Nike Lancia la Collezione A.I.R.: Uno Sguardo ai Nuovi Concept di Scarpe Stampate in 3D
Nike ha recentemente introdotto “Athlete Imagined Revolution” (A.I.R), una collezione di tredici concept di sneakers realizzate tramite manifattura additiva (AM). I modelli, sviluppati a partire da schizzi e attraverso l’uso di intelligenza artificiale generativa, sono stati affinati dopo interviste con atleti sponsorizzati da Nike. Queste scarpe, attualmente non in vendita, sembrano utilizzare la tecnica della fusione a letto di polvere (PBF) per aggiungere o avvolgere parti attorno a calzature tradizionali. Sebbene queste creazioni siano indubbiamente inventive, non colmano il divario tra l’industria calzaturiera, che sta progredendo con la calzatura stampata in 3D, e Nike, finora più indietro sotto il profilo tecnologico.
Confronto con Altri Brand nel Settore delle Calzature Stampate in 3D
Dal 2017, progetti personalizzati di scarpe sono stati avviati da Brooks, utilizzando scansioni 3D e stampa 3D. Adidas ha già prodotto oltre 100,000 scarpe incorporando solette additive in mezza dozzina di modelli, mentre Puma, in collaborazione con Porsche Design, ha sviluppato calzature stampate in 3D. Decathlon ha introdotto solette intermedie stampate in 3D, Reebok si è concentrata sulle scarpe da moda, e Under Armour sulle scarpe da corsa. Anche Asics ha sviluppato sandali e scarpe da montagna stampati in 3D, mentre marchi come Dior e Rains, attraverso collaborazioni con Zellerfeld e Hilos, hanno aderito alla tendenza della stampa 3D. A confronto, l’ultima collezione di Nike sembra più un esercizio di design ludico piuttosto che un tentativo serio di produrre calzature indossabili. Questo lancio appare più come un evento di marketing che come una vera e propria linea di prodotti, segnalando una mancanza di impegno di Nike a stare al passo, e tanto meno a superare, altri attori del mercato.
Il Processo Creativo dietro la Suite A.I.R.
Per creare la suite A.I.R., Nike ha raccolto input da atleti di fama come Kylian Mbappé, Erling Haaland e Eliud Kipchoge, progettando scarpe ispirate a ciascuno di loro. Hanno interrogato gli atleti sui luoghi o le persone che li hanno ispirati, utilizzando poi modelli di linguaggio avanzati per generare rapidamente immagini da discutere, una pratica già comune tra molti designer. Dopo aver rifinito i concetti, Nike ha impiegato un metodo noto come design “phygital”, creando prototipi 3D da queste immagini tramite stampanti 3D. Questo approccio combina elementi fisici e digitali ed è una pratica standard nell’industria da decenni.
Le scarpe sono state poi testate su piccole macchine e stampate su sistemi di sinterizzazione presso Nike Air MI, l’impianto che produce le cuscinature pneumatiche. Purtroppo, l’entusiasmo iniziale per una collezione di scarpe Nike stampate in 3D si è trasformato in delusione per molti, dato il mancato passaggio alla produzione di calzature realmente indossabili. Le scarpe stampate in 3D offrono potenzialità uniche per personalizzazione e prestazione, essendo adattabili a ogni piede in modo specifico, e dovrebbero essere un’area di interesse per qualsiasi azienda orientata alle prestazioni sportive. Tuttavia, la presentazione di processi industriali consolidati come innovazioni pionieristiche non fa che sminuire gli sforzi di Nike in questo campo. In conclusione, si auspica che Nike intensifichi i suoi sforzi per produrre calzature stampate in 3D realmente funzionali e indossabili.