Che cosa hanno fatto i ricercatori USask
Un team della University of Saskatchewan (USask) ha sviluppato un modello di tessuto polmonare stampato in 3D per studiare meglio patologie come tubercolosi e fibrosi cistica. Il lavoro è congiunto tra la Vaccine and Infectious Disease Organization (VIDO) e il College of Engineering di USask. L’obiettivo è superare i limiti dei modelli 2D e degli animali, creando un ambiente di prova più fedele all’anatomia e alla fisiologia polmonare umana.
 

Come è fatto il modello: bioink da matrice extracellulare polmonare
Il gruppo guidato dalla ricercatrice Nuraina Anisa Dahlan (VIDO), con la supervisione di Neeraj Dhar, Arinjay Banerjee (VIDO) e Daniel Chen (College of Engineering), ha messo a punto un bioink basato su matrice extracellulare (ECM) polmonare decellularizzata. Nella fase di preparazione sono stati utilizzati frammenti di tessuto polmonare suino da 2–3 mm, poi rielaborati in un inchiostro biostampabile capace di ospitare cellule umane vive. Il lavoro metodologico è descritto nell’articolo peer-reviewed su Biomaterials Advances. Perché serve la Canadian Light Source (CLS)

Per verificare senza danneggiare i campioni la micro-architettura interna dei costrutti, i ricercatori hanno sfruttato la Canadian Light Source (CLS), il sincrotrone dell’ateneo. Le analisi hanno mostrato che le cellule sopravvivono e si comportano in modo coerente con il tessuto nativo, indicando che il modello può diventare una piattaforma affidabile per testare farmaci e agenti patogeni.

Prossimi passi dichiarati dal team
Il consorzio VIDO–Engineering prevede di biostampare un nuovo polmone e valutarne la risposta a infezioni mirate, avvicinando il modello a scenari clinicamente rilevanti e a strategie personalizzate di trattamento.
 

Contesto scientifico: convergenza con altri gruppi canadesi
Il filone USask si inserisce in un quadro più ampio: all’University of British Columbia–Okanagan (UBCO) è stato presentato un modello tri-coltura vascolarizzato delle vie aeree (cellule epiteliali, endoteliali e fibroblasti) realizzato con una biostampante DLP e canali perfusabili, pubblicato su Biotechnology and Bioengineering. Questa convergenza di risultati in Canada rafforza la solidità dell’approccio biostampa per lo studio delle malattie respiratorie.
  

Figure coinvolte e competenze
La ricercatrice Nuraina Dahlan (VIDO) focalizza la propria attività su modelli respiratori biostampati di nuova generazione, nell’ambito del programma Living Skies Postdoctoral Fellows di USask; il prof. Daniel Chen guida il gruppo di biofabbricazione al College of Engineering.

Riferimenti scientifici

Il lavoro USask è collegato alla pubblicazione “Development and characterization of a decellularized lung ECM-based bioink for bioprinting and fabricating a lung model” (DOI 10.1016/j.bioadv.2025.214428), che dettaglia formulazione del bioink, stampa e caratterizzazione del costrutto. 

 

 

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Di Fantasy

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