione artificiale e piattaforme software per il controllo e il monitoraggio delle celle produttive. L’idea è mettere in dialogo chi fornisce tecnologie di automazione con le PMI manifatturiere che stanno valutando come introdurre robot collaborativi, sistemi di movimentazione automatica, isole robotizzate per lavorazioni ripetitive e soluzioni per il controllo qualità in linea.
Education and Development Zone: competenze per la nuova manifattura
La Education and Development Zone (E&D Zone), sponsorizzata da Iscar Tools, ospiterà fino a 3.000 studenti tra gli 11 e i 18 anni per attività dimostrative e laboratori interattivi dedicati alle carriere nell’ingegneria e nella produzione avanzata. L’area è pensata per mostrare in modo concreto cosa significhi lavorare in un ambiente produttivo ad alta tecnologia: simulatori, dimostrazioni di robot, stampanti 3D in funzione, postazioni di misurazione e controllo, esempi di linee integrate con software di supervisione. Per MTA, il tema delle competenze è centrale: la sostenibilità del manifatturiero britannico non dipende solo dalle macchine esposte, ma anche dalla capacità di attirare nuove generazioni verso ruoli tecnici e ingegneristici.
Partner istituzionali e associazioni di settore
MACH 2026 vedrà il coinvolgimento di un ampio gruppo di partner istituzionali e associazioni di categoria, tra cui High Value Manufacturing Catapult (HVM Catapult) e i suoi centri, la Metalforming Machinery Makers’ Association (MMMA), Automate UK e Make UK. La presenza congiunta di questi attori conferma che MACH non è solo una vetrina commerciale, ma un nodo di coordinamento tra ricerca, industria, policy e formazione, con l’obiettivo di allineare investimenti privati e strategie pubbliche per il rilancio del manifatturiero.
Perché MACH 2026 è strategica per il manifatturiero britannico
Per le aziende britanniche, MACH 2026 rappresenta un’occasione per valutare nuovi investimenti in macchine utensili, linee automatizzate, sistemi di metrologia e tecnologie additive; confrontarsi con fornitori, integratori e centri di ricerca su progetti di modernizzazione degli impianti; costruire relazioni lungo la supply chain nazionale; esplorare percorsi di formazione e aggiornamento professionale per tecnici e giovani in ingresso nel mondo del lavoro.
Per chi opera nella stampa 3D e nella produzione additiva, la combinazione tra zone dedicate, presenza di Additive Manufacturing UK e collegamenti con i cluster di ricerca offre un quadro chiaro di come le tecnologie additive si stiano integrando con macchine tradizionali, automazione e controllo di processo. MACH 2026 diventa così un osservatorio privilegiato su come il Regno Unito sta costruendo un sistema produttivo più flessibile, digitale e robusto di fronte alle turbolenze economiche e geopolitiche.
