Quadro generale dei numeri
Il trimestre chiuso il 30 giugno mostra ricavi consolidati pari a 64,831 milioni di euro, in calo del 5,8% rispetto ai 68,797 milioni di euro dello stesso periodo 2024. L’Adjusted EBIT si attesta a 3,058 milioni di euro (margine 4,7%), sotto i 3,872 milioni di un anno fa ma nettamente sopra i 646 mila euro del primo trimestre 2025. L’utile netto rimane positivo a 199 mila euro, compresso da una perdita finanziaria di 3,052 milioni di euro dovuta all’andamento dei cambi.
Margini e liquidità: segnali di tenuta
La brutta sorpresa sul cambio non cancella il miglioramento della margine lordo: 58,3% contro 57,0% del Q2 2024, effetto combinato di mix più favorevole (peso maggiore del medicale) e tagli strutturali ai costi. La posizione finanziaria netta cresce a 63,045 milioni di euro, con cassa e equivalenti a 116,7 milioni di euro e debito lordo a 53,7 milioni di euro.
Segmento Medical: il motore che spinge (quasi) da solo
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Ricavi: 32,850 milioni di euro, +16,7% anno su anno.
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Adjusted EBITDA: 10,728 milioni di euro, margine 32,7%.
L’area medicale beneficia di domanda costante nell’ortopedia personalizzata e di nuovi strumenti software clinici, come il Mimics Thoracic Planner sviluppato con Johnson & Johnson.
Software: meno vendite, più ricavi ricorrenti
Il software arretra a 9,872 milioni di euro (-12,1%), ma l’Adjusted EBITDA resta praticamente invariato (1,373 milioni di euro) e la quota di ricavi ricorrenti arriva all’84%, segnale di una transizione verso il modello in abbonamento che sta entrando a regime.
Manufacturing: contrazione profonda e margini negativi
La manifattura scende a 22,109 milioni di euro (-24,9%), con Adjusted EBITDA a -807 mila euro (margine -3,6%). La direzione collega il calo alla scelta di lasciare il prototyping metallico per concentrarsi su produzioni in serie a maggior valore, dentro un contesto industriale dove gli ordini slittano e i clienti rinviano investimenti.
Guidance 2025: ricavi rivisti al ribasso, redditività confermata
Materialise riduce l’obiettivo di fatturato a 265–280 milioni di euro (prima: 270–285 milioni), ma conferma l’Adjusted EBIT tra 6 e 10 milioni di euro. L’azienda cita instabilità geopolitica, cambi sfavorevoli e prudenza negli acquisti industriali come motivi della revisione.
Finanza strategica: 20 milioni di euro già prelevati da una linea da 50 milioni
Il CFO Koen Berges segnala l’utilizzo di 20 milioni da un prestito a rilascio progressivo da 50 milioni: capitale destinato a CapEx o M&A, non a coprire fabbisogni di liquidità. Le restanti tranche sono previste entro metà 2026.
Che cosa racconta davvero questo trimestre
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Materialise è sempre più “healthcare‑centric”: la narrativa agli investitori ruota attorno a Medical, sia per ricavi sia per marginalità.
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Software in modalità “rendita”: meno licenze upfront, più abbonamenti e SDK integrati in piattaforme di terzi (vedi partnership con Synera).
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Manufacturing in dieta mirata: si taglia dove la redditività non regge, si salvaguardano i clienti strategici.
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Cassa e disciplina costi come cuscinetto: il management difende l’utile operativo agendo su spese e mix di business, in attesa di condizioni macro più favorevoli.
Punti da tenere d’occhio nei prossimi trimestri
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Acquisizioni mirate: la liquidità disponibile e la linea di credito indicano spazio per operazioni su software specialistico o servizi medicali ad alto margine.
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Cambio e volatilità macro: la perdita finanziaria dimostra quanto il forex possa erodere l’utile finale.
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Ristrutturazione manifattura: capire se l’uscita dal prototyping metallico basterà a riportare il segmento in territorio positivo.
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Pipeline clinica: l’adozione ospedaliera di nuovi moduli Mimics e la collaborazione con brand medicali globali (es. J&J) influenzeranno la crescita del segmento.
Lettura strategica: quale ruolo nell’AM europeo
Materialise rimane un riferimento continentale per software e servizi medicali in 3D printing. Il calo in Software e Manufacturing riflette fasi cicliche del mercato industriale AM, più che un indebolimento strutturale. La capacità di estrarre valore da dati clinici, workflow digitali e personalizzazione chirurgica può stabilizzare i conti e finanziare un ritorno dell’industriale quando i budget torneranno a sbloccarsi.
