Un team della NASA ha sviluppato e testato con successo un’antenna realizzata tramite stampa 3D, utilizzando un pallone meteorologico per la sperimentazione. L’obiettivo era dimostrare una soluzione efficiente per trasmettere dati scientifici dalla stratosfera alla Terra. L’intero processo di progettazione e collaudo dell’antenna è stato completato in soli tre mesi, aprendo nuove prospettive per le future missioni spaziali.
Collaborazione e materiali innovativi
Per questo progetto, il team della Near Space Network Initiative ha collaborato con il gruppo di stampa 3D di elettronica del Goddard Space Flight Center. L’antenna è stata prodotta utilizzando un polimero riempito di ceramica, caratterizzato da una bassa resistività elettrica. Grazie a una stampante 3D specializzata, il materiale è stato ottimizzato per le proprietà elettromagnetiche e meccaniche desiderate. Gli elementi conduttivi sono stati applicati con un particolare sistema di stampa a getto d’inchiostro per garantire elevata precisione.
Fasi di test rigorose
Dopo la produzione, l’antenna è stata sottoposta a test nel laboratorio anecoico elettromagnetico del Goddard Space Flight Center, un ambiente schermato che simula le condizioni spaziali eliminando interferenze esterne. Qui sono state valutate le prestazioni e la potenza del segnale dell’antenna. Successivamente, ulteriori prove sono state condotte presso il Columbia Scientific Balloon Facility in Texas.
Risultati promettenti per future applicazioni
Durante il volo, l’antenna è stata portata a un’altitudine di circa 30 chilometri, stabilendo una connessione con il Near Space Network. Le sue capacità di trasmissione dati sono state confrontate con quelle di un’antenna convenzionale, evidenziando che la versione stampata in 3D offre prestazioni comparabili. Questi risultati suggeriscono che la tecnologia additiva può fornire soluzioni di comunicazione rapide e su misura, con potenziali applicazioni nei sistemi di comunicazione per future missioni spaziali.