Introduzione al Piano Strategico di Investimenti 2025-2027
Il Digital Manufacturing and Cybersecurity Institute (MxD) ha reso noto il proprio Piano Strategico di Investimenti (SIP – Strategic Investment Plan) per il triennio 2025-2027. Si tratta di un documento che traccia una roadmap precisa per rafforzare la competitività, la resilienza e la sicurezza informatica del settore manifatturiero statunitense. Il piano è stato elaborato grazie al contributo di produttori, fornitori di tecnologia, università e partner governativi, con l’obiettivo di indirizzare risorse e progetti verso quattro ambiti chiave: ingegneria e progettazione digitale, modernizzazione degli impianti, visibilità delle catene di fornitura e integrazione della cybersecurity.
Coinvolgimento di stakeholder e ragioni alla base del programma
Il SIP è stato pubblicato il 19 marzo 2025 e nasce dall’analisi delle esigenze dell’industria manifatturiera, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (SMMs), che spesso non dispongono delle risorse necessarie per adottare e scalare soluzioni di produzione digitale. Le indicazioni di produttori come General Motors, Boeing e Caterpillar, di aziende tecnologiche come Autodesk e Siemens, di istituzioni accademiche quali il Massachusetts Institute of Technology, oltre alle agenzie federali degli Stati Uniti, hanno contribuito a definire i contenuti del piano. Berardino Baratta, CEO di MxD, ha sottolineato come l’approccio collaborativo adottato finora – basato su consultazioni costanti con l’industria – rimanga la chiave per individuare le priorità più urgenti e allocare le risorse in modo mirato.
Il framework del ciclo di vita dei dati
Al centro del SIP si trova un modello chiamato “data lifecycle”, ovvero ciclo di vita dei dati. Tale framework descrive il flusso delle informazioni lungo le diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto, dalla progettazione digitale alla produzione, fino alla distribuzione, all’utilizzo sul campo e alla manutenzione. MxD ritiene che un trasferimento dati fluido e una raccolta di informazioni ad alta fedeltà siano elementi indispensabili per abilitare funzionalità di manutenzione predittiva, controllo qualità e condivisione sicura dei dati nelle catene di fornitura.
Già in passato, questo approccio è stato applicato in 189 progetti di ricerca, cybersecurity e formazione della forza lavoro, per un valore complessivo di 415 milioni di dollari in investimenti pubblico-privati. Tra gli studi citati, il Progetto 22-06-01, intitolato “Proactive Worker Safety for Industry 4.0 Using AI”, ha utilizzato intelligenza artificiale e sensori IoT (Internet of Things) per ridurre la fatica degli operatori, affrontando una sfida stimata in 136 miliardi di dollari l’anno per i datori di lavoro statunitensi.
Adozione di tecnologie e strumenti di supporto
Nell’arco del 2025-2027, MxD si concentrerà su iniziative che favoriscano l’adozione di tecnologie digitali lungo l’intera supply chain. Per farlo, verranno sviluppati nuovi “playbook” e guide operative destinati ai produttori: questi strumenti pedagogici mostreranno come chiudere i gap digitali, prendere spunto dai progetti pilota già conclusi e implementare modifiche graduali in azienda. L’idea è diffondere un modello di adozione coordinato a livello settoriale, in modo che tanto le grandi imprese quanto le SMMs possano beneficiare di esperienze condivise e di procedure validate.
Standard di interoperabilità e playbook sui formati dati
Un altro pilastro del SIP riguarda la creazione di standard per rendere interoperabili i dati tra sistemi diversi. MxD sta lavorando alla stesura di un “Machine-to-X Data Standards Playbook” che raccoglierà, metterà a confronto e armonizzerà i formati di dati utilizzati nell’industria manifatturiera. La frammentazione dei formati e degli standard costituisce infatti un ostacolo alla condivisione efficace delle informazioni: ogni sistema (CAD, ERP, MES, PLC, sensori IoT) adopera strutture dati leggermente diverse, con il rischio di generare errori di interpretazione o duplicazioni di dati. Il playbook illustrerà best practice per favorire la coerenza semantica, in modo che i messaggi scambiati tra macchine, server e piattaforme analytics siano leggibili in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto.
Progettazione digitale e miglioramento della maturità informatica
Per sostenere la progettazione basata su modelli (model-based definition), MxD aggiornerà le proprie valutazioni relative alla maturità digitale delle aziende. In particolare, saranno ridefiniti i criteri di valutazione, in modo da fornire indicazioni più chiare e oggettive a chi desidera elevare il livello di digitalizzazione dei processi di sviluppo del prodotto. Ciò include l’adozione di soluzioni di modellazione 3D avanzata, simulazioni virtuali e piattaforme collaborative che favoriscano lo scambio di dati tra ufficio tecnico, reparto produzione e fornitori. Gli aggiornamenti mirano a promuovere una più intensa collaborazione lungo il ciclo di vita del prodotto, consentendo di migliorare il design, ridurre i costi di prototipazione e minimizzare i tempi di industrializzazione.
Progetti dedicati alla fabbrica del futuro
Tra gli obiettivi di modernizzazione degli impianti, MxD intende sviluppare progetti pilota di fabbriche dotate di ambienti digitali avanzati. Questi impianti di “fabbrica del futuro” saranno caratterizzati da:
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monitoraggio in tempo reale dei processi produttivi, grazie a sensori e dashboard analitici;
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utilizzo di gemelli digitali (digital twins) per simulare scenari di produzione, eseguire test di carico virtuali e prevedere anomalie;
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integrazione di reti 5G/6G per garantire connettività a bassa latenza tra macchine e sistemi di controllo;
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inserimento di soluzioni di cybersecurity dedicate sia all’OT (Operational Technology) sia all’IT (Information Technology), in modo da prevenire attacchi informatici che possano mettere a rischio la continuità produttiva.
