Un gruppo di sviluppatori ha lanciato Modelify, un’applicazione per iPhone e iPad che sfrutta l’intelligenza artificiale per convertire automaticamente fotografie e disegni bidimensionali in veri e propri modelli tridimensionali. Pensata per designer, artisti digitali e appassionati alle prime armi con la modellazione, l’app consente di ottenere risultati professionali senza padroneggiare software CAD complessi.

Conversione automatica tramite IA
Al centro di Modelify c’è un motore basato su reti neurali, in grado di analizzare pixel, contorni e sfumature per ricostruire geometrie e volumi. L’utente seleziona una foto o un’illustrazione dal rullino, avvia la funzione di trasformazione e, in pochi secondi, visualizza in anteprima il modello 3D. Il file generato è immediatamente fruibile nel viewer interno e supporta al momento il formato .glb, con l’aggiunta futura di .obj e .fbx per garantire la compatibilità con software di animazione e rendering.

Gestione di librerie e condivisione
Modelify mette a disposizione una libreria personale in cui catalogare modelli e immagini originali, facilitando il reimpiego dei progetti in successive sessioni di lavoro. Chi desidera esplorare creazioni altrui può consultare il feed “Discover”, un flusso di contenuti pubblici generati dalla community. In questo modo si favorisce lo scambio di idee e si stimola la creatività, mantenendo l’interfaccia semplice e immediata.

Modello di business e crediti
L’applicazione è disponibile gratuitamente su App Store. Per ampliare il numero di conversioni mensili o sbloccare funzioni avanzate, è previsto l’acquisto di pacchetti di crediti direttamente da dentro l’app. Gli utenti possono così decidere se limitarsi a un utilizzo esplorativo o investire in un piano adatto a esigenze professionali.

Sfide tecniche e prospettive
Tradurre disegni 2D in volumetrie 3D rappresenta un compito complesso, poiché richiede la ricostruzione di superfici non visibili nell’immagine originale. Modelify affronta questa sfida combinando algoritmi di deep learning con un’interfaccia che non chiede conoscenze pregresse di modellazione. I risultati migliori si ottengono con soggetti ben definiti e con buon contrasto, mentre scene complesse possono richiedere ritocchi manuali in un software esterno.

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Di Fantasy

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