Questi progetti intendono dimostrare la possibilità di adattare rapidamente le linee di produzione a nuove richieste di mercato o a interruzioni impreviste, riducendo gli sprechi e incrementando la flessibilità.
Strumenti per rafforzare la resilienza della supply chain
Il SIP dedica ampio spazio al rafforzamento della visibilità e alla gestione dei rischi lungo le catene di fornitura. Saranno messi a punto nuovi strumenti di assessment dei rischi e piattaforme di condivisione sicura dei dati, supportati da analytics avanzati. L’idea è di monitorare in tempo reale nodi critici della supply chain, come fornitori di materie prime strategiche o partner logistici, in modo da intervenire rapidamente in caso di interruzioni, quali carenze di componenti elettronici o problemi di trasporto.
Un esempio concreto è l’iniziativa DERISC (Digital Education, Resilience, and Innovation for Supply Chain), condotta in collaborazione con la Defense Logistics Agency (DLA). Attraverso DERISC, MxD fornisce alle imprese americane strumenti e protocolli per proteggere in modo efficace le proprie catene di approvvigionamento dalle minacce digitali. L’accordo con la DLA consente alle aziende di accedere a best practice e standard riconosciuti a livello nazionale, riducendo la vulnerabilità a potenziali cyber attacchi che potrebbero interrompere le forniture di parti essenziali.
Cybersecurity: proteggere la produzione da attacchi informatici
La protezione informatica rappresenta un tema centrale per MxD, in quanto l’industria manifatturiera è considerata uno dei settori maggiormente esposti a cyberattack. Il piano prevede progetti pensati per difendere sia l’OT, ovvero i sistemi di controllo delle macchine e dei processi, sia l’IT, cioè l’infrastruttura software e di rete. Tali interventi includono:
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formazione di team di difesa informatica specificamente dedicati alla produzione industriale;
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implementazione di misure di segmentazione della rete per isolare eventuali punti di compromissione;
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sviluppo di sistemi di monitoraggio continuo delle minacce, in grado di rilevare anomalie comportamentali sui dispositivi connessi;
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realizzazione di test di penetrazione e valutazioni periodiche della vulnerabilità delle infrastrutture aziendali.
In qualità di National Center for Cybersecurity in Manufacturing, MxD collabora con agenzie federali, università e partner privati per definire standard e linee guida condivise, utili a innalzare il livello di protezione complessivo del settore.
Formazione della forza lavoro e Virtual Training Center
Per affrontare la carenza di figure qualificate, MxD ha sviluppato il Virtual Training Center (VTC), una piattaforma online che offre circa ventimila corsi rivolti alle esigenze in evoluzione dei produttori. Questi percorsi formativi comprendono programmi avanzati basati su ruoli specifici, tra cui analisi dei dati, cybersecurity e applicazioni di realtà estesa (XR). Poiché molte piccole e medie imprese non dispongono di sistemi di formazione propri, il VTC mette a disposizione un’opzione scalabile e accessibile, in grado di coprire le lacune in termini di competenze digitali.
Tra i programmi di punta vi sono il Curriculum and Pathways Integrating Technology and Learning (CAPITAL) e l’iniziativa Cybersecurity for Manufacturing Operational Technology (CyMOT). Il primo si propone di integrare tecnologie emergenti e percorsi di apprendimento, offrendo moduli su Industrial Internet of Things (IIoT), stampa 3D e automazione avanzata. Il secondo invece mette a fuoco gli aspetti di sicurezza informatica per le tecnologie operative, formando professionisti in grado di proteggere le reti industriali da attacchi mirati. MxD sottolinea che, senza questi interventi di riqualificazione, fino a 1,9 milioni di posti di lavoro nel settore manifatturiero potrebbero restare scoperti entro il 2033.
Mappe delle competenze e roadmaps per l’avanzamento tecnologico
Oltre ai singoli progetti, il SIP include un’Appendice contenente le Capability Advancement Roadmaps, ovvero carte di marcia che descrivono il percorso di sviluppo tecnologico in diversi ambiti. Le roadmap definiscono tempistiche, traguardi di performance e indicatori di progresso per:
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implementazione dei gemelli digitali;
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sviluppo di sistemi di visibilità end-to-end nella supply chain;
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definizione e adozione di standard aperti per lo scambio di dati;
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rafforzamento delle architetture IT/OT integrate.
Questi documenti forniscono alle aziende un quadro trasparente di come MxD intende scalare il proprio impatto, indicando le tappe fondamentali per raggiungere un livello di digitalizzazione maturo e resiliente. La loro funzione è anche quella di agevolare i soggetti coinvolti nella pianificazione interna dei progetti, offrendo linee guida chiare su tempi e risultati attesi.
Conclusioni: una strategia per un settore manifatturiero più adattabile
Attraverso il SIP 2025-2027, MxD propone un modello strutturato per favorire l’adozione di pratiche digitali sicure e orientate ai dati, in linea con le politiche economiche e di difesa nazionali. Con una focalizzazione su ingegneria digitale, modernizzazione degli impianti, resilienza delle catene di fornitura, cybersecurity e formazione, il piano si pone come punto di riferimento per aiutare le aziende statunitensi a diventare più flessibili e preparate alle sfide di un mercato in rapida evoluzione.
